Negli ultimi anni sostenibilità ambientale ed equità sociale sono diventati asset sempre più strategici per le aziende: i consumatori si fidano maggiormente dei brand responsabili e impegnati socialmente, gli investitori finanziano esclusivamente progetti e iniziative sostenibili e le imprese sono sempre più attive e impegnate sui temi della sostenibilità. Per rimanere competitivi, sempre più spesso i brand e le imprese utilizzano nella comunicazione termini come green, eco-friendly, ESG compliant, gender parity/equality: quello che si crea, tuttavia, è un cortocircuito che rende molto difficile distinguere tra chi sta effettivamente investendo in sostenibilità e chi invece fa solo “greenwashing”.
Sostenibilità aziendale: l’UE sanziona le affermazioni generiche
Lo studio Sweep, condotto ogni anno dalla Commissione europea per individuare eventuali violazioni delle normative sui consumatori nei mercati online, afferma come nel 2021, il 37% dei casi analizzati ha visto le aziende servirsi di termini generici come “consapevole” e “rispettoso dell’ambiente” per dare ai consumatori l’impressione (spesso infondata) che un prodotto fosse a tutti gli effetti sostenibile, quando invece nel 59% dei casi non sono state fornite prove a sostegno di quanto dichiarato.
Per questo, nel quadro del Green Deal europeo e del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, l’UE ha presentato un pacchetto di proposte che mira a sanzionare l’utilizzo di affermazioni generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “ecocompatibile”, “rispettoso del clima”, “neutralità carbonica” ecc., senza che siano suffragate da una certificazione rilasciata da un ente accreditato.
Sircle risponde con verificabilità, imparzialità e oggettività
In questo scenario, dall’esperienza di Consulnet Italia nella consulenza strategica per lo Sviluppo Sostenibile e di Rödl & Partner, uno dei maggiori studi professionali multidisciplinari (che recentemente hanno ceduto ciascuna il 12,5% delle quote, per un totale del 25%, in favore di un nuovo socio, Tecno ESG) è nata Sircle Srl Società Benefit, che promuove e diffonde nelle imprese e nelle organizzazioni una cultura della sostenibilità basata sulla verificabilità, imparzialità e oggettività degli impegni e dei risultati.
“L’integrazione della sostenibilità, nella sua triplice dimensione ambientale, sociale e di governance nelle strategie e nelle politiche di business – commenta Rita Santaniello, Board Member di Sircle – non solo è una grande opportunità, ma è elemento imprescindibile per la stessa permanenza delle imprese sul mercato. Per questo con Sircle abbiamo sviluppato EASI® (Ecosistema Aziendale Sostenibile Integrato), un modello di governance per la sostenibilità anche ai fini della certificazione che rappresenta una novità assoluta”.
Pensato per ogni tipo di organizzazione, EASI® è volto a coniugare crescita e solidità economico-finanziaria con sostenibilità ambientale e sociale attraverso l’adeguato monitoraggio dei processi: tra le aziende già certificate ci sono Cellnex Telecom, Telebit S.p.A. e Sirti S.p.A.
Il Modello EASI (Ecosistema Aziendale Sostenibile Integrato)
“EASI® è impostato come un Sistema di Gestione certificabile e integrabile con i sistemi di gestione eventualmente già presenti all’interno dell’organizzazione – spiega Monica Mazzucchelli, Board Member di Sircle – La maggior parte delle certificazioni esistenti si riferisce solo ad una parte degli aspetti della sostenibilità: il modello EASI® invece attesta la sostenibilità a 360° ed è il primo modello per la governance della sostenibilità che porta alla certificazione da parte di Organismi di Certificazione internazionali di terza parte accreditati da Accredia, l’ente unico nazionale incaricato dal governo di accreditare organismi di certificazione e ispezione”.
Modello EASI® assume oggi rilevanza ancora maggiore: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 1 luglio 2022, della legge sulla Certificazione della parità di genere in azienda diventa infatti fondamentale per le imprese rispettare tutti i criteri previsti dalla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 del 16 marzo. Per ottenerla, le imprese vengono valutate in sei aree: cultura e strategia, processi HR, opportunità di crescita e inclusione, equità remunerativa, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro e, infine, governance. Il sistema di governance per la parità di genere rientra così nello stesso percorso di sviluppo sostenibile certificato da EASI®: l’aver già intrapreso un percorso di certificazione per la sostenibilità aziendale si rivela quindi fondamentale per ottenere la certificazione per la parità di genere.
Per Sircle la sostenibilità sta anche nel modello di business: per la prima volta nel settore della consulenza aziendale si afferma il concetto di “Partnership for the goals”. Sircle, infatti, sta sviluppando una rete di partner che possano offrire il Modello EASI® accompagnando alla certificazione le aziende che rispettano i requisiti di sostenibilità. Tra gli ultimi affiliati, le società di consulenza Sitech S.r.l., Hidra S.r.l. SB, QAlta S.r.l. e Theorema Srl. Una vera rivoluzione nel campo della consulenza: uno schema proprietario che diventa bene condiviso, anche nel rispetto delle indicazioni dell’Onu che invitano a fare rete per raggiungere insieme il goal della sostenibilità.