Alla luce degli eventi recenti, tra cui l’uso illegale di banche dati e l’intrusione di hacker “politici” nelle elezioni, risulta fondamentale esplorare la relazione tra l’innovativo universo digitale e la democrazia, con uno sguardo al passato, al presente e al futuro. Il dibattito non può più limitarsi all’interrogativo “il digitale fa bene o fa male?”, ma deve necessariamente indagare le sue implicazioni e i potenziali effetti. Il prossimo 14 novembre sarà l’occasione per discutere di questi temi al Forum sulla democrazia e il digitale dal titolo “LA DEMOCRAZIA AUMENTATA – Il digitale cambia la democrazia?”.
Presso il Centro Congressi Fontana di Trevi a Roma un filosofo, un costituzionalista, uno storico e due informatici si confronteranno tra loro e con il pubblico e tre politici attraverso tre dialoghi e un simposio. A organizzare l’incontro è “Copernicani“, associazione indipendente di studenti, lavoratori, imprenditori, docenti, ricercatori e politici che si impegnano a stimolare una cultura dell’innovazione e a proporre policy concrete e attuabili per lo sviluppo sostenibile del nostro paese mettendo al centro: innovazione, giovani e concorrenza.
La partecipazione al Forum sulla democrazia e il digitale è gratuita previa iscrizione QUI
Tre dialoghi e un simposio per capire come il digitale cambia la democrazia
Nell’antica Atene, culla della democrazia, ogni cittadino era coinvolto nel dibattito e nel voto su questioni cruciali per la città. Dopo molteplici forme di governo e poche incarnazioni della democrazia, la storia ci ha lasciato una versione sempre più pallida e sfiancata della stessa. Attualmente, la democrazia basata sul suffragio universale affronta una crisi e non si può parlare di una vera democrazia partecipativa. Sorge dunque lecita una domanda: “È possibile concepire una nuova forma di governance democratica che si basi su discussioni e decisioni dirette?”
Negli ultimi decenni, la rivoluzione digitale ci spinge a riflettere sul modo in cui le nuove tecnologie possano abilitare forme innovative di democrazia. Se è vero che il digitale porterà inevitabilmente a nuove forme di rappresentanza, governo e decisione delle regole civili, sociali e politiche delle comunità, sorgeranno nuovi interrogativi a cui far fronte e che in particolare riguarderanno la capacità dello Stato di resistere alle dinamiche di interazione globale, disintermediazione, connessione costante, dipendenza e pervasività delle tecnologie.
Ed essendo il motto dei Copernicani “innamorati del futuro“, l’invito non può che essere quello di guardare avanti. L’obiettivo del Forum sulla democrazia e il digitale del 14 novembre a Roma è riflettere sul futuro della democrazia nell’era digitale e discutere gli strumenti necessari per una democrazia moderna in cui la tecnologia sia un alleato e non una minaccia.
Forum sulla democrazia e il digitale: il programma dell’incontro
Il Forum sulla democrazia e il digitale si aprirà con un videomessaggio di saluto iniziale della Vicepresidente della Camera dei Deputati On. Anna Ascani. Seguiranno:
TRE DIALOGHI dalle 15:00 alle 16:00
- La libertà nella democrazia. Dialogano il filosofo Maurizio Ferraris con la politica Giulia Pastorella
- Le forme di democrazia. Dialogano lo storico Lorenzo Castellani e il costituzionalista Francesco Clementi
- La democrazia aumentata. Dialogano tra loro due informatici Stefano Zanero e Corrado Giustozzi
In programma poi:
UN SIMPOSIO dalle 16:00 alle 17:30
La tecnologia cambia la democrazia?
Intervengono i partecipanti dei dialoghi con la moderazione di Carlo Massarini (giornalista), a cui si aggiungono Giulia Pastorella (Azione), Giulio Centemero (Lega), Rachele Scarpa (PD). Le organizzazioni civiche Officine Italia – RENA – Eumans – EuropIA raccolgono e propongono alcuni stimoli dal pubblico, discussi attraverso lo strumento PolisOrbis.
Infine, le conclusioni dalle 17:30 alle 18:00 con Stefano Quintarelli – presidente di Copernicani e gli interventi
- Lo sguardo internazionale: Jeffrey Sachs – analista politico in collegamento dal COP29 di Baku
- La prospettiva italiana: Luciano Violante – politico, presidente Fondazione Leonardo
Nel programma di Digital Italy Summit – organizzato da TIG The Innovation GrouP