L’agroalimentare, più di qualsiasi altra industria, vive un rapporto strettissimo in relazione ai cambiamenti climatici. Il mondo dell’agricoltura in particolare sta subendo pesantemente le conseguenze di questi cambiamenti, sia in termini di capacità produttiva sia a livello di trasformazione delle condizioni ambientali nelle quali si sviluppa. Al contempo, l’agrifood e i food systems sono una delle cause più importanti dei cambiamenti stessi, per le conseguenze legate a tanti processi produttivi che per tanto tempo e in tantissimi territori si sono ispirati ai principi dell’utilizzo e del consumo delle risorse.
Nel suo complesso questo mondo è responsabile di una quantità che arriva al 33% delle emissioni globali. Si tratta di una quota drammaticamente elevata in relazione non tanto alla capacità produttiva ma al ruolo stesso di questo mondo, che dovrebbe e potrebbe svolgere un ruolo esattamente opposto, ovvero di compensazione e rigenerazione.
Con ESG Smart Data vogliamo portare l’attenzione su questo studio che arriva dalla Global Alliance for the Future of Food con il report: Untapped opportunities: climate financing for food systems transformation (QUI per maggiori informazioni e per la ricerca completa).
Una trasformazione dei food systems che necessita di CleanTech e Finanza sostenibile
Il punto di attenzione riguarda gli ambiti del mondo agroalimentare che per tante ragioni sono alla base della maggiore quantità di emissioni e che, in diversi casi, come sottolinea il report, possono anche nascondere grandi opportunità per il mondo delle CleanTech e per la finanza sostenibile.
In ambiti come Food Packaging, Food Processing, Food transport, Food Retail e On farm energy tante realtà del mondo agroalimentare (o imprese OEM manufacturing con focus agrifood) hanno da tempo iniziato a lavorare su sistemi e processi di produzione volti a ridurre le emissioni.
In altre aree come il waste food e l’household consumption c’è un grande tema di trasformazione dei comportamenti alimentari, non solo a livello di scelte alimentari, ma anche per quanto attiene i modelli stessi di consumo e di gestione del food come risorsa sui quali l’innovazione sta dando un forte contributo. Non a caso, il mondo finanziario vede in queste prospettive di trasformazione nei comportamenti anche prospettive di sviluppo per nuove imprese impegnate nella erogazione di servizi a supporto di queste trasformazioni.
Se si guarda ai sistemi agroalimentari nel loro complesso, la Food and Land Coalition stima che per trasformare realmente i food systems servono dai 300 ai 350 miliardi di dollari all’anno. Un impegno economico che non può essere sostenuto solo dalle finanze dei singoli stati, ma che necessita dell’impegno del mondo finanziario. Un impegno che può e deve trovare motivazioni anche nelle prospettive di sviluppo che si possono aprire grazie a questi interventi.
Alla finanza sostenibile si chiede dunque di contribuire per investire in progetti, startup, imprese impegnate nella protezione e nel ripristino di ambienti naturali, nello sviluppo e nell’adozione di pratiche agricole rigenerative, di una trasformazione delle abitudini alimentari in diete più sane e più sostenibili in termini di capacità produttiva, ma anche in attività che possano portare alla riduzione dello spreco di cibo. Il report ricorda che senza finanziamenti per il clima espressamente indirizzati ai food systems non sarà possibile raggiungere gli obiettivi previsti dagli Accordi di Parigi e creare un sistema agroalimentare sufficientemente resiliente e adattabile ai cambiamenti del clima.
Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.
