Sostenibilità

Fine Foods: un 2023 all’insegna della sostenibilità e della crescita



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L’organizzazione italiana che sviluppa e produce prodotti per l’industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, ha presentato il suo Bilancio di Sostenibilità 2023, evidenziando progressi in termini di performance ESG e incremento dei ricavi

Pubblicato il 5 apr 2024



Giorgio Ferraris, Amministratore Delegato di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.
Giorgio Ferraris, Amministratore Delegato di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.

Un positivo e progressivo consolidamento degli obiettivi per la sostenibilità, definiti nella propria strategia al 2025, in linea con gli SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030. E poi una particolare attenzione alle azioni per l’inclusione e il benessere dei lavoratori e alla trasparenza nella rendicontazione delle prestazioni ambientali, attraverso la certificazione UNI EN ISO 14064 della Carbon Footoprint. E’ quello che mostra il Bilancio di Sostenibilità 2023 (consultabile a questa pagina) redatto da Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana autonoma che progetta e realizza prodotti per l’industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, quotata all’Euronext STAR Milan.

Di concerto con l’approvazione del bilancio di sostenibilità, il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Progetto di Bilancio di Esercizio di Fine Foods e il Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 da cui emerge un trend positivo di crescita del business, da ascrivere alla strategia pianificata di rafforzamento continuo delle attività di R&D, marketing e commerciali. I ricavi consolidati del 2023 ammontano a 251,8 milioni di euro, con un incremento del +21,7% rispetto ai 206,9 milioni di euro del precedente anno.

Creare valore per l’azienda, per i clienti e per gli investitori: il mantra di Fine Foods

Fine Foods è diventata Società Benefit nel 2021 e durante il 2023 non ha che consolidato il suo impegno verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati nella propria strategia al 2025 in linea con l’Agenda ONU per il 2030.

L’azienda ha ottenuto significativi progressi e raggiunto diversi traguardi che hanno migliorato le sue performance ESG come il miglioramento di cinque punti rispetto al 2022 che le ha fatto guadagnare la medaglia “Platinum” del rating EcoVadis, con il raggiungimento di un punteggio di 83 che ha posizionato Fine Foods tra l’1% delle migliori aziende su 100.000 valutate dall’agenzia. E poi Morningstar-Sustainalytics che ha valutato “Forte” la capacità di Fine Foods di gestire i rischi ESG nel suo rating annuale.

“Il modello di Business del Gruppo mira alla creazione di valore, non solo per l’azienda, per i clienti e per gli investitori, ma anche per l’ambiente e le persone” – commenta Giorgio Ferraris, Amministratore Delegato di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. – “Siamo molto orgogliosi delle attività che abbiamo portato avanti nel corso del 2023 rispetto a tutti e 6 i nostri pilastri di Sostenibilità, su cui poggia la nostra Strategia di Sostenibilità: Etica e Governance, Persone, Ambiente, Prodotti sostenibili, Catena di Fornitura e Sviluppo del Territorio”.

Carbon footprint e la volontà di una maggiore trasparenza nella rendicontazione

In Fine Foods i temi ESG sono sempre più integrati nei diversi processi aziendali fino alla Ricerca e Sviluppo impegnata nella proposta di soluzioni che puntano a una riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti. Il Gruppo intende proporsi come riferimento per i clienti nella valutazione dei prodotti che rispondono sempre più alle aspettative emergenti del mercato, anche in termini di sostenibilità.

In questa direzione, ha supportato i clienti nel calcolo della carbon footprint dei loro prodotti e insieme si sono cercate strategie per renderli più sostenibili. Inoltre, si sta impegnando nella selezione e test di nuovi materiali, nell’ottica dell’economia circolare.

Nel 2023 ha ridotto le emissioni di CO2 (Scope 1 e 2) del 18% rispetto all’anno prima e ha deciso di certificare la Carbon Footprint secondo la norma UNI EN ISO 14064, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza nella rendicontazione delle prestazioni ambientali e per darsi obiettivi di riduzione in linea con le indicazioni degli esperti in materia.

La strategia del Gruppo prevede un coinvolgimento sempre più attivo e responsabile anche degli attori lungo tutta la supply chain tanto che si è ampliato il numero dei fornitori coinvolti nel processo di valutazione e miglioramento delle loro performance in campo ambientale e sociale, con un focus sul rispetto dei diritti umani.

Salute e benessere al centro del piano ESG di Fine Foods

Gli sforzi nell’ambito della cura della salute delle persone prosegue attraverso l’adesione al programma WHP di Regione Lombardia “Luoghi di lavoro che promuovono la salute – Rete WHP Lombardia“, grazie all’attivazione di buone pratiche nel campo della prevenzione oncologica, della promozione dell’attività fisica, della sana alimentazione e del benessere psicologico.

Gli impegni presi nei confronti del territorio sono stati rispettati coinvolgendo circa 500 persone tra giovani e insegnanti, nello sperimentare attivamente cosa significhi lavorare in un’azienda come Fine Foods. Sono state affrontate tematiche legate alla valorizzazione delle diversità e alle modalità con le quali le aziende sono chiamate a integrare la sostenibilità nel loro modello di business.

“Fine Foods, pur consapevole delle sfide che le circostanze geo-politiche, economiche, ambientali e sociali stanno ponendo, rimane molto fiduciosa poiché convinta che le nuove regole, che mirano ad integrare sempre di più la sostenibilità ambientale e sociale nei modelli di business delle imprese Europee, siano un’opportunità da cogliere per accelerare il percorso verso un futuro sostenibile, insieme ai clienti, ai fornitori, ai collaboratori e a tutti gli stakeholder” conclude Giorgio Ferraris.

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