Il Gruppo Techedge, multinazionale nata in Italia specializzata nella progettazione e sviluppo di tecnologie software innovative e consulenza per la trasformazione digitale, insieme a Microsoft ha condotto con successo il progetto strategico di migrazione al cloud che ha consentito al Gruppo Lavazza di migliorare flessibilità, competitività e sostenibilità ambientale.
La strategia del Gruppo Lavazza ha, infatti, portato alla definizione di un programma globale di trasformazione digitale in seno al quale il progetto di migrazione al cloud ha giocato un ruolo cardine: portare sul cloud pubblico centinaia di istanze di sistemi operativi, oltre 70 applicazioni e circa 90 Terabyte di dati aziendali per garantire efficienza operativa e scalabilità, riducendo al contempo consumi energetici e, più in generale, l’impatto ambientale della funzione ICT del Gruppo.
Dopo una fase iniziale di assesment, pianificazione e preparazione dell’architettura su Azure, i processi e i dati del Gruppo Lavazza sono stati progressivamente trasferiti dai 3 data center on premise precedentemente in uso al cloud pubblico di Microsoft.
Cloud computing come leva di sostenibilità
“Credo sia impossibile approcciare una trasformazione digitale vera, con la necessaria velocità, flessibilità e capacità di restare sempre aggiornati senza partire dalla base, ossia dalla propria architettura tecnologica”, commenta Fabio Rangaioli, ICT Global Director di Lavazza. “Dato l’obiettivo di dotare il Gruppo Lavazza di un’infrastruttura di base flessibile, veloce, e in grado di modificarsi e aggiornarsi secondo i tempi che richiede il business, la scelta dei partner per questo progetto è stata strategica. Microsoft si è dimostrato il cloud provider che più ha cercato di capire le nostre esigenze e di adattare la propria offerta con grande spirito di collaborazione. Altrettanto importante è stata la scelta di Techedge: non abbiamo semplicemente selezionato il system integrator per il progetto di migrazione, ma abbiamo scelto il partner che sarà al nostro fianco anche per la gestione di un’infrastruttura cloud moderna”.
Gli fa eco Domenico Restuccia, CEO di Techedge: “È per noi una grande soddisfazione far parte del percorso di innovazione digitale di un brand come Lavazza, noto a livello mondiale per i suoi prodotti ma anche per i programmi di sostenibilità e attenzione sociale e ambientale. Un progetto come quello affrontato insieme, oltre a portare vantaggi economici, tecnologici e di agilità operativa, ha anche risvolti positivi in termini di sostenibilità; grazie agli investimenti che hyperscaler come Microsoft continuano a fare, le piattaforme cloud pubbliche hanno livelli di efficienza e di riduzione della carbon footprint che le aziende, anche quelle globali come Lavazza, non potrebbero mai raggiungere con soluzioni tradizionali. L’applicazione di logiche di massimizzazione dell’utilizzo ed estensione del ciclo di vita delle risorse, tipiche dei modelli circolari, e la realizzazione di soluzioni che, grazie alle tecnologie digitali, migliorano la responsabilità e la sostenibilità dei nostri clienti, sono elementi centrali del posizionamento strategico di Techedge”.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto ambizioso come quello di Lavazza che testimonia come transizione digitale e transizione ecologica procedano di pari passo. Il Cloud Computing è una straordinaria leva di sostenibilità, che abilita l’efficienza dei processi e riduce l’impatto ambientale”, aggiunge Federico Suria, Direttore della Divisione Enterprise Commercial di Microsoft. “Con la piattaforma cloud Microsoft Azure, siamo in grado di garantire scalabilità e flessibilità per la gestione di applicazioni complesse, sicurezza integrata per far fronte a qualsiasi scenario di disaster recovery ed efficienza energetica attraverso i requisiti green dei Datacenter Azure – punti strategici per lo sviluppo e la crescita del business di un gruppo globale come Lavazza. Con il supporto e la collaborazione di Techedge, il processo di system integration è stato portato a termine in tempi rapidi e Lavazza potrà ora cogliere il potenziale di un’architettura cloud moderna”.