Segnali e tendenze decisamente interessanti dal Global Green Skills Report 2023 di LinkedIn Economic Graph. Aziende sempre più attente ai talenti green e a chi sceglie di fare della sostenibilità la propria professione
In un mercato caratterizzato dalla necessità e dalla volontà di costruire le condizioni per uno sviluppo sostenibile si sta sentendo sempre di più la necessità di Green Skill, di talenti verdi, di figure professionali capaci di supportare le imprese e le organizzazioni che scelgono di affrontare la transizione sostenibile in tutte le sue declinazioni. Non si tratta solo della percezione di una esigenza diffusa, ma è una evidenza molto chiara che è possibile analizzare in dettaglio grazie all’analisi del Global Green Skills Report 2023 condotta da LinkedIn Economic Graph. (La ricerca è stata oggetto di un Post Linkedin di confronto e discussione che potete trovare QUI, mentre la ricerca è consultabile in forma integrale QUI n.d.r.)
Green skill: ESG, normative, richieste dei consumatori spingono la trasformazione sostenibile
Le aziende sono “incalzate” dalla necessità di accelerare (in alcuni casi avviare) una trasformazione sostenibile che è in realtà un grande “insieme” di trasformazioni che vanno da quella energetica a quella industriale, da quella sociale a quella dei nuovi modelli di produzione, di consumo e di business. La sostenibilità sta sostenzialemnte diventando un tassello fondamentale anche per determinare la competitività delle imprese. E la spinta, in questo senso, arriva da più parti: dal mondo finanziario e bancario con i rating ESG, dalla crescente attenzione verso il raggiungimento di target di sostenibilità (affidabili e certificati) da parte dei consumatori finali, da un quadro normativo in grande evoluzione, a partire dalla CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive in area UE che sta sollecitando le aziende verso una maggiore intraprendenza sul terreno della sostenibilità.
Innovazione digitale e CleanTech più accessibili, ma la differenza la fanno i talenti green
Il mondo dell’industria dell’innovazione, le startup focalizzate sui temi green, i digital provider sono da tempo al lavoro per realizzare soluzioni per la sostenibilità. Lo scenario per le imprese mostra una crescente disponibilità e accessibilità di tecnologie dedicate alla trasformazione energetica, ealla sostenibilità. Il CleanTech sta letteralmente correndo e appare evidente che la “potenza trasformativa” delle soluzioni tecnologiche che stanno entrando nelle imprese è determinata dalla capacità delle aziende stesse di sostenere questi processi con competenze adeguate, con l’ingresso di Green Skill nelle tante aree aziendali che contribuiscono a costruire la sostenibilità di prodotti, di servizi e delle stesse organizzazioni. In sostanza la “differenza” in termini di capacità di trasformazione è in larghissima misura in capo alle persone e alle loro specifiche competenze green.
Green Skill: imprese alla ricerca di talenti. Quando la domanda supera l’offerta
La prima evidenza importante del Global Green Skills Report 2023 di LinkedIn Economic Graph è nella tendenza in base alla quale la crescita nella ricerca di Green Skill da parte delle imprese sta superando largamente l’offerta.
Siamo davanti a un mercato che esprime una percentuale di offerte di lavoro che richiedono almeno una competenza verde pari al 22,4% mentre la percentuale di talenti verdi nella forza lavoro arriva al 12,3%. In generale la ricerca osserva una crescita media in termini di offerte di lavoro su LinkedIn nelle quali si richiede almeno una competenza da Green Skill del 15,2% tra febbraio 2022 e febbraio 2023.
Il mercato non solo è alla ricerca di queste competenze, ma sta premiando chi le mette a disposizione come si rileva dal dato relativo al tasso medio di assunzione su LinkedIn,che per coloro che dispongono di almeno una competenza verde risulta essere superiore di una quota pari al 29% rispetto alla media della forza lavoro.
Sustainability manager e green jobs : le caratteristiche dei green skills
Energy manager, Sustainability manager, Environmental scientist, Solar consultant, Water management specialist sono solo alcune delle professioni che sono entrate non solo nel nostro lessico, ma anche nelle aziende e nelle organizzazioni per attuare la trasformazione sostenibile. I green skill sono ancora giovani e spesso le aziende devono fare riferimento a figure che contano più su una competenza tecnica e scientifica che non su una lunga esperienza di lavoro.
Il report LinkedIn Economic Graph mette a disposizione una interessante visione di come queste competenze siano ricercate nei vari paesi e sottolinea come accanto alla competenza di “dominio” in ambito green sia richiesto di esprimere anche competenze importanti in termini di negoziazione, di business strategy, di project management.
Il report mette poi in risalto come professioni più consolidate stiano inglobando una serie di green skill che contribuiscono, nell’ambito di ogni specifica professione, a portare la sostenibilità in ogni area aziendale. Ad esempio professionalità legate al supply chain management si arricchiscono di green skill e contribuiscono fattivamente alla riduzione delle emissioni a livello di catena del valore delle aziende. I green skill rappresentano a tutti gli effetti dunque anche un tassello fondamentale nell’evoluzione professionale di attività consolidate.
Energia, Trasporti e Finance tra i settori più attenti ai Green Skill
Guardando ai settori che più attivi nella ricerca di competenze green la ricerca LinkedIn segnala come il mondo dell’energia, il settore dei trasporti e il mondo finanziario siano, per ragioni anche molto diverse, tra i più attivi nel cercare di portare in azienda competenze verdi.
Il mondo dell’energia è evidentemente da tempo al centro di questa trasformazione. Le grandi imprese sentono da tempo la pressione delle istituzioni, della società civile e del mondo finanziario per accelerare il percorso di riduzione della produzione proveniente da fonti fossili ad alte emissioni e far crescere i volumi produttivi da fonti rinnovabili. A fronte di una quota di emissioni che pesa per un 60% delle emissioni globali il mondo energy si trova nello stesso tempo nella condizione di rispondere a una domanda di energia in grande crescita.
Gestire contemporaneamente uno sviluppo della domanda con una trasformazione profonda nei modelli di produzione su larghissima scala impone una massiccia adozione di nuove tecnologie, unitamente a una altrettanto massiccia introduzione di competenze adeguate a pilotare e sostenere questa trasformazione sui territori.
Non sono poche le analogie tra le sfide legate al mondo dell’energia con quello dell’agrifood a sua volta impegnato in una trasformazione dei modelli di produzione e di consumo a fronte della necessità di aumentare anche la propria capacità produttiva. Anche per il mondo agroalimentare la sfida è nella capacità di disporre di nuove competenze (argomento che è stato affrontato in questo articolo su Trasformazione verde, formazione green n.d.r.). In particolare poi la sostenibilità delle filiere del Food passa indiscutibilmente dalla capacità di ridurre il vero e proprio dramma dello spreco alimentare. Un terzo della produzione alimentare finisce, per ragioni diverse, al macero: riuscire a ridurre questa piaga oltre ad essere un grandissimo tema etico rappresenta anche una risposta molto concreta alla riduzione delle emissioni ed è un obiettivo raggiungibile solo con un forte impegno in termini di competenze green.
Ultimo, ma certamente non meno importante, la necessità di garantire una trasformazione dei sistemi alimentari nella quale si possa garantire un costante miglioramento a livello di sicurezza alimentare e ancora una volta il tema delle competenze green appare fondamentale. (su questo tema si suggerisce la lettura dell’articolo: Sicurezza alimentare: più fiducia nel ruolo dell’innovazione n.d.r.)
Green Skill per Green mobility
Nel mondo dei trasporti il report LinkedIn segnala come un crescente numero di figure professionali disponga di green skill in relazione allo sviluppo della mobilità elettrica sottolineando nello stesso tempo che non è solo l’industria automobilistica a sostenere questo fenomeno. I trasporti rappresentano uno dei settori a più alte emissioni e una delle risposte del mondo della mobilità alla domanda di riduzione delle emissioni è rappresentata dallo sviluppo e dalla diffusione della motorizzazione elettrica. Una segmento industriale questo che ha raggiunto il 10% delle vendite del mercato automotive.
Il tema della elettrificazione della mobilità si va poi a integrare con quello del ridisegno delle città e del ripensamento delle esigenze stesse legate alla mobilità. Lo sviluppo dello smart working sta permettendo ad esempio a molte realtà urbane di agire con nuove leve sui bisogni specifici di trasporto.
La necessità di Green Skill è certamente molto sentita nell’industria automobilistica, ma questi skill stanno trovando spazio e occupazione anche in tante altre organizzazioni e imprese che agiscono a diversi livelli sui temi della mobilità. Nella ricerca si trova una specifica focalizzazione su un sottoinsieme di Green skill rappresentato da Electric Vehicle Skill: le figure professionali che sono riuscite a “esprimere” queste competenze hanno vissuto una crescita media della domanda del 62% nel periodo 2018 – 2023. Si tratta di uno sviluppo decisamente molto consistente che ha contribuito a portare la quota di professionisti con skill legati alle vetture elettriche al 3,5% del mercato automobilistico.
La mobilità basata su veicoli elettrici inoltre è, come noto, una vera e propria transizione che non si limita alla sola trasformazione delle vetture, ma che si accompagna a interventi sulle infrastrutture, sulle organizzazioni, sui modelli di comportamento. Si può osservare che i green skill sono e saranno sempre più rilevanti per lo sviluppo del mondo dei trasporti pubblici, per le società di servizi di mobilità e per le imprese e le organizzazioni il cui sviluppo è strettamente legato a tematiche e prospettive di mobilità.
Il profilo green degli skill finanziari
Il rapporto tra mondo finanziario e sostenibilità è certamente molto complesso e articolato. Il segno distintivo di questa relazione è rappresentato in particolare dall’ESG, Le imprese e le organizzazioni finanziarie stanno prestando da tempo una crescente attenzione alle strategie di sostenibilità ambientale e sociale delle imprese, con la consapevolezza che gli investimenti indirizzati a realtà che tengono in grande considerazione i temi dell’impatto ambientale e sociale sono investimenti che riducono i fattori di rischio e possono rispondere meglio alle tendenze del mercato. Si tratta anche in questo caso di una trasformazione che si concretizza grazie all’ingresso di nuove competenze green. Le trasformazioni citate nei paragrafi precedenti, quella del mondo energia e quella del mondo dei trasporti e dell’agrifood, hanno infatti bisogno di enormi investimenti e dunque di un rapporto nuovo con il mondo finanziario, caratterizzato spesso da una lettura più articolata e completa del concetto di generazione di valore.
Il Global Green Skills Report 2023 di LinkedIn Economic Graph ci dice che se il valore medio di concentrazione di green skill tra tutte le industrie è pari al 12,3% nel mondo della finanza c’è ancora molto da fare in quanto questa quota si ferma al 6,8%. Una percentuale che colloca questo settore alle spalle di energia, mining, agricoltura e manifatturiero. E questo lavoro si riflette a sua volta in un tasso di crescita delle richieste di Green Jobs che è salito del 17% tra il 2021 e il 2022.
Nello stesso tempo il report segnala una fortissima attenzione ad alcune specifiche competenze che uniscono finanza e sviluppo sostenibile. Le competenze necessarie per gestire tematiche legate al carbon accounting, ai carbon credit, al trading delle emissioni, alle diverse forme di assessment dell’impatto delle imprese e al sustainability reporting sono in grande crescita sia negli Stati Uniti sia in Europa. Certamente un ruolo chiave lo sta svolgendo l’evoluzione del framework normativo su entrambe le sponde dell’Atlantico e la necessità delle imprese di affrontare e gestire, con competenze adeguate, tematiche che promettono di avere un forte impatto sul conto economico come ad esempio la Carbon Tax e la normativa della Carbon Border Adjustment Mechanism. Decisamente interessante osservare nella tavola seguente come tra le competenze a più alto tasso di crescita ci siano Climate action planning, sustainability education,carbon emission e Corporate sustainability.
La missione dei green skill nelle imprese e nella società
C’è poi un aspetto che attiene al senso stesso della professione, alla sua missione, al valore che le si attribuisce. Un aspetto che vale naturalmente per qualsiasi professione, ma che nel caso dei green skill, in questa fase storica in particolare, assume un valore speciale. In questo senso il report LinkedIn Economico Graph propone un messaggio molto significativo e lo riprende dal rapporto “Skill for a greener future: a globa view” dell’International Labour Organization.
Questo messaggio permette di comprendere quanto sia importante oggi acquisire e mettere a disposizione competenze green considerando che “Il cambiamento climatico e il degrado ambientale riducono la produttività e distruggono posti di lavoro, e i loro effetti ricadono in modo sproporzionato sui più vulnerabili”. A fronte di questo rischio che è reale e drammaticamente presente: “L’azione per combattere questi processi può potenzialmente creare milioni di posti di lavoro… ma occorre …investire nelle capacità delle persone.”
Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.
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