L'analisi

Computer vision per la sostenibilità, la ricetta di Minsait

Erminio Polito, direttore Energy & Utilities, Telco & Media della società di Indra: “L’intelligenza artificiale può e deve essere l’alleato chiave del nostro pianeta per raggiungere un orizzonte green

Pubblicato il 18 Ott 2023

Erminio Polito Minsait

L’intelligenza artificiale può e deve essere l’alleato chiave del nostro pianeta per raggiungere un orizzonte realmente sostenibile. E’ questa la tesi di Erminio Polito (nella foto), direttore Energy & Utilities, Telco & Media di Minsait in Italia, che nella sua analisi illustra tre esempi di applicazioni già in uso di Computer Vision che possono avere un impatto “green”.

Le potenzialità dell’AI per la sostenibilità

Nello specifico, secondo il manager della società di Indra, tra le potenzialità dell’intelligenza artificiale ch’è il fatto che possa fornire un contribuoto alla salvaguarda del pianeta e al raggiungimento di un orizzonte a emissioni zero. Parliamo della possibilità di monitorare in modo continuo e in tempo reale variabili ambientali come la qualità dell’aria, i livelli di inquinamento e i modelli meteorologici, utili per prendere decisioni informate sulla gestione delle risorse naturali e agricole, oltre che per ottimizzare la produzione e la distribuzione di energia, sfruttando al massimo quela prodotta da fonti rinnovabili e riducendo gli sprechi.

“Molti di questi progetti sfruttano le funzionalità di IA più diffuse – spiega Polito – , come l’Intelligent Data Processing, che rappresenta il 34% del mercato, secondo il Politecnico di Milano. Molto meno sfruttate sono le applicazioni di Computer Vision, che oggi cubano solo il 10% dei progetti di IA, ma che promettono di essere uno dei grandi strumenti al servizio del pianeta”.

Il ruolo della Computer vision

Gli algoritmi di Computer Vision, secondo l’analisi di Polito, consentono alle macchine di riconoscere oggetti, individuare pattern, misurare distanze, e persino comprendere l’emozione umana attraverso l’analisi delle espressioni. “Questa tecnologia ha un’ampia gamma di applicazioni – aggiunge – tra cui il riconoscimento facciale, la guida autonoma, la sorveglianza di sicurezza, la medicina diagnostica e molte altre, rivestendo un ruolo cruciale nella trasformazione digitale di molti settori”. Per rendere più chiaro il suo ragionamento polito propone tre esempi pratici.

Il rilevamento e la mitigazione degli incendi

La computer vision sta già contribuendo al rilevamento e alla mitigazione degli incendi, grazie a soluzioni a basso costo e facili da installare, basate sulla Video Analytics e sull’IoT, che permettono di monitorare diversi chilometri, 24 ore su 24, e di rilevare rapidamente gli incendi, riducendo al minimo i tempi di risposta o i possibili impatti sulla natura.

La cura dell’avifauna nei parchi eolici

Tra le applicazioni della computer vision c’è anche la cura dell’avifauna nei parchi eolici, rallentando o fermando le turbine eoliche per evitare gli impatti con le specie protette. “In questo caso – spiega Polito – il sistema attraverso un radar 3D rileva la presenza di uccelli ad alcuni chilometri di distanza, identifica la specie con speciali telecamere, traccia il percorso attuale e futuro e nel caso in cui gli uccelli possano impattare le turbine, provvede al loro rallentamento o fermo in tempo reale. Per evitare il cablaggio in uno spazio che occupa diversi chilometri quadrati, viene utilizzata tecnologia wireless 5G“.

Identificare le perdite negli oleaodotti

Infine, grazie all’uso di sensori lungo gli oleodotti, di radar e termocamere installati lungo le coste e ad avanzati algoritmi di intelligenza artificiale, è ora possibile identificare e geolocalizzare istantaneamente le perdite di combustibile lungo le infrastrutture o sulla superfice marina prima che possano espandersi e quindi danneggiare irreparabilmente il territorio e gli oceani. “In questo modo – sottlolinea Polito – si massimizza l’affidabilità delle operazioni, si evitano ingenti danni alle risorse naturali e si riducono le emissioni di CO2 derivanti dalla sorveglianza fino al 75%”.

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