Cosa cambia per gli strumenti finanziari collegati ai temi della sostenibilità con lo Standard EU GBS? L’edizione estiva del GSS Bond Report di MainStreet Partners permette di fare il punto anche su queste prospettive (come anche nelle precedenti edizioni che invitiamo a consultare: Cambiamento climatico, i green bonds finanziano soltanto il 7% dei progetti e GSS Bond: a quota 20% del mercato obbligazionario europeo n.d.r.).
Cosa dice lo Standard EU GBS
L’analisi trimestrale focalizzata su Green Bond ha portato l’attenzione in modo speciale sul ruolo dello Standard Europeo per i Green Bond (EU GBS), che è destinato ad entrare in vigore a dicembre 2024. Si tratta di uno standard che punta a rafforzare la trasparenza e l’affidabilità di questi strumenti finanziari e per adeguarsi alle sue indicazioni gli emittenti dovranno destinare i ricavi in linea con la Tassonomia Europea.
Lo Standard EU GBS ammette una flessibilità del 15% per attività non completamente allineate, e impone di aderire ai principi del Do No Significant Harm DNSH e delle Minimum Social Safeguards anche come principi di risk management.
Standard EU GBS: solo il 23% (in termini di valore) è conforme
Il GSS Bond Report di MainStreet Partners mostra una bassa percentuale di allineamento tassonomico a livello aziendale tra i bond attuali, mentre i GSS Bonds si confermano come elementi centrali nelle strategie d’investimento dei fondi orientati alla sostenibilità. Il report mette poi in evidenza che il 23% del valore corrente dei Green e Sustainability Bonds sul mercato potrebbe essere conforme allo EU GBS.
L’allineamento medio con la Tassonomia Europea in questo segmento è del 53%, con una specifica ripartizione del 62% per i Green Bond e del 21% per i Sustainability Bond.
La distribuzione geografica dei Bond Idonei allo standard EU GBS
In termini di distribuzione geografica dei Bond Idonei allo Standard EU GBS la ricerca mostra che Germania e Francia sono i Paesi che stanno recendo in modo più veloce questo approccio mentre dal punto di vista settoriale si nota una particolare attenzione al mondo dell’energia.
I dati mostrano che nell’83% dei casi i bond conformi proviene da entità europee, e primariamente da Germania e Francia e, più in dettaglio, il 18% dell’allineamento totale tedesco deriva da progetti nel settore della trasmissione e distribuzione dell’elettricità; il mondo asiatico pesa per il 9% del volume idoneo. Per quanto attiene poi all’impatto ambientale, la capacità di ridurre o di evitare emissioni di CO2 misurata in milione di euro di investimento appare significativamente superiore nei bond conformi che arrivano a 565 tonnellate) contro i non conformi che si fermano a 486 tonnellate.
Pietro Sette, Direttore della Ricerca sui GSS Bond presso MainStreet Partners ha osservato in una nota emessa dall’azienda che “i dati della ricerca rivelano come solo il 23% dell’attuale stock di Green e Social Bonds potrebbe rivendicare la conformità con lo Standard EU GBS. Ci si aspetta che questo aumenti man mano che gli emittenti e gli investitori realizzeranno progressivamente i benefici aggiuntivi dell’etichetta, come una più agevole conformità alle normative e minori rischi reputazionali. Si tratta di una evoluzione che si sta già osservando, considerando solo i bond emessi nel 2023 e 2024 a livello globale, l’idoneità allo Standard EU GBS raddoppia per raggiungere il 58%”.
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