Strategie

Oberalp punta alla neutralità climatica con design e produzione circolari



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Il Gruppo di Bolzano specializzato in articoli per gli sport di montagna mira al Net Zero entro il 2050, adottando un approccio al design circolare e quantificando e tracciando le emissioni di gas serra associate alle proprie operazioni

Pubblicato il 9 lug 2024



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Nel suo ultimo report di sostenibilità denominato “Contribute” il Gruppo Oberalp, azienda con sede a Bolzano che produce articoli per gli sport di montagna e opera come partner di distribuzione per marchi sportivi di fama internazionale, ha delineato nuovi e ambiziosi goal per il futuro e ha illustrato la strategia per conseguire obiettivi significativi attraverso i suoi brand – DYNAFIT, SALEWA, WILD COUNTRY, Launt, POMOCA ed EVOLV – in termini di circolarità, neutralità climatica ed eccellenza produttiva.

Net Zero entro il 2050, il motto “Design and Produce Mindfully”

A guidare le iniziative innovative e gli investimenti la strategia Oberalp che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, adottando lo slogan “Design and Produce Mindfully”. L’intento del Gruppo è quello di abbattere le proprie emissioni conformemente agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, riducendole della metà entro il 2030 e perseguendo il Net Zero entro il 2050. Questo obiettivo sarà perseguito attraversando un processo di transizione dei prodotti e dei processi verso la circolarità, l’impiego di materiali eco-sostenibili, la proposizione di servizi che estendano la vita utile dei prodotti e l’implementazione di politiche qualitativamente severe.

“Sappiamo che le attuali tendenze globali e le traiettorie delle aziende che hanno già assunto questo impegno dimostrano che sarà molto difficile”, afferma Ruth Oberrauch, Vicepresidente e Responsabile Sostenibilità del Gruppo Oberalp, “ma siamo impegnati per fare sempre del nostro meglio e contribuire insieme a questo sforzo collettivo”.

Longevità, riparabilità e riciclo i concetti cardine di Oberalp

Negli ultimi anni, Oberalp ha intensificato i suoi sforzi sul concetto di longevità del prodotto attraverso l’adozione di un Circular Design Approach. Questa metodologia è pensata per realizzare articoli durevoli utilizzando materiali naturali che non solo garantiscono eccellenti prestazioni e stile ma sono anche facilmente riparabili e riciclabili.

Questa filosofia della longevità permea la produzione degli articoli in tutti i marchi del gruppo dove il design diventa un elemento cruciale per minimizzare l’impatto ambientale. Si prediligono materiali già disponibili come quelli riciclati o naturalmente sostenibili (ad esempio canapa, viscosa o lana), coltivati o acquisiti attraverso pratiche etiche per assicurare un impatto climatico ridotto rispetto ai materiali tradizionali.

L’approccio al design circolare e l’analisi dell’impronta carbonica

La Guida al design circolare che è stata sviluppata basandosi su questo approccio ha già dato i primi risultati nelle nuove collezioni. Inoltre, sono state esplorate soluzioni per il fine vita attraverso la collaborazione, nata nel 2022, con Accelerating Circularity Project Europe (ACPE) la piattaforma no-profit che ha l’obiettivo di costruire una filiera tessile circolare, per trasformare i prodotti tessili esausti in materie prime.

Il Gruppo Oberalp ha anche intrapreso un dettagliato processo analitico per quantificare e monitorare le emissioni di gas serra derivanti dalle proprie attività operative inclusivi gli edifici aziendali, i mezzi di trasporto e la catena di fornitura comprensiva dei fornitori diretti e indiretti.

Attraverso questa analisi denominata Corporate Carbon Footprint (CCF), il gruppo intende ottenere una visione più chiara dell’impatto ambientale generato dalle sue operazioni al fine di individuare opportunità per ridurre ulteriormente le emissioni contribuendo così alla mitigazione dei cambiamenti climatici. I dati raccolti saranno pubblicati entro fine 2024.

“Le aziende devono fare la loro parte per creare un mondo migliore”, sottolinea Christoph Engl, CEO del Gruppo Oberalp, che aggiunge: “Questo significa che è necessaria l’assunzione di responsabilità del modo in cui vengono gestite le risorse, i processi e le persone”.

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