Sviluppare una piattaforma innovativa per la raccolta e visualizzazione dei dati relativi al consumo di CO2 dei pescherecci su blockchain, oltre alla creazione di logo, sito web e depliant che rappresentano l’identità del progetto. E’ questo il ruolo di Differens Srl, società specializzata nell’offerta di servizi avanzati di marketing digitale e comunicazione online, controllata da Execus Spa, all’interno del progetto “Decarbonisation of the fishing fleet in the Mediterranean and Black Sea”. All’iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea, partecipa il Consiglio nazionale delle ricerche (SNR) e collaborano 16 centri di ricerca d’eccellenza italiani e internazionali.
Le azioni per la decarbonizzazione
Nello specifico, si legge in una nota di Differens, il progetto si concentra sulle attrezzature da pesca trainate – come lo strascico per le risorse demersali e la pesca pelagica per alici e sardine – e punta a diminuire la quantità di CO2 emessa per chilogrammo di pesce catturato. Una delle strategie chiave del progetto è l’impiego di materiali tessili ad alta tenacità, come il Dyneema in sostituzione del nylon tradizionale, che permettono di ridurre il diametro dei fili delle reti da pesca, mantenendo al contempo un’elevata sicurezza, e conseguentemente, assicurare una minor resistenza all’acqua durante le fasi di traino e un risparmio di carburante.
Il ruolo della blockchain
La piattaforma sviluppata da Differens consente di registrare e tracciare i dati della ricerca mediante Non-Fungible Token (NFT) su blockchain, “garantendo così trasparenza e integrità dei risultati ottenuti. Inoltre, il sistema fornirà sia ai consumatori finali sia ai decisori politici una lista controllabile e sicura dei record relativi alle attrezzature da pesca impiegate”.
Ricerca e innovazione al servizio della pesca
“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto ambizioso – sottolinea Andrea Rosini (nella foto), co-founder di Differens – La nostra collaborazione con il CNR e gli altri centri di ricerca coinvolti nel progetto è la dimostrazione di come l’innovazione tecnologica e la cooperazione interdisciplinare possano guidare il settore della pesca verso pratiche più sostenibili, con benefici tangibili sia per l’ambiente sia per l’economia”.
Competenze digitali per la sensibilità ambientale
“In questo viaggio verso la sostenibilità – aggiunge MariaGrazia Abruzzese, Ceo e co-founder di Differens – siamo felici di mettere a disposizione le nostre competenze digitali a servizio della sensibilità ambientale per contribuire a realizzare un impatto positivo sul mondo della pesca e oltre”.
Stabilire obiettivi raggiungibili e realistici
“Esistono risorse disponibili, finanziamenti e normative sugli audit energetici ed il carbon footprint della pesca nel Mediterraneo – afferma Antonello Sala, dirigente di ricerca dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona (CNR-Irbim) – tuttavia, l’attuazione di tali soluzioni nell’Unione Europea risulta essere notevolmente limitata a causa di diversi impedimenti. È quindi importante che gli obiettivi di quanto viene proposto nelle nostre ricerche siano raggiungibili e realistici, si coinvolga proattivamente l’industria nella ricerca delle soluzioni migliori, e sia fornita un’adeguata formazione e assistenza tecnica ai pescatori nell’utilizzo di queste innovazioni”.