Contribuire alla realizzazione di un pianeta sostenibile, alla promozione dell’inclusione e alla riduzione del divario digitale. Sono questi i termini che descrivono l’approccio che Lenovo sta adottando per amplificare il suo impegno ad agire in modo responsabile in tutto il mondo.
Nel nuovo Rapporto ambientale, sociale e di governance (ESG), il diciassettesimo pubblicato fino ad oggi e relativo all’esercizio 2022/23, la società tecnologica globale ha dichiarato di aver aumentato gli investimenti in energia solare, triplicando la propria produzione rispetto all’esercizio 2018/19, grazie all’installazione di impianti fotovoltaici nelle fabbriche e negli uffici di tutto il mondo.
Ma oltre a preoccuparsi della sostenibilità ambientale, Lenovo si è impegnata concretamente nel migliorare le comunità in cui opera. In questo senso, ha incrementato le iniziative filantropiche, stanziando quasi 30 milioni di dollari in operazioni umanitarie che hanno avuto un impatto positivo su oltre 16 milioni di persone in tutto il mondo.
L’impegno tangibile di Lenovo nel creare un futuro più verde per tutti
Lenovo è vicina agli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030, inclusa la riduzione del 50% delle emissioni di gas serra di scope 1 e 2, del 66,5% dell’intensità delle emissioni di scope 3 da beni e servizi acquistati, del 35% da prodotti venduti e del 25% da trasporti e distribuzione a monte. Inoltre, sta collaborando con i fornitori per ridurre le emissioni di scope 3 (catena del valore), tradizionalmente la categoria di emissioni più impattante e più difficile da monitorare in una supply chain complessa e globale.
La tempestiva adozione di misure di riduzione delle emissioni ha portato Lenovo ad entrare nel primo gruppo di aziende con obiettivi Net Zero convalidati dalla Science Based Targets Initiative sia nel breve termine (2030) che nel lungo termine (2050), sposando così un approccio scientifico, collaborativo e responsabile per lottare contro il climate change.
L’impegno di Lenovo sulla “E” di ESG si riversa anche sull’innovazione sostenibile dei suoi prodotti e servizi. Nell’esercizio 2022/23 ha convintamente proseguito la transizione verso un’economia circolare, aumentando costantemente il numero di prodotti che integrano materiali riciclati “a circuito chiuso” provenienti da dispositivi elettronici giunti a fine vita. Ad oggi quasi 300 dispositivi (298) includono plastica riciclata proveniente da elettronica in disuso. Ad esempio, i laptop ThinkPad X1 lanciati al CES 2023 comprendono fino al 97% di plastica post-consumo nell’involucro della batteria e fino al 95% di plastica post-consumo negli involucri degli altoparlanti e nell’adattatore CA.
Diversity & Inclusion, parte integrante della mission ESG aziendale
Dare potere alle donne e abbracciare la diversità della forza lavoro: questa la filosofia di Lenovo. Tanto che secondo un benchmarking condotto tra i player del settore tecnologico, la forza lavoro di questa realtà è “leader di settore” per quanto riguarda l’inclusione di genere, con il 37% di donne sul totale dei dipendenti e il 28% in ruoli tecnici. Gli sforzi di Lenovo per far crescere la rappresentanza femminile sono stati riconosciuti attraverso l’inclusione nel Gender-Equality Index di Bloomberg per la quarta volta, in linea con l’obiettivo dell’azienda di raggiungere il 27% di donne nei ruoli direttivi e decisionali entro il 2025 (attualmente sono il 21%). Peraltro Lenovo ha ottenuto un punteggio particolarmente buono per la costruzione di una cultura inclusiva; politiche anti-molestie sessuali; leadership e pipeline di talenti.
Lenovo Foundation: un impatto globale per il benessere delle comunità
Nel corso dell’anno 2022/23, le iniziative di filantropia guidate dalla Lenovo Foundation hanno avuto un impatto positivo in tutto il mondo, contribuendo con oltre 30 milioni di dollari in fondi, dispositivi e tempo dedicato dai volontari. Queste iniziative si sono concentrate sul supporto alle comunità sottorappresentate, garantendo loro accesso alla tecnologia e all’educazione STEM (Science, Technology, Engineering and Math) tramite partnership strategiche che per esempio hanno portato a raccogliere 1 milione di dollari per istituire un nuovo fondo STEM promosso dalla Micron Foundation e gestito da AVPN, la più grande rete di investitori sociali in Asia, per le ragazze sotto i 18 anni in India, Giappone, Malesia, Singapore e nella regione di Taiwan.
Ma anche programmi come il TransforMe Skilling Grant Round, parte dell’impegno e della missione della Fondazione di trasformare la vita di 1 milione di persone entro il 2025. Il round annuale di sovvenzioni per cui negli ultimi due anni Lenovo ha investito oltre 2 milioni di dollari in organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo focalizzate a dotare la forza lavoro di oggi delle competenze necessarie per trasformare la propria carriera, la propria vita e le proprie comunità. Ed infine, iniziative di volontariato dei dipendenti come il Love on Month of Service che nell’edizione del 2022 ha registrato un aumento del numero di beneficiari (+49%), delle ore di volontariato (+20%) e del numero dei volontari (+2,5%).
Parallelamente alla sua missione di azzerare le emissioni e creare luoghi di lavoro e comunità più inclusivi, Lenovo si è concentrata anche sulla “G” di ESG e quindi, sulla gestione delle sue attività globali nel rispetto dei più elevati standard di etica e compliance. La supply chain globale di Lenovo ha raggiunto l’ottava posizione nella classifica di Gartner Global Supply Chain Top 25. Inoltre, i programmi ESG di Lenovo sono stati apprezzati da CDP (Carbon Disclosure Project), MSCI (Morgan Stanley Capital International) e dall’Hong Kong Institute of Certified Public Accountants.
Primo milione di workstation e server per l’impianto “sostenibile” di Budapest
Sempre in ambito ESG, intanto, Lenovo annuncia un importante traguardo: il primo milione di workstation e server prodotti e spediti dal primo stabilimento di produzione in Europa, situato a Budapest, in Ungheria, che ha visto il debutto solo un anno fa. Il sito produttivo di Budapest è stato costruito all’insegna della sostenibilità, infatti, a partire dall’apertura dell’impianto l’isolamento termico dell’edificio è stato progressivamente reso più efficiente, è stata completata l’installazione di un sistema di sensori per l’illuminazione ed è stato ottimizzato l’utilizzo del calore di scarto del compressore d’aria. È in corso la seconda fase di installazione dei pannelli solari per aumentare la capacità a 4 megawatt, ovvero l’equivalente in termini di energia prodotta di circa 12 autocisterne di gas naturale. Nel corso dell’anno, il calore proveniente dall’intero sito produttivo viene reindirizzato per mantenere calda l’area dove sono presenti gli addetti per la manifattura. In inverno, l’aria fredda proveniente dall’esterno della struttura viene utilizzata per il raffreddamento, prevista e si prevede di estendere questo processo all’intero stabilimento. Il riutilizzo del calore ha permesso di ridurre i costi energetici del 14%.