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Servizi ecosistemici: il ruolo delle infrastrutture per le soluzioni nature-based



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La capacità di ripensare al ruolo delle infrastrutture rappresenta un fattore in grado di contribuire a contrastare la perdita di biodiversità e di favorire la creazione di valore economico ed ecologico anche per creare e rafforzare i servizi ecosistemici

Pubblicato il 9 apr 2025



Servizi ecosistemici

ll valore nascosto dei servizi ecosistemici

I sistemi naturali sono fondamentali per la vita sulla Terra, in quanto forniscono una serie di servizi ecosistemici essenziali per tutte le nostre attività vitali e sociali, che spaziano dalla qualità dell’aria che respiriamo all’acqua che beviamo, dal cibo che nutre miliardi di persone alla regolazione del clima. I servizi ecosistemici non sono solo vitali per il nostro benessere, ma rappresentano anche una risorsa economica immensa. Secondo le stime più recenti, il valore globale del mondo al quale afferiscono i servizi ecosistemici supera i 150.000 miliardi di dollari all’anno, quasi il doppio del PIL mondiale.

Nello stesso tempo occorre considerare che la costante e grave perdita di servizi ecosistemici che ha caratterizzato questa fase del nostro pianeta ha rappresentato un costo enorme: dal 1990 ad oggi, l’economia globale ha subito una perdita annua di circa 5.000 miliardi di dollari, pari al 6% del PIL mondiale. Si tratta di un danno che ha colpito tantissimi settori della vita economica e sociale ma che ha riguardato in modo particolare il mondo ddelle infrastrutture, al quale si addebita oltre il 25% della perdita di biodiversità causata dall’uomo, attraverso la frammentazione degli habitat, l’esaurimento delle risorse naturali e l’inquinamento degli ecosistemi.

Il ruolo delle infrastrutture nel ripristino ecologico

un contributo utile a comprendere la dimensione legata alla valore dei servizi ecosistemici e al ruolo delle infrastrutture arriva dal report di Boston Consulting Group (BCG) e Quantis, dal titolo “A Value-Driven Approach to Nature-Based Infrastructure“.

Lo studio evidenzia come il settore delle infrastrutture possa trasformarsi da uno dei principali responsabili della perdita di biodiversità a un motore della transizione ecologica globale. Le soluzioni nature-based, che utilizzano i processi naturali per gestire le risorse e aumentare la resilienza climatica, sono al centro di questo cambiamento.

Servizi ecosistemici: tre approcci alle soluzioni nature-based

Il report BCG evidenzia in particolare tre tipologie di approccio principali che le imprese impegnate nell’ambito delle infrastrutture stanno utilizzando per integrare soluzioni naturali:

Soluzioni convenzionali o “grigie” ovvero soluzioni per servizi ecosistemici basate su infrastrutture artificiali e sistemi ingegnerizzati, come argini e canali. Sebbene rispondano a necessità immediate, comportano elevati consumi di risorse e impatti ambientali, con costi di manutenzione elevati.

Soluzioni Nature-based (NbS), in questo caso si tratta di un approccio ai servizi ecosistemici che punta a valorizzare i processi naturali e la rigenerazione degli ecosistemi e la nature restoration per affrontare sfide ambientali complesse, come il cambiamento climatico, la gestione delle acque e la sicurezza alimentare. Le soluzioni nature based offrono benefici multipli, integrandosi con l’ambiente naturale, durando nel tempo e favorendo la biodiversità.

Soluzioni ibride, vale a dire scenari che combinano infrastrutture ingegneristiche tradizionali con approcci basati sulla natura, creando servizi ecosistemici su misura che rispondono a esigenze complesse in modo integrato, aumentando l’efficacia e riducendo l’impatto ambientale.

    Il potenziale economico delle soluzioni green per i servizi ecosistemici

    Ma come si stanno muovendo le aziende? In realtà pur in un contesto che vede una crescente attenzione verso la sostenibilità, il report rileva che solo il 30% delle aziende del settore infrastrutturale ha implementato iniziative concrete per il ripristino ecologico tramite Nature-based solutions, mentre l’80% si concentra principalmente su miglioramenti operativi, come l’efficienza energetica e la riduzione degli sprechi. Tuttavia, il report sottolinea inoltre che per ottenere un impatto significativo è necessario un approccio che vada oltre la semplice mitigazione del danno, puntando al ripristino ecologico e alla riduzione delle risorse utilizzate.

    In concreto gli investimenti in soluzioni nature-based non rappresentano solo una risposta alle sfide ambientali, ma offrono anche un rendimento economico importante. Un esempio arriva dal settore idrico del Regno Unito, dove una comunità rurale ha sostituito i tradizionali sistemi di trattamento delle acque reflue con una zona umida artificiale, ottenendo un ritorno sugli investimenti del 320%, significativamente superiore al 150% delle soluzioni convenzionali.

    Integrazione delle Nature-based solutions nel settore infrastrutturale per favorire lo sviluppo di servizi ecosistemici

    La creazione o il rafforzamento di servizi ecosistemici attraverso soluzioni nature-based si possono concretizzare in diversi settori infrastrutturali. Nei trasporti, ad esempio, favorendo la continuità ecologica attraverso ponti verdi e corridoi faunistici; nelle città con la creazione di parchi e sistemi di drenaggio sostenibile; nell’ambito delle infrastrutture costiere per ottenere una riduzione dell’erosione con mangrovieti e barriere naturali e anche nel settore idrico e dei rifiuti per migliorare la qualità dell’acqua attraverso zone umide artificiali e sistemi di fitodepurazione.

    Si tratta in generale di soluzioni adattabili e multifunzionali che contribuiscono a mitigare l’impatto ambientale e a generare benefici economici, sociali e ad aumentare la resilienza climatica delle comunità locali.

    I servizi ecosistemici come stimolo all’innovazione delle infrastutture

    L’integrazione delle soluzioni nature-based nelle infrastrutture rappresenta un’opportunità cruciale per affrontare le sfide ambientali globali ma è anche un fenomeno che può abilitare nuovi percorsi di innovazione. Adottare infrastrutture che sfruttano i processi naturali rappresenta infatti una risposta concreta alle crisi ecologiche che richiede il supporto di investimenti innovativi e una visione strategica che combini propensione all’innovazione e capacità di utilizzare nuove tecnologie.

    Fabio Favorido, Associate Director di BCG, ha osservato in una nota dell’azienda che: “Il settore delle infrastrutture ha un ruolo chiave nel ripristino degli ecosistemi, integrando opere ingegneristiche con approcci nature-based che sfruttano i processi naturali.” Le soluzioni basate sulla natura (NbS) non solo mitigano l’impatto ambientale, ma generano anche benefici economici, riducono i rischi legati alla perdita di biodiversità e offrono opportunità di crescita sostenibile per gli investitori.

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