Il Gruppo Indra, la holding che include Indra e Minsait e si dedica alla promozione del progresso tecnologico, ha consolidato la sua posizione tra le aziende più sostenibili a livello globale e come impresa di riferimento nel settore tecnologico ottenendo ancora una volta un punteggio complessivo di 87 punti, secondo il DJSI (Dow Jones Sustainability World Index).
Un numero crescente di aziende in tutto il mondo aspira a farne parte e ogni anno l’indice viene aggiornato con una complessità sempre maggiore, integrando nuovi e più esigenti requisiti. A livello globale, circa 13.000 società quotate in borsa hanno presentato domanda di inclusione nel DJSI World 2024, di queste ne sono state selezionate 321, tra cui 16 società spagnole. Indra è l’unico player del suo campo ad aver mantenuto un posto in questo rinomato indice globale di sostenibilità per 19 anni consecutivi.
L’impegno ESG del Gruppo Indra
Con questo riconoscimento, il Gruppo Indra si conferma come una delle aziende più preparate ad affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali del futuro, consolidando la sua posizione di riferimento a livello globale per la sostenibilità.
Nel pilastro della governance aziendale, la società tecnologica ha raggiunto il massimo dei punti (100) in aree fondamentali come trasparenza e rendicontazione di sostenibilità, etica aziendale, strategia fiscale e gestione del rischio.
Dal punto di vista sociale, l’azienda si posiziona nel 100° percentile, ottenendo il punteggio più alto nelle pratiche lavorative e nella protezione della privacy e occupando una posizione di spicco in termini di salute e sicurezza sul lavoro. Anche l’opera svolta per attrarre e mantenere i talenti è di alto livello.
Sul fronte ambientale, il Gruppo Indra ha raggiunto il punteggio massimo in efficienza energetica e ha ottenuto risultati positivi nella strategia climatica, grazie all’impegno per la decarbonizzazione e all’anticipazione di 10 anni degli obiettivi di riduzione delle emissioni per neutralizzarle nelle sue attività entro il 2030 e nella catena del valore entro il 2040.
Sostenibilità estesa a clienti e fornitori
Recentemente il Gruppo Indra è comparso nella classifica “World’s Best Companies in Sustainable Growth 2025”, della rivista americana Time e della società di ricerche di mercato Statista, come una delle migliori aziende al mondo in termini di crescita sostenibile.
Oltre a perseguire le migliori performance ESG e ad agire come partner dei propri clienti per renderli più sostenibili, il Gruppo Indra estende il proprio impegno ai fornitori. A tal fine ha lanciato il Piano ESG Focus per facilitare l’assunzione dei fornitori più sostenibili, in grado di misurare e minimizzare il proprio impatto sull’ambiente, rispettare i diritti umani e promuovere pratiche di lavoro eque ed etiche.
“La sostenibilità è un pilastro trasversale fondamentale per tutti gli obiettivi della nostra roadmap, come definito nel piano strategico Leading the Future. Il nostro impegno consiste nel migliorare la nostra performance ESG e nel supportare i nostri clienti nell’affrontare le sfide dell’Agenda 2030, facilitando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e promuovendo un impatto positivo sulle persone e sul pianeta” ha dichiarato Manuel Ausaverri, Chief Strategy Officer del Gruppo Indra.
Verso la conformità CSRD
Il Gruppo Indra sta inoltre lavorando per adeguarsi alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il nuovo quadro normativo dell’UE, aggiornando le pratiche di rendicontazione, implementando nuove tecnologie, formando il personale e collaborando con i revisori esterni per garantire la trasparenza e la qualità delle informazioni fornite sulle tematiche ESG.
Indra forma i suoi ingegneri all’eco-design
L’attività del Gruppo Indra è focalizzata sulla creazione di valore tramite lo sviluppo di soluzioni che integrano innovazione e sostenibilità. Un esempio emblematico di questo impegno riguarda la volontà di formare il 100% di tutti i suoi ingegneri di progettazione e sviluppo prodotto sulle pratiche di eco-design entro il 2025, con l’intenzione di applicare questi criteri a partire dal 2026 su tutti i nuovi prodotti hardware, riducendo così l’impatto ambientale delle sue soluzioni.
Il Gruppo Indra ha già iniziato a lavorare in questo senso nell’ambito della gestione del traffico aereo (ATM) con la progettazione ecologica del radar PSR2D, che ha ridotto l’impatto ambientale di oltre il 13% e le emissioni di 15 tonnellate di CO2 all’anno e di oltre 260 tonnellate durante la sua vita utile.