Organizzata congiuntamente dal governo del Cile e dall’UN Climate Change, la Global Adaptation Week in Cile è uno dei principali eventi nel calendario globale dei cambiamenti climatici e anche quest’anno ha riunito esperti e rappresentanti del governo nazionale e subnazionale, agenzie di finanziamento, tra cui il Green Climate Fund, il Global Environment Facility e l’Adaptation Fund, organizzazioni delle Nazioni Unite e altre internazionali, agenzie bilaterali e multilaterali, rappresentanti della società civile, centri e reti regionali, settore privato e mondo accademico.
Il messaggio al centro dell’edizione 2023 è stato quello dell’urgenza di aumentare la portata, la profondità e l’azione di adattamento al climate change in un momento in cui le temperature medie globali continuano a salire, portando a eventi meteorologici estremi frequenti e intensi con impatti sempre più pericolosi sulle persone e sulla natura.
Il ruolo fondamentale dei piani nazionali di adattamento al climate change
Le terribili conseguenze del cambiamento climatico non sono più proiezioni lontane: si stanno manifestando in tempo reale attraverso eventi meteorologici sempre più frequenti e severi. Mentre le temperature globali superano la soglia di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali, le società di tutto il mondo sono alle prese con impatti devastanti. Ovais Sarmad, vicesegretario esecutivo delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici, coglie sinteticamente l’urgenza: “Nessuna regione è risparmiata. La necessità di aumentare i finanziamenti e le capacità di adattamento, perdite e danni è chiara, così come normalizzare lo sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici”.
Nel percorso verso COP28 si colloca l’analisi dei piani nazionali di adattamento (o National Adaptation Plans, NAP) a cui spetta un ruolo centrale in termini di riduzione delle vulnerabilità e di costruzione della resilienza, soprattutto in un momento in cui i costi di una inazione o di un’azione inadeguata sono più alti che mai e in aumento rispetto ai costi legati alla gestione delle conseguenze del cambiamento climatico. Un invito esplicito ad agire dunque, ma da solo non basta.
L’altra grande evidenza riguarda la necessità di disporre di dati e di strumenti di analisi. L’adattamento ha bisogno di monitoraggio, di previsioni, di aumentare in generale la conoscenza dei territori e di disporre di una capacità previsionale in grado di fornire garanzie a chi è chiamato ad assumere decisioni sul piano politico, sociale, industriale e finanziario.
In questo senso, i NAP sono lo strumento principale per guidare la pianificazione e l’attuazione dell’adattamento al climate change a livello nazionale. Contengono azioni di adattamento prioritarie per un determinato periodo per informare l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione della sostenibilità e svolgono un compito centrale nell’informare il processo intergovernativo sugli sforzi e le esigenze dei paesi in via di sviluppo nell’adattamento.
La Global Adaptation Week del Cile
Il NAP Expo è un evento annuale di sensibilizzazione organizzato dal Gruppo di esperti dei paesi meno sviluppati (Least Developed Countries Expert Group, LEG) nell’ambito dell’UNFCCC, in collaborazione con vari organismi e organizzazioni, per promuovere lo scambio di esperienze e promuovere partenariati tra una vasta gamma di attori e parti interessate su come far avanzare i piani nazionali di adattamento. Il tema del NAP Expo di quest’anno è stato quello di aumentare l’adattamento a tutti i livelli (portata, profondità e azione attraverso il processo PAN) e il volume dei progetti attraverso i vari fondi per il clima.
L’UN4NAPs Forum ha riunito i paesi meno sviluppati (least-developed countries (LDCs), i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (small island developing States, SIDS) e le organizzazioni partner delle Nazioni Unite per discutere le esigenze di assistenza tecnica per far progredire la formulazione e l’attuazione dei PAN.
Nell’ambito del Santiago Network, il Workshop regionale sull’ambito del Loss and Damage ha coinvolto i paesi dell’America Latina e della regione dei Caraibi a identificare e sintetizzare le loro esperienze nell’affrontare gravi perdite e danni derivanti dagli impatti negativi dei cambiamenti climatici, in particolare dai rischi idrometeorologici e dagli estremi come gli uragani e l’innalzamento del livello del mare.
Dal Cile per risposte su larga scala
Il fatto che il Cile ospiti NAP Expo quest’anno dimostra l’impegno del paese nell’avanzare nella lotta contro i cambiamenti climatici, promuovendo la collaborazione internazionale per realizzare maggiori e migliori iniziative, piani di lavoro e altre istanze che consentano di disporre di misure concrete in uno scenario globale avverso.
A sottolineare questo commitment, Gloria de la Fuente, Sottosegretario agli Affari Esteri del Cile: “Il nostro governo ha tra le sue priorità la cura dell’ambiente, e questo evento è una straordinaria opportunità per discutere di questioni come la sicurezza alimentare, la gestione sostenibile delle risorse naturali, la resilienza ai disastri naturali, tra gli altri argomenti che richiedono misure collettive per promuovere risposte su larga scala.”
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