Il digital twin aiuta a creare prodotti e processi più sostenibili in tutti i settori, ma soprattutto nell’industria automobilistica. Lo sostiene il 92% degli intervistati appartenenti all’automotive che un’indagine condotta da Altair ha interpellato. La società globale – che fornisce soluzioni software e cloud per la simulazione, il calcolo ad alte prestazioni, l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale – ha coinvolto per il suo report 2023 Global Digital Twin. Survey Report Vertical oltre 2.000 professionisti di diversi settori presenti in 10 paesi, tra cui l’Italia. L’obiettivo era quello di verificare l’adozione del gemello digitale nelle rispettive organizzazioni, cercando di comprendere quali siano i suoi vantaggi commerciali e quale l’impatto sulle iniziative di sostenibilità.
Nel report l’automotive si è posizionato al secondo posto rispetto agli 11 settori presi in esame per livello di adozione, anche se molti utenti confessano di non conoscere appieno quali possano essere i benefici di questa tecnologia. Solo il 35% del campione infatti si ritiene “altamente informato sulle soluzioni digital twin”.
Digital twin e sostenibilità, qual è il legame?
Il legame del digital twin con gli obiettivi di sostenibilità si riferisce in particolare alla circostanza che il gemello digitale riduce lo spreco di materiale. Consente cioè di eseguire simulazioni durante il processo di progettazione e di testare le funzioni prima di passare al prototipo. Ne consegue anche la drastica diminuzione del numero di prototipi fisici da predisporre, tanto il 38% degli intervistati del settore automobilistico arriva a prevedere che entro i prossimi quattro anni questa forma di prototipazione diventerà obsoleta. Una delle domande punta poi a conoscere in che modo la tecnologia del gemello digitale aiuta l’organizzazione a raggiungere gli obiettivi generali di sostenibilità. Il 78% degli intervistati dell’automotive ha risposto indicando il risparmio energetico e/o l’uso efficiente delle risorse. Inoltre, l’industria automobilistica dimostra di essere la più propensa a sostenere che il digital twin abbia reso i suoi prodotti e processi più facili da ricondizionare e riutilizzare.
Digital twin nell’automotive e veicoli elettrici
Un ulteriore nesso tra il gemello digitale impiegato nell’industria automobilistica e la sostenibilità lo si ricava guardando al passaggio imponente che sta interessando il mercato con l’arrivo dei veicoli elettrici. Divenuto ormai uno dei pilasti nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e nel contenimento delle emissioni di CO2, l’avvento dei veicoli elettrici sta spingendo una rapida trasformazione dell’industria automobilistica. Questa trasformazione è favorita sia dalla domanda crescente dei consumatori sia dalle politiche dei governi tese a incoraggiare il cambiamento in chiave green.
Gli Usa, ad esempio, con l’Inflation Reduction Act hanno deciso di destinare 500 miliardi di dollari per incentivare la transizione verde. Nel solco di questa legge, più di recente la statunitense EPA (Environmental Protection Agency) ha introdotto una proposta che dovrebbe disincentivare la produzione di auto inquinanti. Se tale proposta entrasse in vigore nel 2024, potrebbe portare a una quota di veicoli elettrici tra il 64 ed il 69% entro il prossimo decennio. All’interno di questa metamorfosi epocale, il digital twin si candida a essere uno strumento fondamentale per supportare l’industria automobilistica nell’immettere sul mercato un maggior numero di veicoli elettrici in tempi più brevi e a prezzi accessibili.
Alla scoperta dei vantaggi del gemello digitale
“Tra la domanda dei consumatori, le aspettative dei governi e gli obiettivi globali in materia di emissioni, le case automobilistiche sono in corsa per garantire la produzione di veicoli elettrici” ha affermato Royston Jones, vicepresidente senior del settore automobilistico di Altair, commentando i risultati del rapporto. Risultati che, secondo Jones, “dimostrano l’importanza della tecnologia digital twin per il raggiungimento di questi obiettivi. Sebbene molti abbiano già adottato questa tecnologia nei loro processi, c’è ancora un enorme spazio per la formazione sui vantaggi che porteranno a una rapida espansione del suo utilizzo in tutto il settore e oltre”. Un’affermazione suffragata dal desiderio di approfondire l’impiego del gemello digitale.
Tra gli intervistati le cui organizzazioni non utilizzano attualmente soluzioni digital twin, il 22% prevede di farlo nei prossimi sei mesi o meno e il 33% entro un anno o più. Addirittura, il 92% dei dipendenti ha dichiarato di ritenere che la propria leadership sarebbe più propensa a investire nella tecnologia digital twin se ne comprendesse meglio i vantaggi. A cominciare da quelli che riguardano l’impatto ambientale, insieme ad altri strettamente connessi: riduzione dei costi e maggiore efficienza lungo l’intero ciclo di produzione.
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