Arriva dagli Stati Uniti un nuovo passo avanti sul piano della normativa per il clima. La Securities and Exchange Commission ha scelto di adottare nuove regole per standardizzare le comunicazioni relative al clima per gli investitori. Le regole puntano a migliorare le comunicazioni relative al clima da parte delle società quotate e nelle offerte pubbliche e riflettono l’impegno della Commissione nel rispondere alla crescente richiesta degli investitori di fornire informazioni più coerenti, meglio comparabili e più affidabili sugli effetti finanziari dei rischi climatici relativamente alle operazioni di un’azienda e alle modalità con cui gestisce questi rischi. L’intervento intende nello stesso tempo bilanciare le preoccupazioni sulla mitigazione dei costi associati alle regole.
Gli investitori hanno il diritto di decidere quali rischi intendono correre
Gary Gensler, presidente della SEC in un comunicato ufficiale ha sottolineato che “Le nostre leggi federali sui titoli stabiliscono un accordo di base: gli investitori hanno il diritto di decidere quali rischi vogliono correre purché le aziende che raccolgono denaro dal pubblico non vengano meno a quello che il Presidente Franklin Roosevelt chiamava una divulgazione completa e veritiera“. Gensler ha poi proseguito osservando che “Negli ultimi 90 anni, la SEC ha aggiornato i requisiti di divulgazione alla base di questo accordo fondamentale e ha fornito orientamenti in merito a tali requisiti. Queste regole finali – ha proseguito – si basano sui requisiti precedenti imponendo la divulgazione dei rischi climatici materiali da parte delle società quotate e nelle offerte pubbliche”.
Con queste regole la SEC intende fornire agli investitori informazioni coerenti, comparabili e utili per prendere decisioni, e agli emittenti intende indicare requisiti di reporting chiari. Inoltre sono state definite indicazioni più precise su ciò che le aziende devono divulgare, per disporre di informazioni più utili di quelle che gli investitori vedono attualmente. Le divulgazioni sui rischi climatici dovranno poi essere incluse nei documenti SEC di un’azienda, come i rapporti annuali oltre che sui siti web delle aziende, contribuendo a renderle più affidabili.
Cosa si deve divulgare
Le regole finali richiederanno a un’azienda di divulgare i
Rischi legati al clima che hanno avuto o possono avere un impatto materiale sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria;
Gli impatti materiali effettivi e potenziali di qualsiasi rischio climatico identificato sulla strategia, sul modello di business e sulle prospettive dell’azienda;
Informazioni relative alle azioni e alla strategia che un’azienda ha eventualmente intrapreso per mitigare o adattarsi a un rischio climatico materiale, con una descrizione quantitativa e qualitativa delle spese materiali sostenute e degli impatti materiali sulle stime finanziarie unitamente alle ipotesi che derivano direttamente da tali attività di mitigazione o adattamento;
Divulgazioni specifiche riguardanti le attività dell’azienda per mitigare o adattarsi a un rischio climatico materiale includendo eventuali piani di transizione, analisi di scenario o valorizzazione di prezzi interni del carbonio;
Qualsiasi supervisione da parte del consiglio di amministrazione dei rischi legati al clima e qualsiasi ruolo della gestione nella valutazione e gestione dei rischi climatici materiali dell’azienda;
Informazioni sui processi che l’azienda ha avviato per identificare, valutare e gestire i rischi climatici materiali e, nel caso in cui stia gestendo tali rischi, la valutazione di come questi processi sono integrati nel sistema di gestione del rischio complessivo di risk management dell’azienda o nei processi aziendali;
Informazioni sugli obiettivi relativi al clima che hanno influenzato materialmente o che possono influenzare materialmente l’attività aziendale, i risultati operativi o la condizione finanziaria. Le divulgazioni includerebbero spese materiali e impatti materiali sulle stime finanziarie come risultato diretto dell’obiettivo o delle azioni intraprese per progredire verso il raggiungimento di obiettivi climatici;
I costi capitalizzati, le spese sostenute, le cariche e le perdite subite a causa di eventi meteorologici estremi e altre condizioni naturali, come uragani, tornado, inondazioni, siccità, incendi boschivi, temperature estreme e innalzamento del livello del mare, soggetti alle soglie di divulgazione applicabili dell’uno per cento e de minimis, divulgate in una nota ai bilanci;
I costi capitalizzati, le spese sostenute e le perdite relative agli offset del carbonio e ai crediti o certificati di energia rinnovabile se utilizzati come componente materiale dei piani dell’azienda per raggiungere i suoi obiettivi relativi al clima divulgati in una nota ai bilanci;
Informazioni relative alle stime e alle ipotesi che un’azienda utilizza per produrre i bilanci se influenzate materialmente da rischi e da incertezze associate a eventi meteorologici estremi e ad altre condizioni naturali oa qualsiasi obiettivo o piano di transizione relativo al clima divulgato, con una descrizione qualitativa di come lo sviluppo di tali stime ed ipotesi sia stato influenzato, e divulgato in una nota ai bilanci.
Prima di adottare le regole finali, la Commissione ha preso in considerazione più di 24.000 lettere di commento, tra cui più di 4.500 lettere uniche, inviate in risposta alla proposta di regolamento e invito a contribuire emessa dalla SEC nel marzo 2022.
Qui il comunicato ufficiale