eventi

Agrifood Investment Launchpad 2024: come sfruttare la spinta dell’innovazione



Indirizzo copiato

Organizzato da Agrifood-Tech Italia e da EIT Food l’evento è uno dei punti di riferimento per startup, investitori e imprese impegnate nell’innovazione tecnologica e digitale per l’agroalimentare. Peter Kruger, chairmain di Agrifood-Tech Italia ci spiega come approfittare di questa occasione

Pubblicato il 14 mag 2024

Mauro Bellini

Direttore Responsabile ESG360.it, EnergyUP.Tech e Agrifood.Tech



KRUGER AGRIFOODTECH 2024
Peter Kruger, chairman Agrifood-Tech Italia

Il prossimo 4 giugno è in calendario la seconda edizione di Agrifood Investment Launchpad un evento che si annuncia come un trampolino di lancio per nuovi investimenti nell’ambito dell’innovazione per l’agroalimentare e come un momento di formazione e di incontro tra potenziali investitori specializzati e una selezione di startup e imprese del settore agroalimentare.

Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento vai subito QUI

L’incontro, organizzato presso la sede di Deloitte in via Tortona a Milano, è una occasione speciale contrassegnata dalla convergenza di una serie di fattori, come la speciale attenzione verso l’Intelligenza Artificiale, i temi e gli obiettivi di sostenibilità e la crescita di attenzione nei confronti dell’innovazione per il food. Per comprendere meglio gli obiettivi di Agrifood Investment Launchpad e il contesto in cui si svolge abbiamo incontrato Peter Kruger, chairmain di Agrifood-Tech Italia

L’impegno per l’innovazione e per le startup

Kruger è da lunga data una figura di riferimento per l’innovazione e per le startup. Nella veste di investitore, di advisor, di attore e collaboratore di tanti programmi accomunati dall’obiettivo di supportare lo sviluppo dell’ecosistema delle startup in generale e dell’agrifood in particolare.

Prima di questa attenzione e passione per l’innovazione nell’agroalimentare Kruger, laureato in fisica alla scuola di Giorgio Parisi, ha vissuto tutta la fase di Internet, in un primo momento come sviluppatore, poi come imprenditore e successivamente come consulente per istituzioni e organizzazioni governative.

Il comun denominatore delle tante e diverse esperienze è sempre stato quello dell’impegno a sostegno dell’innovazione e delle startup. “Ho cercato di dare una mano allo sviluppo dell’innovazione del paese, con un impegno specifico per sostenere le imprese innovative”.

Quella della consulenza e dell’impegno con le istituzioni è stata una parentesi importante al termine della quale “sono tornato a fare startup, a fornire advisory, e a muovermi come business angel, ma con un bagaglio di esperienze e di relazioni utile per fare innovazione”.

Un focus specifico sul mondo del food e dell’agricoltura

Il 2014 è anche l’anno di avvicinamento al mondo food. In quel periodo “ho acquisito la licenza per operare un acceleratore di startup, con l’obiettivo di dare vita a un modello di accelerazione più strutturato. Quella era l’epoca degli acceleratori generalisti e ho voluto puntare su un approccio più verticale, facendo leva sulla domanda di innovazione espressa da un settore associato a un luogo fisico”. Il food era in linea con questo approccio e “ha risposto molto bene: abbiamo investito in 25 aziende, di cui il 30% italiane, il resto internazionali, dal Vietnam alla Silicon Valley”.

Kruger spiega che non sono mancati gli ottimi risultati “ma era una fase che ho scelto di concludere nel 2019, perché il mondo stava cambiando e avevo compreso che c’era bisogno di altro”. Anche per l’innovazione era venuto infatti il momento di cercare altri spazi, o meglio, altri format: “Nel 2016, al momento del lancio, c’erano soltanto sei programmi di accelerazione agrifood in tutto il mondo, nel 2019 erano saliti 70, oggi sono oltre 250”.

Agrifood Investment Launchpad

Il presente è frutto di quel cammino e l’approdo all’Agrifood Investment Launchpad è anche “Il segno di una lezione che ho imparato e che voglio mettere a disposizione delle startup”. Un approccio che deve aiutare a cambiare le priorità stesse con cui si costruisce il piano di lavoro per le startup: “troppo spesso nei programmi di accelerazione il tema del fundraising viene posto alla fine del percorso. Magari con una spiegazione dettagliata ed efficace ai team di tutti i termini del deal, degli aspetti legali e strategici”. È un modello che va sostituito: “Sono convinto che sia necessario fare esattamente il contrario, si deve partire dal fundraising, perché è con il fundraising che si definiscono e comprendono gli obiettivi critici. Con questo approccio si fissano in modo chiaro le priorità e si disegna una strategia più appropriata”.

La community Agrifood-Tech Italia nasce da questa consapevolezza, dal bisogno di creare una organizzazione in grado di rappresentare questo settore vivendo in prima persona le trasformazione a cui è sottoposto, non come un’associazione di categoria, ma come una sorta di Think Tank Network capace di pensare e nello stesso tempo di agire.

Appuntamento al 4 giugno

L’ edizione Agrifood Investment Launchpad del 4 giugno intende andare in questa direzione, per favorire nuove forme di interazione con l’ecosistema delle startup italiane. “Vogliamo rappresentare le imprese innovative del nostro paese mettendole in relazione con realtà che lavorano su tre pillar: investimenti, education e ricerca e sviluppo”.

Un ulteriore valore sul quale lavora Agrifood Investment Launchpad è l’impegno sul mondo corporate, “per attivare forme di collaborazione con le grandi imprese con un evento che guarda sì agli investitori attenti all’agrifood, ai professionisti ma anche alle corporation, alle imprese impegnate in operazioni di Open innovation”.

In termini numerici Agrifood Investment Launchpad ha avuto lo scoso anno la partecipazione di 10 startup e una trentina di investitori. Quest’anno sono già al lavoro una ventina di startup e l’organizzazione conta di raddoppiare il numero degli investitori e di realtà del mondo corporate.

Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento vai QUI

Articoli correlati

Articolo 1 di 5