Cosa significa concretamente ESG per le imprese? Come si traduce in valore e in quali forme di competitività? Cosa vuol dire per una organizzazione integrare nella propria cultura e nei propri modelli di business i temi legati a Environmental, Social e Governance? McKinsey & Company ha voluto indagare come le imprese stanno interpretando l’ESG e come stanno cambiando le loro priorità in merito a questi temi.
ESG più come opportunità di sviluppo che come compliance
L’ESG emerge chiaramente come una nuova occasione di sviluppo, come un modo per incontrare al meglio le esigenze dei clienti e, solo al terzo posto, come la necessità di assolvere a una compliance normativa e per rispondere agli industry requirements del Green procurement. L’ESG è poi interpretata come un mezzo per attrarre talenti, per trattenerli e per motivarli, ma anche come un fattore importante che consente di migliorare la corporate reputation ed è sempre più indispensabile per incontrare e rispondere alle aspettative degli investitori.
La ricerca “ESG Momentum: seven reported traits that set organizations apart”, ha visto il coinvolgimento di 1.100 intervistati in 90 Paesi e permette di individuare una serie di evidenze che possono incidere oggi in modo sempre più significativo sulla relazione tra imprese e ESG nella creazione di valore.
Aziende in trasformazione verso l’ESG, cambia l’impatto e cambia la generazione di valore
L’ESG è indiscutibilmente un fattore chiave per la stragrande maggioranza per le aziende, mentre solo un terzo degli intervistati considera l’ambiente come una priorità ESG. Nello stesso tempo la ricerca mette in evidenza che molte imprese stanno lavorando per trasformare l’approccio ESG, e stanno raggiungendo risultati molto concreti tanto che oltre il 60% delle realtà intervistate afferma di aver raggiunto un impatto importante grazie all’ESG negli ultimi tre anni, mentre più del 40% delle aziende hanno dichiarato di aver raggiunto uno specifico valore finanziario dall’ESG.
La ricerca McKinsey & Company individua in particolare sette evidenze principali in merito alle logiche di impatto ESG. Per più del 90% (93%) delle imprese almeno una dimensione dell’ESG fa parte dell’agenda. Temi che variano in funzione del settore, del tipo di industry e dell’area geografica in cui opera. In generale tuttavia il punto qualificante più forte e importante è rappresentato dall’opinione condivisa dalla maggior parte delle imprese in merito al fatto che l’ESG rappresenta prima di un fattore di crescita e di sviluppo.
E il tema della crescita è appunto il primo delle sette evidenze rilevate dalla ricerca. In particolare l’analisi mostra come coloro che operano in imprese chiaramente impegnate sui temi ESG, ovvero attive sulla trasformazione sostenibile e sulla sua misurabilità, esprimano una probabilità 1,5 volte superiore di concretizzare l’ESG come una opportunità di crescita e di sviluppo.
Top management e stakeholder esterni
Un secondo tema in evidenza è rappresentato dal valore e dall’intensità in termini di rapporto tra Consiglio di amministrazione, top management e stakeholder esterni. L’ESG per queste aziende si esprime anche in termini di un maggiore impegno verso l’esterno, in forme che esprimono una crescente responsabilità verso tutti gli stakeholder, anche quelli che non sono tradizionalmente coinvolti nei processi di business. La ricerca sottolinea che questo tipo di attenzione e di impegni sono entrati nell’agenda del CEO e del consiglio di amministrazione e del CEO e fanno naturlmente parte delle logiche di impatto ESG.
La terza evidenza indicata dalla ricerca è a sua volta una conseguenza di questa attenzione e riguarda l’ingresso nelle priorità aziendali dei temi che risultano più importanti anche per questi stakeholder. In questo caso le imprese impegnate sui temi ESG hanno saputo portare e integrare nel proprio modello di business anche quelle tematiche rilevanti per gli interessi degli stakeholder esterni.
Il ruolo strategico dei Team ESG
L’aspetto organizzativo rappresenta poi la quarta evidenza della ricerca. L’impegno sull’ESG si è concretizzato in un team ESG guidato da un membro della C-suite. Una dimostrazione del ruolo sempre più strategico che è svolto dai temi relativi alla sustainability che si concretizza anche nella capacità di portare le decisioni relative all’ESG a livello di CEO, di garantire la massima collaborazione con tutti gli altri membri del team esecutivo e di disporre degli strumenti per pianificare le iniziative relative alla sostenibilità con tutta l’organizzazione.
Ed è proprio grazie al ruolo di questo team ESG (o di una funzione centrale ESG) che le imprese riescono a dimostrare di avere una maggiore incisività su questi temi. Entrando nel dettaglio più spiccatamente funzionale i team ESG sono nella condizione di definire le strategie e gli obiettivi ESG, di coordinare le attività legate ai progetti e alle iniziative nate in ambito ESG o con finalità ESG e naturalmente hanno il compito di seguire e gestire gli impegni strategici relativi al reporting.
Un altro aspetto che attiene sempre ai compiti di questi team e che emerge dalla ricerca riguarda un aspetto culturale e identitario, ovvero la capacità e la necessità di garantire che i temi ESG siano effettivamente integrati nei comportamenti dei dipendenti. Anche a questo scopo questi team hanno l’obiettivo di creare nuove forme di coordinamento per garantire che l’attenzione verso i temi della sostenibilità siano coerenti come modalità e come intensità in ogni area aziendale e ci sia nello stesso tempo la capacità di attuare strategie efficaci per garantire all’azienda la possibilità di attrarre e trattenere talenti con competenze specifiche in tutte le funzioni per un lavoro coordinato sui temi ESG.
Cultura ESG, talento e misurabilità per gestire il cambiamento
E la cultura aziendale indirizzata ai valori dell’ESG, anche attraverso questa attenzione nei confronti dei talenti, rappresenta un fattore che contribuisce a stimolare e a gestire la propensione al cambiamento.
L’ultimo punto rilevante della ricerca attiene a un aspetto legato alla misurabilità. Le aziende coinvolte nell’analisi più attive verso i temi ESG hanno espresso una capacità di portare risultati legati al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità con modalità di misurazione sempre più chiare in relazione alle metriche ESG a cui corrisponde un livello di maggiore attenzione versi i temi legati agli incentivi finanziari. In altre parole l’integrazione dei temi ESG nel core business corrisponde anche alla capacità di definire degli incentivi per top management e in generale per i dipendenti che siano nella condizione a loro volta di integrare le metriche relative all’impatto ESG in termini di motivazione. Un modo molto concreto per esprimere come l’ESG rappresenti una priorità per tutta l’organizzazione che si può attuare solo in presenza di metriche molto ben definite e condivise, sulla base di KPI a loro volta trasparenti e affidabili che permettano di misurare 8e premiare) il contributo di ciascun soggetto alle performance ESG.
L’ESG tra Europa, Nord America e Asia Pacific
Accanto a queste sette evidenze che attengono in particolare alle imprese l’indagine consegna anche altri elementi di riflessione. Da questo studio emerge infatti che l’Europa è la region a livello globale nella quale i temi ambientali, nelle agende dei top manager, prevalgono, anche in relazione alla G di Governance. La S di Social, e in particolare gli ambiti legati a Diversity e Inclusion sono più sentiti nelle aziende Nordamericane. L’area Asia Pacific è più caratterizzata da una maggiore attenzione verso i temi della governance.
Guardando invece ai pesi delle tre voci ESG in funzione delle dimensioni l’analisi indica che le aziende con un volume di business superiore al miliardo di dollari/anno tendono a mostrare maggiore attenzione verso la voce Environmental.
Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.