Uno sforzo concertato pe arrestare e invertire la perdita della natura
Segnalando la intenzione di abbracciare le raccomandazioni della Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) e allineare di conseguenza le informative, questo gruppo eterogeneo di early adopter sottolinea l’urgenza di “valutare, segnalare e agire in base alle proprie dipendenze, impatti, rischi e opportunità legati alla natura”.
La decisione consolida la volontà di integrare la natura nel processo decisionale finanziario, riconoscendola come una importante area di gestione del rischio insieme al tema del cambiamento climatico, e come una opportunità significativa per indirizzare i flussi di capitali verso risultati positivi per l’ambiente.
La Taskforce on Nature-related Financial Disclosures ha annunciato che 320 organizzazioni provenienti da oltre 46 paesi e appartenenti a 58 differenti settori (secondo lo standard SASB che utilizza il Sustainable Industry Classification System o SICS ® per raggruppare le aziende sulla base di rischi e opportunità di sostenibilità condivisi) si sono impegnate a iniziare a divulgare informative relative alla natura, basandosi sulle Raccomandazioni TNFD pubblicate nel settembre dello scorso anno.
QUI l’elenco completo degli TNFD early adopter.
Raccomandazioni TNFD: identikit degli early adopter
Questo primo gruppo di aderenti alle Raccomandazioni TNFD comprende una vasta gamma di entità: importanti aziende quotate in borsa (56%), che rappresentano una capitalizzazione di mercato di 4 trilioni di dollari; oltre 100 istituzioni finanziarie (33%), tra cui alcuni dei più grandi proprietari e gestori patrimoniali al mondo, che rappresentano 14 trilioni di dollari in Asset in Gestione (AUM); nonché banche, assicuratori e altri intermediari di mercato come le borse valori e le società di revisione e contabilità.
Queste organizzazioni hanno segnalato la loro intenzione di iniziare ad adottare le Raccomandazioni TNFD e pubblicare divulgazioni allineate con la TNFD come parte della loro rendicontazione aziendale per l’anno fiscale 2023, 2024 o 2025. Tra le istituzioni finanziarie ci sono NBIM (il più grande singolo proprietario nei mercati azionari mondiali, detentore quasi dell’1.5% delle azioni totali delle società quotate al mondo), così come 7 delle 29 Banche di Importanza Sistemica Globale (GSIBs).
La diversità geografica delle organizzazioni che partecipano a questo sforzo sottolinea il carattere globale della sfida in questione. Dall’Europa (43%) all’Asia e Pacifico (42%), dal Nord America (6%) all’America Latina e Caraibi (6%) all’Africa e Medio Oriente (3%), entità provenienti da diverse regioni stanno riconoscendo l’interconnessione tra le attività aziendali e la salute del nostro pianeta.
Preservare la natura: rischio strategico e opportunità di investimento
David Craig, co-presidente del TNFD ed ex fondatore e CEO di Refinitiv, ha dichiarato: “Questo è un momento fondamentale per Nature finance e per il reporting aziendale. Mentre la rendicontazione di sostenibilità relativa al clima diventa mainstream attraverso i nuovi standard e regolamenti dell’International Sustainability Standards Board (ISSB) in un numero crescente di paesi, questo è un chiaro segnale che gli investitori, i finanziatori, gli assicuratori e le aziende stanno riconoscendo che i loro modelli di business e i loro portafogli dipendono fortemente sia dalla natura che dal clima e devono essere trattati sia come rischi strategici che come opportunità di investimento. Siamo lieti di vedere un gruppo così forte, diversificato e internazionale di aziende e istituzioni finanziarie fare un passo avanti solo quattro mesi dopo la pubblicazione delle nostre raccomandazioni e non vediamo l’ora di fare ancora di più nei prossimi mesi”.
Elizabeth Maruma Mrema, co-presidente del TNFD e vicedirettore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), ha aggiunto: “Dodici mesi fa il mondo si è riunito per concordare il Global Biodiversity Framework per arrestare e invertire la perdita di natura, compreso un obiettivo specifico sulla rendicontazione aziendale. La pubblicazione delle raccomandazioni del TNFD nel settembre dello scorso anno ha fornito gli strumenti per farlo e oggi abbiamo visto il mercato impegnarsi per iniziare ad agire”.
Un quadro completo per integrare considerazioni legate alla natura nel reporting aziendale
Nel giugno 2021, con il sostegno dei governi del G20 e del G7, la TNFD ha intrapreso il suo viaggio, con l’obiettivo di rivoluzionare il reporting aziendale integrando considerazioni legate alla natura nell’informativa finanziaria. Dopo un intenso processo di progettazione e sviluppo durato due anni, guidato dai 40 membri della Task Force e sostenuto da 20 knowledge partner, nel settembre 2023 la TNFD ha presentato le sue raccomandazioni in materia di reporting aziendale sulle questioni legate alla natura.
Traendo ispirazione dal quadro di successo della Taskforce on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), istituita da Michael Bloomberg e Mark Carney nel dicembre 2015, la TNFD ha elaborato 14 informative consigliate che offrono un approccio strutturato alla valutazione e divulgazione dei rischi e delle opportunità legati alla natura, consentendo così alle aziende di prendere decisioni informate in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Le raccomandazioni della TNFD sono state concepite per abilitare il raggiungimento degli obiettivi politici globali delineati nel Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework adottato da 196 paesi in occasione della Convention on Biological Diversity (CBD) COP15 tenutasi a Montreal nel dicembre 2022. Inoltre, sono progettati per armonizzarsi con i nuovi standard di rendicontazione sulla sostenibilità (S1 e S2) stabiliti dall’International Sustainability Standards Board (ISSB) a metà del 2023, nonché con gli standard esistenti di rendicontazione sull’impatto sulla natura e sulla biodiversità forniti dalla Global Reporting Initiative (GRI).
Durante la fase di progettazione e sviluppo, l’approccio proposto dal TNFD è stato sottoposto a test rigorosi da parte di oltre 250 istituzioni in tutto il mondo, garantendone l’applicabilità e l’efficacia in diversi contesti e settori. Questo sforzo di collaborazione sottolinea la determinazione collettiva a catalizzare uno spostamento verso pratiche di rendicontazione aziendale più olistiche e trasparenti, che non solo riflettono la performance finanziaria ma abbracciano anche il valore intrinseco della natura nel promuovere la resilienza e la sostenibilità a lungo termine.