In concomitanza con la presentazione del Bilancio di Responsabilità 2023, il Gruppo Fire, player indipendente attivo nella gestione del credito in Italia, ha inaugurato “Fireducation“, progetto all’insegna dell’educazione finanziaria, con un focus particolare sul problema del disagio debitorio. Tra gli highlights del report sulle performance ESG registrate nel 2023: l’aumento del +34% di fornitori sottoposti a screening ESG, 2,4 milioni di euro destinati a Information & Communication Technology e l’istituzione di un Sustainability Team.
Aumentare la consapevolezza sul debito tramite un racconto illustrato
Per segnare l’inizio di un progetto più vasto che vedrà l’azienda ampliare i canali e i contenuti rivolti a consumatori e aziende in difficoltà di pagamento, il Gruppo ha deciso di arricchire la 18ª edizione del bilancio di sostenibilità con un progetto dalla valenza educativa: tra le pagine che descrivono le performance ESG è stato inseiro un racconto illustrato intitolato “Il Gomitolo di Solevento. Storia di una famiglia che si ingarbugliò con i soldi”, che affronta il tema del debito rivolgendosi a bambini, giovani e adulti.
Il racconto, destinato a diventare un progetto editoriale autonomo, sarà distribuito nelle scuole a partire da settembre 2024 sotto forma di un albo illustrato completo di glossario dei termini finanziari più rilevanti, e accompagnato da kit didattici per supportare insegnanti e genitori. Già nel corso del 2023, il Gruppo aveva inaugurato una nuova sezione del sito e una newsletter dedicata all’educazione finanziaria post-debito.
Il Bilancio di Responsabilità 2023, contenente il racconto “Il Gomitolo di Solevento. Storia di una famiglia che si ingarbugliò con i soldi.” è disponibile sul sito all’interno della sezione “Sostenibilità”.
Fire, mitigare il disagio debitorio anche tramite l’educazione
“Uno degli obiettivi del Gruppo, che integra la sostenibilità nei piani strategici di business, è mitigare le ragioni che portano individui, famiglie e imprese al disagio debitorio, anche tramite l’educazione – commenta Antonio Bommarito, Head of Sales, Business Development & Sustainability Gruppo Fire, aggiungendo – L’Italia ha un gap significativo rispetto ad altri paesi europei in tema di educazione finanziaria e parlare di debito è ancora considerato un tabù. In questo contesto, il Decreto-legge “Capitali”, che rende l’educazione finanziaria un insegnamento obbligatorio nelle scuole, è già un primo grande passo. Fra i concetti legati al denaro, il debito e il disagio debitorio che ne può conseguire sono ancora trascurati e spesso considerati argomenti scomodi, connessi a uno stigma sociale difficile da decostruire. Tuttavia, comprendere il concetto di debito è essenziale per prevenire comportamenti finanziari rischiosi in età adulta. Questo progetto rappresenta per noi un modo per restituire valore alla società in cui operiamo, contribuendo a formare persone più consapevoli, in grado di gestire al meglio le proprie risorse economiche ed eventuali momenti di difficoltà.”
Redistribuzione del reddito, sustainability team e formazione
Il 2023 è il secondo anno di implementazione e rendicontazione della Roadmap di Sostenibilità 2022-2024, lanciata dal Gruppo nel 2021 e che, attraverso oltre 50 iniziative, mira a generare benessere per l’azienda e per gli stakeholder. Al 2023, è stato completato il 73% delle iniziative previste nel triennio.
Il contribuito al benessere e al miglioramento del contesto socioeconomico attraverso la redistribuzione del reddito ai propri stakeholder è stato un focus importante del Gruppo. Nello specifico, nel 2023 il 50% dei ricavi è stato redistribuito ai dipendenti fra salari e benefit, il 34% è stato destinato ai costi operativi, al pagamento dei fornitori e agli investimenti, mentre la restante quota – pari a circa 2,2 milioni di euro – distribuita alla Pubblica Amministrazione sotto forma di imposte versate, agli azionisti come utili e alla collettività attraverso erogazioni liberali.
A livello di Governance, è nato il Sustainability Team che, coordinato dall’Head of Sustainability Antonio Bommarito, si occupa di supervisionare tutte le iniziative pianificate nella Roadmap 2022-2024. Inoltre, l’attività di Risk Assessment ha confermato l’efficacia e l’adeguatezza del sistema di controllo interno: i controlli a presidio dei rischi teorici “alti” si sono dimostrati efficaci, contribuendo in modo importante al contenimento dei rischi.
A dimostrazione della cura che ripone nelle persone, Fire ha incrementato del 20% (rispetto all’anno precedente) il numero di ore di formazione usufruite dai dipendenti, pari a 10.580, di cui 476 dedicate a formazione in materia ESG. Le ore di aggiornamento erogate ai collaboratori e ai professionisti con Partita IVA sono invece aumentate del 27% (21.418 nel 2023 vs le 16.798 del 2022).
L’impegno sul fronte: ambiente, digitale e catena di fornitura
Anche nei confronti dell’Ambiente, nel 2023 si è registrata una riduzione dei consumi energetici del 2,3% rispetto al 2022. È stata anche rivista la gestione delle auto aziendali, prevedendo per i nuovi contratti di leasing il noleggio di auto elettriche o ibride. Nell’aprile 2023, il Gruppo ha conseguito una iniziativa di supporto all’agricoltura locale sostenibile attraverso la piantumazione di 100 alberi di ulivo in provincia di Messina, denominata “Fire for Future”. Il Gruppo ha poi ottenuto le certificazioni ISO 14001:2015, UNI EN ISO 14064-1:2019 Gas ad effetto serra e UNI CEI EN ISO 50001:2018 Sistemi di gestione dell’energia.
Innovazione e digitalizzazione dei processi si confermano driver cruciali di crescita per il Gruppo che nel 2023 ha destinato il 4% del fatturato totale (circa 2,4 milioni di euro) al ramo Information & Communication, Technology. Nel dicembre 2023, inoltre, è stata riorganizzata la funzione di Cyber Security, posta a riporto diretto del CEO.
In un’ottica di miglioramento continuo delle prestazioni e di creazione di valore reciproco, il Gruppo si impegna a gestire in maniera responsabile il rapporto con la catena di fornitura. I fornitori con cui ha collaborato nel 2023 hanno sede per il 67% in Italia (e di questi il 21% in Sicilia) ed il 33% all’estero, di cui il 77% in Romania, Paese in cui ha sede una delle società controllate del Gruppo. Inoltre, il processo di qualifica secondo criteri ambientali e sociali si è concluso per 194 fornitori (+34% vs i 145 del 2022).