La sfida per vincere la minaccia globale del cambiamento climatico passa sempre di più dall’innovazione digitale e dalla capacità da parte degli sviluppatori di trovare nuove soluzioni. Ne è convinta IBM che ha lanciato la Call for Code Global Challenge 2021 invitando gli sviluppatori di software e gli innovatori di tutto il mondo a combattere il cambiamento climatico con la tecnologia open source.
400.000 sviluppatori e problem solver in 179 nazioni per oltre 15mila applicazioni: sono questi i numeri che stanno alla base della quarta edizione della Call for Code che punta a guidare un progresso in favore dell’umanità con la creazione di applicazioni su software open source, tra cui Red Hat OpenShift, IBM Cloud, IBM Watson, IBM Blockchain, con la capacità di sfruttare dati atmosferici di Weather Company di IBM, e di risorse per sviluppatori e API di partner quali Intuit e New Relic.
Per aiutare ad affrontare il cambiamento climatico, IBM sta annunciando nuove partnership, tra cui quest’anno con Heifer International e charity: water. Heifer International si unisce alla Call for Code, contribuendo con la propria esperienza a livello mondiale nel mitigare la fame e la povertà investendo nel supporto agli agricoltori locali e nelle loro comunità di appartenenza.
La Call for Code Global Challenge fa leva su un ecosistema composto da esperti, aziende, fondazioni, università che offrono supporto alla Call for Code tra cui la UN World Food Programme, Arrow Electronics, Black Girls Code, Caribbean Girls Hack, Clinton Foundation, Clinton Global Initiative University, Ingram Micro, Intuit, Kode With Klossy, NearForm, United Nations Office for Disaster Risk Reduction, United Way e World Institute on Disability.
IBM Research ha recentemente annunciato progressi importanti nello sviluppo di nuove tecnologie in grado di di catturare, separare e gestire lo stoccaggio del carbonio.
L’impegno di IBM sulla sostenibilità ambientale risale a diversi decenni fa. Quest’anno l’azienda ha annunciato l’intenzione di raggiungere zero emissioni di gas serra entro il 2030 dando priorità agli sforzi di efficienza energetica e all’aumento dell’uso di energia pulita negli oltre 175 paesi in cui opera.