Da un lato il costante impegno a ridurre quotidianamente il proprio impatto ambientale. Dall’altro le iniziative concrete, come Environmental vision 2050, per adottare misure che annullino il peso sull’ambiente dei prodotti e delle attività aziendali lungo tutta la catena del valore. Epson rilancia la sfida Environment in ottica ESG e in cambio riceve, per la prima volta, un prestigioso riconoscimento: l’ingresso nell’ambita “A list” di sostenibilità aziendale stilata da Cdp (Carbon disclosure project), l’organizzazione no-profit che valuta le aziende in base alle loro azioni nella lotta al cambiamento climatico e nella tutela della sicurezza idrica, oltre a fornire la piattaforma più rinomata per aiutare a gestire e comprendere il loro Environmental impact.
Uno standard di riferimento
L’economia mondiale considera Cdp lo standard di riferimento per la rendicontazione ambientale, in quanto gestisce il set di dati più completo in termini di azione aziendale e urbana. Inoltre, utilizza una metodologia dettagliata e indipendente per valutare le aziende, assegnando un punteggio da A a D in base alla completezza della divulgazione, della consapevolezza e della gestione dei rischi ambientali e della dimostrazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, come la definizione di obiettivi ambiziosi e significativi.
“Nuove opportunità per le azioni sostenibili richieste da clienti e stakeholder”
Epson, in linea con la propria politica a lungo termine, si impegna costantemente per ridurre il proprio impatto ambientale. “Per noi si tratta di un risultato significativo e importante – commenta Henning Ohlsson, direttore Csr di Epson Europa -: collaborare con Cdp ci aiuta a trovare nuove opportunità per le azioni climatiche e ambientali che i nostri investitori e clienti in tutto il mondo richiedono. Inoltre, questa organizzazione colloca Epson tra le poche aziende che ha ottenuto una doppia A su oltre 5.800 realtà valutate nel 2020. Questo prestigioso elenco comunica un messaggio forte sia ai nostri partner commerciali e stakeholder sia ai nostri clienti alla ricerca di prodotti e servizi ecosostenibili”.
A ottobre 2019 l’azienda giapponese ha approvato le raccomandazioni della task force on Climate-related financial disclosures (Tcfd) e ritiene che l’aver ottenuto un posto nella “A list” sia il risultato di una stretta osservanza dei requisiti Cdp per le divulgazioni Tcfd.