esg smartdata

Polizze agricole nel bio: valori assicurati superano i 648 milioni di euro (+3% nel 2023)



Indirizzo copiato

Mentre aziende e superfici biologiche continuano a crescere nel 2023, con avvicinamento (19,8%) al target Ue del 25% di SAU bio entro il 2030 (Farm-to-Fork), anche la diffusione delle polizze agevolate contro i rischi meteorologici in questo comparto risulta parzialmente in espansione

Pubblicato il 29 nov 2024



polizze agricole bio
Fonte: "Rapporto ISMEA sulla Gestione del Rischio nell'agricoltura biologica 2024"

Nel 2023 il mercato delle polizze agricole agevolate per le imprese biologiche ha superato la soglia dei 648 milioni di euro in termini di valore assicurato, registrando un aumento superiore al 3% rispetto all’anno precedente. Questo dato conferma la tendenza al rialzo in atto ormai da diversi anni, con l’eccezione del rallentamento avvenuto vissuto nel 2021. L’anno scorso, oltre al valore assicurato, è aumentata anche l’estensione delle superfici coperte da assicurazione, con un incremento di quasi 105 mila ettari (+1,8% rispetto al 2022), mentre il numero di aziende con almeno una polizza è diminuito a meno di 5.200 (-4% circa). Questo trend deve però essere interpretato alla luce di due fattori chiave: l’aumento della dimensione media delle aziende biologiche, che ha superato i 20 ettari, e l’aumento del valore medio assicurato per azienda (oltre 125 mila euro).

ISMEA sullo stato delle coperture assicurative nel comparto del bio

A dichiararlo è il “Rapporto ISMEA sulla Gestione del Rischio nell’agricoltura biologica 2024” che, giunto alla sua quinta edizione, evidenzia un andamento pro-ciclico delle polizze contro i rischi climatici, sviluppatosi in un contesto di crescita costante dell’importanza economica dell’agricoltura biologica nel panorama produttivo agricolo italiano.

Dal Rapporto emerge un comparto assicurato bio che dopo la forte ascesa registrata fino al 2020, nell’ultimo triennio assiste a incrementi medi più contenuti, mostrando una sorta di consolidamento e assestamento della sua crescita. Il mercato, comunque, continua a evidenziare peculiarità interessanti come un ruolo più importante delle regioni centro-meridionali, di alcune produzioni come le uve da vino e le mele, e una maggiore attenzione ad assicurare eventi catastrofali o garanzie innovative. Importanti i margini di crescita, in quanto ad oggi si assicurano soltanto basse percentuali di aziende e superfici bio, con incidenze che nel comparto agricolo in generale sono talvolta molto più alte.

Imprese biologiche assicurate: crescita al 7,4% del totale con raddoppio in sette anni

Un elemento sollevato dal Rapporto ISMEA è la lieve riduzione dell’importo totale dei premi assicurativi – per i quali l’agricoltore riceve un contributo pubblico fino al 70% – sceso a 63,4 milioni di euro (-0,6% rispetto al 2022). Ciò rappresenta un cambiamento rispetto alle dinamiche degli anni precedenti, riflettendo per la prima volta una diminuzione del costo assicurativo, con la tariffa media che è tornata sotto il 10%.

Le aziende assicurate costituiscono il 7,4% del totale delle imprese biologiche, mentre le aree coperte rappresentano un più modesto 4,3% della SAU biologica (Superficie Agricola Utilizzata), che comunque include anche ampie estensioni di prati e pascoli tipicamente non assicurati. Queste percentuali sono raddoppiate rispetto a sette anni fa, confermando i progressi già realizzati e le potenziali evoluzioni entro la fine del decennio.

Disparità territoriale con il Nord che concentra oltre il 68% dei valori assicurati

Il Rapporto pone poi l’accento sul significativo squilibrio nella distribuzione territoriale delle polizze agevolate, con il Nord che detiene oltre il 68% dei valori assicurati, rispetto al 17% circa delle regioni centrali e al 15% del Mezzogiorno. Questo squilibrio è presente anche nel mercato assicurativo agricolo “tradizionale”, ma è meno marcato nel settore biologico.

L’elemento della concentrazione emerge anche a livello di comparti produttivi, con i primi quattro (uva da vino, frutta, cereali e ortaggi) che rappresentano poco meno del 90% del totale dei valori assicurati.

La maggiore attenzione ad assicurare eventi catastrofali o garanzie innovative

Per quanto riguarda le garanzie, nel settore biologico predominano le polizze contro le avversità di frequenza (grandine, vento forte, eccesso di pioggia, eccesso di neve), spesso associate ad avversità accessorie (colpo di sole, sbalzi termici, vento caldo e ondata di calore), mentre i rischi catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina) sono inclusi nelle coperture assicurative in meno del 50% dei contratti.

L’attenzione agli eventi catastrofali (e le relative coperture) è comunque maggiore nel settore biologico rispetto all’intero mercato delle assicurazioni agricole agevolate. È più frequente anche il ricorso a garanzie sperimentali, rappresentate nel 2023 quasi esclusivamente dalle polizze index based, schemi assicurativi che quantificano le perdite di raccolto in relazione agli eventi atmosferici, sulla base di indici prestabiliti.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5