La ricerca

Manifatturiero e sostenibilità, le imprese guardano alla servitizzazione

I dati dello studio Sap evidenziano come un business basato sui servizi sia in grado di accelerare la crescita. Ivano Fossati: “Le aziende sanno che per sopravvivere devono diventare organizzazioni intelligenti, collegate in rete e sostenibili”

Pubblicato il 19 Set 2023

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Uscire dalle turbolenze causate prima dalla pandemia e poi dalle tensioni internazionali, che hanno avuto effetti a catena sugli ecosistemi economici e produttivi, richiede alle aziende un cambiamento organizzativo basato sulla sostenibilità. Questo vale in generale ma in particolare per il mondo del manifatturiero, che ha negli ultimi anni dovuto affrontare criticità come le interruzioni della supply chain, le turbolenze economiche, i costi energetici, la crescita dell’inflazione e la carenza di materie prime e di manodopera.

Ridurre gli scarti per migliorare i margini

La risposta del mondo produttivo a questi elementi di pressione sulla domanda futura e sui  guadagni si concretizza principalmente nell’attenzione alla riduzione degli scarti per migliorare i margini, rendere più prevedibili i prezzi e rendere più sostenibili i processi produttivi. Secondo una ricerca commissionata da Sap e realizzata da Idc, “A guide to growth”, infatti, il 46% delle aziende manifatturiere di medie dimensioni afferma che il miglioramento dei margini e della redditività è il loro principale obiettivo aziendale per il 2023.

Organizzazioni intelligenti, in rete e sostenibili

“Le aziende sanno che per sopravvivere devono diventare organizzazioni intelligenti, collegate in rete e sostenibili. I leader che guidano un cambiamento duraturo e di successo sono quelli che adottano le tecnologie digitali, si espandono nel cloud a partire dal loro Erp – sottolinea Ivano Fossati, head of Rise with Sap di Sap Italia – Molti produttori scelgono la nostra soluzione di Erp in cloud per l’accesso all’innovazione continua e semplice, perché il sistema integra le tecnologie più recenti, come l’intelligenza artificiale, il machine learning, l’ottimizzazione e l’automazione dei processi robotici per una migliore operatività e un rapido time to value”.

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Emergono i business basati sui servizi

La ricetta che il mondo del manifatturiero ha individuato per arrivare a questi risultati è – almeno per il 52% del campione – quella dei modelli di business basati sui servizi, che comprendono installazione, manutenzione, assistenza sul campo, supporto operativo, manutenzione predittiva o preventiva e offerte basate sull’utilizzo e anything-as-a-service (XaaS).

Analytics scalabili, cloud, AI e business network

Per essere più efficienti in questa nuova modalità di offerta, così, le aziende manifatturiere si stanno rivolgendo in maniera crescente a strumenti e funzionalità digitali, nella consapevolezza abbastanza diffusa – per rendere più sostenibili i processi – di dover colmare le lacune nella visibilità e nella resilienza della supply chain.

Così, il 47% delle aziende manifatturiere industriali ha indicato come proprio punto debole la mancanza di visibilità e resilienza della catena di approvvigionamento, mentre il 32% ha dichiarato di non disporre degli strumenti digitali per supportare nuovi modelli di business.

Le quattro aree tecnologiche critiche

Un ulteriore vantaggio per le aziende manifatturiere è che i modelli di business basati sui servizi, se ben realizzati, possono integrare tutti gli aspetti dell’esperienza del cliente, alla produzione al back office, concentrandosi – secondo quanto emerge dalla ricerca Idc – su quattro aree tecnologiche critiche: analytics scalabili, soluzioni cloud, reti aziendali e IA e machine learning.

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