Guida alla materialità

Matrice di materialità: che cos’è, come si fa e perché l’analisi è così importante



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Matrice di materialità, strumento prezioso che dà concretezza e misurabilità a tutte le iniziative attraverso cui un’azienda si impegna a essere sostenibile in termini economici, ambientali e sociali. Fondamentale è la qualità dell’analisi e dell’ingaggio degli stakeholder che contribuiscono a promuovere una nuova cultura aziendale

Aggiornato il 20 ago 2024



La Matrice di materialità è uno strumento fondamentale per l'ESG

Matrice di materialità e analisi di materialità sono due fattori chiave di una rendicontazione societaria virtuosa. L’azienda e i suoi stakeholder, identificando le tematiche di sostenibilità più rilevanti, attraverso un processo di indagine ed elaborazione dimostrano il loro impegno etico e responsabile a livello economico, ecologico e sociale condensato in una rappresentazione grafica a matrice. Questa rappresentazione è il risultato di una mappatura gerarchica e strategica, utile a identificare le sfide e gli obiettivi prioritari a livello di gestione interna e di contesto esterno a carattere locale o globale a seconda della organizzazione.

Che cos’è l’analisi di materialità e come funziona

In estrema sintesi, l’analisi di materialità permette di individuare tutto quello che ha un impatto sul business o su cui il business può avere un impatto. Di fatto, il termine materialità sottolinea l’importanza, la concretezza e la misurabilità di tutti gli elementi che mostrano e dimostrano l’impegno di un’azienda a essere sostenibile e che possono essere comunicabili. Il che presuppone un’attività di indagine e di valutazione tali da consentire l’identificazione di una serie di domande chiave che definiscono orientamenti operativi ed etici dell’azienda e dei suoi portatori di interesse. Il processo non richiede solo una capacità di visione più ampia. A rendere funzionale ed effettiva l’analisi serve uno stakeholder engagement, ovvero il coinvolgimento attivo di tutti i portatori di interesse che influenzano e/o sono influenzati dalle attività dell’organizzazione, in primis:

  • Azionisti
  • Comunità finanziarie
  • Dipendenti
  • Fornitori
  • partner commerciali
  • Clienti
  • Associazioni di categoria
  • Pubbliche Amministrazioni
  • Enti regolatori o di controllo
  • Media
  • Territorio
  • Popolazione

Come identificare e collezionare le tematiche di materialità

L’analisi di materialità rafforza l’accountability e la responsabilità di gestione delle diverse forme di capitale (finanziario, produttivo, intellettuale, umano, sociale, relazionale e naturale), favorendo una maggiore comprensione della loro interdipendenza.

Come si prepara il questionario per l’analisi della materialità

A livello metodologico, il primo strumento da finalizzare è un questionario a domande chiuse organizzato sulle tematiche principali:

  • Il processo di analisi della materialità, raccogliendo informazioni sulle scelte effettuate dalle aziende con riferimento alle attività di pianificazione, di sviluppo e di validazione dell’analisi di materialità
  • I giudizi dei manager rispetto ai cambiamenti scatenati dall’analisi di materialità, collezionando le valutazioni dell’effettiva incidenza del principio di materialità sui percorsi di rendicontazione intrapresi dalle aziende, sullo sviluppo di politiche di sostenibilità e a riguardo dei sistemi di risk management
  • Le opinioni sulla rilevanza delle problematiche affrontate, richiedendo ai manager di esprimere il proprio giudizio sulla rilevanza che i problemi di sviluppo dell’analisi di materialità emersi dalle interviste condotte

Quali sono le fonti da integrare

A seconda dell’organizzazione, ci sono diverse fonti a cui attingere per integrare l’analisi di materialità. Ad esempio:

  • storico delle survey della customer satisfaction
  • analisi delle attività di engagement con le comunità locali effettuate negli anni
  • indicazioni delle agenzie di rating etico
  • incontri avvenuti nel tempo con le rappresentanze sindacali
  • esame delle rassegna stampa e dei social media
  • esame dei giudizi espressi nei confronti delle banche da parte delle autorità pubbliche/opinion leader

Matrice di materialità: che cos’è e perché è importante

La matrice di materialità è l’output finale dell’analisi di materialità e deriva da un percorso di collaborazione tra l’azienda e i suoi stakeholder. Si tratta di un percorso importante a livello strategico e operativo. A partire dallo stakeholder engagement che consiste nell’ingaggiare e intervistare i vari portavoce di ogni gruppo per capire le loro aree di interesse e le loro priorità rispetto ai temi ESG. A seguito dei risultati emersi dall’interrogazione e dal confronto, applicando un’analisi di materialità si va a costruire una lista in cui sono elencati tutti gli aspetti più rilevanti legati agli obiettivi di sostenibilità economica, ecologica e sociale dell’organizzazione.

A cosa servono l’analisi e la matrice di materialità

La lista che risulta dall’analisi di materialità consente una mappatura dei valori che caratterizzano l’etica e l’operato dell’impresa. La traduzione grafica attraverso una matrice di materialità fornisce una fotografia immediata dell’analisi e del confronto tra l’azienda e i suoi stakeholder. Utilizzando questa tipologia di grafico, si posizionano sull’asse delle Y i valori rilevanti per l’azienda e sull’asse delle X i valori rilevanti per gli stakeholder. Dal posizionamento di ogni tematica si ha una visione chiara e intuitiva di quali rientrano nel radar dell’azienda e quale sia il loro ordine di importanza rispetto a una valutazione rilevante o estremamente rilevante.

L’importanza di un confronto sulla matrice di materialità

Dalla presa di visione della matrice di materialità si passa a un’ulteriore fase di confronto in cui tutte le funzioni coinvolte nell’analisi e il vertice aziendale si siedono attorno a un tavolo per capire il valore delle polarizzazioni e le cause specifiche legate alla classificazione. Senza questo passaggio la matrice di materialità si riduce a un mero esercizio di rendicontazione. La matrice di materialità, e tutti i ragionamenti collegati, devono essere considerati uno strumento strategico di grandissimo valore per la costruzione di un percorso fatto di azioni, obiettivi, indicatori ma anche nuove sfide.

Matrice di materialità: esempi

La matrice di materialità spesso viene realizzata nel contesto del bilancio di sostenibilità per mettere in luce i punti di intersezione tra gli interessi dell’impresa e gli interessi degli stakeholder. Di seguito alcuni esempi:

#1 Nexi

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#2 Recordati

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#3 Snam

#4 Poste Italiane

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#5 Cerved

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Come si costruisce una matrice di materialità

Come si evince dagli esempi succitati, quando si inizia a progettare l’analisi finalizzata a costruire la matrice di sostenibilità, sempre e comunque, è necessario:

  • adattare il metodo di indagine al contesto aziendale.
  • trovare un buon equilibrio tra il livello di dettaglio elevato e la semplicità del metodo

Come sottolineano gli esperti, se si vogliono ottenere informazioni utili è il metodo che va adattato alle situazioni e non il contrario. Combinare diversi metodi per diversi stakeholder è il modo migliore per massimizzare i risultati. La procedura prevede la conduzione d’interviste semi-strutturate attorno alle tematiche oggetto dell’analisi di materialità e la successiva somministrazione di un questionario a un più ampio insieme di aziende. Dalla combinazione dei due metodi è possibile ottenere indicazioni dalle interviste condotte, verificandone successivamente il grado di condivisione grazie alla somministrazione del questionario a una più estesa base di aziende. Questo metodo permette di abbinare un approccio esplorativo alla successiva conferma d’ipotesi tipiche di un approccio positivista, assicurando la possibilità di generalizzare i risultati emersi dalle interviste.

Chi fornisce le linee guida di una rendicontazione sostenibile

Analisi di materialità e matrice di materialità sono asset necessari per una rendicontazione finalizzata a uno sviluppo sostenibile. Per migliorare la qualità e l’efficienza del processo di analisi, le aziende si rivolgono ad associazioni di professionisti o alle organizzazioni internazionali impegnate nella produzione di linee guida che, in quanto promotori dell’analisi di materialità. Ad esempio:

  • Global Reporting Initiative (GRI), un ente internazionale senza scopo di lucro nato con il fine di definire gli standard di rendicontazione della performance sostenibile delle organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi settore e Paese del mondo.
  • International Integrated Reporting Committee (IIRC), un ente globale composto da organismi regolatori, investitori, aziende, enti normativi, professionisti operanti nel settore della contabilità e ONG.
  • CSR Manager Network, rappresentante italiano del Global Network del WBCSD – World Business Council for Sustainable Development. L’associazione italiana riunisce le professionalità che si dedicano alla definizione e alla realizzazione di strategie e progetti di sostenibilità, nelle imprese e in altre organizzazioni.

Che cosa sono gli standard GRI

I GRI Standard (GRI Reporting Framework) sono parametri di rendicontazione della sostenibilità, che permettono alle organizzazioni di misurare in maniera univoca e uniforme a livello economico, ambientale e sociale sia il loro impatto che su quale scala. Grazie a questi framework, il risultato della rendicontazione può essere reso pubblico in un formato comprensibile anche per i non esperti del settore. I GRI standard sono interconnessi e sviluppati principalmente per essere co-utilizzati per aiutare un’organizzazione a redigere un report di sostenibilità basato sui principi di rendicontazione incentrato sui temi di materialità. Il più importante è il GRI 101, che comprende anche le dichiarazioni specifiche necessarie alle organizzazioni che devono redigere un report di sostenibilità in conformità agli standard, e a quei soggetti che utilizzano determinati GRI Standard per rendicontare informazioni specifiche. In questo modo è più facile per le organizzazioni, siano esse di piccole o grandi dimensioni, essere trasparenti nei confronti delle persone e del resto del mondo.

Evoluzione della rendicontazione grazie alla materialità

Tradizionalmente, la materialità era definita esclusivamente attraverso la lente della rendicontazione finanziaria. Nell’ultimo decennio c’è stata una crescente comprensione da parte degli investitori e di altre parti interessate che le questioni sociali, ambientali ed economiche possono anche avere un impatto finanziario materiale significativo. Oggi molte aziende conducono modalità di rendicontazione integrate in cui le valutazioni della materialità sono strumentali alla comprensione oggettiva della loro sostenibilità, all’azione migliorativa e a una comunicazione trasparente.

Materialità-e-rendicontazione

Matrice di materialità: quali sono le opportunità

Nell’ottica di una pianificazione fattiva delle attività di sostenibilità, l’analisi e la matrice di materialità sono uno strumento utile a ottenere una visione di sintesi e a definire un set di priorità d’intervento. In particolare l’analisi di materialità permette alle aziende di identificare temi che, oltre ad avere una valenza per la rendicontazione, evidenziano aspetti che non avevano trovato adeguato spazio nei processi di rendicontazione di sostenibilità. Attirando l’attenzione del vertice aziendale, l’elaborazione dei dati diventa un valido strumento per imprimere un’accelerazione dei processi d’integrazione della sostenibilità in azienda. In un’ottica di bilancio integrato, la matrice di materialità non è solo una fotografia valoriale ma diventa una bussola orientativa in merito alle opportunità di cambiamento della Corporate Responsibility e delle iniziative di sostenibilità.

Matrice di materialità: quali sono i rischi

Esistono alcune problematiche che riflettono una carenza di cultura attorno alla matrice di materialità.

#1 Autoreferenzialità

Una delle critiche più frequenti all’analisi di materialità, e alla conseguente rappresentazione della matrice di materialità, è il rischio di un’eccessiva autoreferenzialità. Questo accade quando l’analisi viene condotta in assenza di controllo o verifica dei risultati da parte di stakeholder o enti terzi. Ecco perché il coinvolgimento di professionisti indipendenti è una garanzia di maggiore rigore metodologico e, in ultima battuta, di riduzione dell’autoreferenzialità del processo.

#2 Difficoltà

Una seconda problematica riscontrata è la difficoltà nell’identificare i temi oggetto di valutazione. Anche in questo caso, vista la limitata capacità di avere precise linee guida di riferimento per le specificità di ogni settore, le aziende tendono a utilizzare modalità differenti per sintetizzare i temi, generalmente selezionati dalla letteratura in rete.

#3 Disfunzionalità

Un’ulteriore problematica evidenziata è l’assenza di una definita metodologia di misurazione dell’importanza attribuita da unità organizzative e stakeholder. La difficoltà si riflette in una eterogeneità delle scale di misurazione adottate dalle imprese per l’operazionalizzazione dei giudizi raccolti all’interno dell’analisi e della matrice di materialità conseguente. La mancanza di una metodologia di misurazione definita è un elemento che può ridurre l’affidabilità dell’analisi e che rende difficile una sua periodica replicazione per identificare cambiamenti.

#4 Complessità

Un quarto ordine di difficoltà è la complessità di produrre un’unica analisi nel caso di organizzazioni complesse. In alcune aziende operanti in differenti business e contesti geografici, infatti, non è semplice ricondurre tutti i temi e le aspettative degli stakeholder in un’unica analisi, tanto da ipotizzare lo sviluppo di risultati a differenti livelli. Non di rado i temi giudicati poco rilevanti da una categoria di stakeholder in un’area geografica sono giudicati molto rilevanti dalla medesima categoria in un’altra area. Le variabili composizioni di stakeholder dei diversi contesti geografici in cui un’azienda opera e le specificità dei singoli business, rendono difficile trovare una rappresentazione di sintesi.

#5 Comprensibilità

Attorno alla materialità di temi sociali e ambientali ci sono luci ed ombre. La mancanza di una cultura condivisa attorno alla materialità si riflette nei differenti significati che spesso gli interlocutori attribuiscono ai temi oggetto di analisi. Questa problematica emerge maggiormente nel caso di una raccolta dati mediante l’utilizzo di survey, in cui l’assenza di una diretta interazione con gli stakeholder non permette di accertarsi del significato attribuito ai singoli temi. È fondamentale che le aziende identifichino le opportune direzioni per favorire lo sviluppo e l’istituzionalizzazione dell’analisi di materialità per abilitare una matrice di materialità. Una diffusa attività di promozione dell’importanza dell’analisi di materialità potrà favorire la progressiva familiarità delle unità organizzative aziendali, con ulteriori momenti di confronto interno e lo sviluppo di percorsi di formazione dedicati.

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L’innovazione digitale a supporto della matrice di materialità

L’innovazione digitale sta portando un contributo importante nelle attività di creazione e aggiornamento della matrice di materialità.

1. Big Data e Analisi dei Dati: L’analisi dei big data consente alle aziende di raccogliere e analizzare grandi volumi di dati provenienti da diverse fonti, come social media, report aziendali, sondaggi e feedback degli stakeholder. Questo permette di identificare tendenze e preoccupazioni emergenti, migliorando la precisione della matrice di materialità.

2. Intelligenza Artificiale e Machine Learning: Gli algoritmi di AI e machine learning possono analizzare dati complessi e non strutturati per identificare pattern e correlazioni che potrebbero sfuggire all’analisi umana. Queste tecnologie possono anche prevedere l’evoluzione delle questioni materiali, aiutando le aziende a essere proattive nella gestione dei rischi ESG.

3. Software di Gestione ESG: Le piattaforme software dedicate alla gestione dei dati ESG offrono strumenti per la raccolta, l’analisi e la visualizzazione delle informazioni e per facilitare la creazione di matrici di materialità interattive e aggiornabili in tempo reale.

4. Blockchain: La tecnologia blockchain può garantire la trasparenza e la tracciabilità dei dati utilizzati per costruire la matrice di materialità. Questo è particolarmente utile per verificare l’autenticità delle informazioni e per assicurare che i dati non siano stati manipolati.

5. Strumenti di visualizzazione dei dati: Le tecnologie di visualizzazione dei dati, come dashboard interattive e mappe di calore, aiutano a rappresentare graficamente le questioni materiali, rendendo più facile per i decisori aziendali comprendere le priorità e le interconnessioni tra diversi temi ESG.

6. Sondaggi e piattaforme di engagement degli stakeholder: Le piattaforme digitali per la gestione dei sondaggi e l’engagement degli stakeholder permettono di raccogliere feedback in modo più efficiente e su larga scala. Questo aiuta a garantire che la matrice di materialità rifletta accuratamente le preoccupazioni e le aspettative degli stakeholder.

CSRD e Doppia materialità

Con la nuova normativa CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive è arrivato un ulteriore passo in avanti nell’ambito della rendicontazione di sostenibilità aziendale nell’Unione Europea. Introdotta per sostituire la Non-Financial Reporting Directive NFRD (e la Dichiarazione Non Finanziaria DNF), la CSRD mira a migliorare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni non finanziarie fornite dalle aziende. Uno dei concetti chiave introdotto dalla CSRD è rappresentato dalla Doppia materialità, che richiede alle aziende di considerare sia l’impatto delle questioni ESG (ambientali, sociali e di governance) sulle loro performance finanziarie, sia l’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società.

Articolo aggiornato il 20 agosto 2024

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