ESG REPORT

Check Point e il Report ESG 2023: innovazione e sostenibilità nella cyber security



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Il fornitore di piattaforme di cyber security pubblica il Report ESG 2023, evidenziando l’impegno per un mondo digitale più sicuro fornendo formazione a studenti, leader governativi e aziendali e il pubblico. Tra le novità, l’uso di energia rinnovabile e l’alta efficienza energetica dei gateway di sicurezza

Pubblicato il 7 ago 2024



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Check Point Software Technologies, uno dei principali attori nel panorama delle piattaforme di cyber security basate su intelligenza artificiale e cloud delivered, ha recentemente reso pubblico il Report ESG 2023: Security through Sustainability and Action. Il rapporto annuale mette in luce la strategia, gli obiettivi e i traguardi raggiunti dall’impresa in relazione alle tematiche ambientali, sociali e di governance, aspetti di fondamentale rilevanza per Check Point e per tutti i suoi stakeholder.

“Nel corso del 2023 abbiamo compiuto progressi significativi per quanto riguarda i nostri impegni ESG nei confronti dei nostri clienti, della società e del pianeta, con un consumo energetico più efficiente in relazione al rendimento dei nostri gateway di sicurezza Quantum Force, fornendo una formazione alla prossima generazione nel campo della sicurezza informatica e altro ancora“, dichiara Gil Shwed, Fondatore e CEO di Check Point Software Technologies. “Ci impegniamo costantemente a rafforzare la nostra responsabilità aziendale e ad attuare azioni ESG, con l’obiettivo di rendere il mondo un posto migliore e più sicuro“.

I progressi compiuti da Check Point in ambito ESG

Nel 2023 Check Point ha definito il framework per iniziare a compensare il consumo elettrico con il 100% di energia rinnovabile presso la sede principale, a partire dal 2024. Ha poi sviluppato nuove innovazioni che permettono ai gateway di sicurezza Quantum Force di offrire una prevenzione delle minacce basata sull’intelligenza artificiale con un design ad alta efficienza energetica superiore agli standard del settore con l’obiettivo di conseguire la Carbon Neutrality entro il 2040.

A livello mondiale, circa 190.000 persone sono state formate sulle competenze in materia di sicurezza informatica attraverso Check Point MIND, SecureAcademy e altri programmi. Avviata anche la collaborazione con 37 nuove istituzioni accademiche e organizzazioni non profit SecureAcademy, per un totale di 179 partner in tutto il mondo.

Rilevante anche l’aumento del +29% delle donazioni aziendali e di beneficenza rispetto al 2022, il lancio del Centro per le professioni ad alta tecnologia in collaborazione con il Comune di Tel Aviv e la Fondazione Tel Aviv, per promuovere l’istruzione tecnica dei giovani svantaggiati e i 10.000 visitatori accolti presso il Check Point Cyber Center, al fine di educare studenti, leader governativi e aziendali e il pubblico sulla sicurezza informatica.

In termini di diversità e inclusione, le donne occupano il 40% delle posizioni dirigenziali e controllano il 71% della forza lavoro globale. Il 33% dei membri del consiglio di amministrazione di Check Point sono donne. Il rapporto annuale sulla parità di retribuzione per Israele non ha rilevato divari retributivi per
il terzo anno consecutivo. A ciò si aggiunge l’istituzione di un nuovo gruppo di risorse per i dipendenti, i veterani militari e gli ufficiali in servizio attivo negli Stati Uniti.

Il rapporto ESG 2023 di Check Point è disponibile QUI

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