Sostenibilità e trasformazione sostenibile continuano ad essere al centro dell’attenzione nel mondo del risparmio gestito con i temi del cambiamento climatico che guidano e sostengono le conversazioni ESG.
Una attenzione che non è venuta meno anche se in questi ultimo anno si sono sentiti gli effetti di un contesto geopolitiche e di mercato caratterizzato prima di tutto dal dramma della guerra e dalle incertezze determinate dagli effetti di una inflazione che si è rivelata assai difficile da domare e da gestire.
A che punto siamo in termini di rapporto tra ESG e risparmio gestito
Per capire a che punto siamo in termini di gestione ESG per quanto riguarda il mondo del risparmio gestito Nordea Asset Management ha realizzato in collaborazione con CoreData una indagine ESG tra consulenti e private banker di tre paesi: Italia, Spagna e Germania.
La ricerca ha coinvolto 300 consulenti e si è posta tre obiettivi:
- analizzare l’impatto della regolamentazione ESG,
- verificare la preparazione delle reti
- indagare le preferenze di sostenibilità dei clienti finali.
Va sottolineato che la ricerca si è svolta nel periodo maggio – luglio 2023 dunque ben prima dell’inizio del conflitto israelo palestinese.
Italia attenta ai temi ESG, più di Spagna e Germania
Il primo risultato della ricerca è nella “geografia”. L’Italia si segnala come un paese molto attento ai temi ESG e i consulenti del nostro paese superano i colleghi attivi sia in Spagna sia in Germania. La ricerca mostra che oltre all’interesse per le tematiche della sostenibilità sono anche molto ben informati sui temi ambientali, sulle questioni che attengono alla “S” di Social e alla Governance. Un interesse che si riflette anche nelle iniziative e nell’intraprendenza per portare questi valori presso i clienti.
L’importanza di unire preparazione e motivazione è un presupposto importante per mettere i consulenti nella condizione di promuovere l’adozione di investimenti responsabili e di rafforzare l’attenzione sui temi ESG presso gli investitori.
In generale poi la ricerca mostra una attenzione anche sul piano personale in generale molto alta (62%) verso i temi ESG.
Il cambiamento climatico al centro delle conversazioni ESG
Interrogati rispetto all’atteggiamento dei clienti finali i consulenti registrano che una quota pari al 75% dei clienti finali esprime una preferenza nel focalizzare le conversazioni ESG sui temi del cambiamento climatico.
Per i consulenti finanziari oltre il 50% dei clienti esprime preferenze dirette o indirette in merito alla sostenibilità. Tra i clienti che esprimo queste preferenze, una quota importante sceglie di ascoltare e seguire i dei consulenti a conferma di quanto sia importante indagare e analizzare le esigenze ESG dei clienti.
Una ulteriore evidenza della ricerca riguarda il fatto che la sostenibilità non è più solo un tema di valorizzazione o di posizionamento sul piano etico, ma rappresenta un concreto impegno finanziario.
A fronte di una chiara attenzione sui temi della sostenibilità da parte dei clienti l’indagine ha cercato di capire questi fossero le dimensioni sulle quali si concentra la conversazione e l’attenzione dei clienti. Nel merito dei temi non ci sono dubbi che il cambiamento climatico resta la preoccupazione di gran lunga superiore a tutte le altre e come tale monopolizza una buona parte delle conversazioni ESG in tutti i paesi.
In Italia il climate change è poi seguito da tre temi che sono quasi a pari merito: le tecnologie green (cleantech), l’economia circolare e i temi legati alla gestione dell’acqua. Solo un po’ inferiore il tema legato all’agricoltura.
La Spagna presenta una lettura simile all’Italia mentre l’approccio delle conversazioni ESG in Germania vede una attenzione alle tecnologie green paragonabile a quella sul cambiamento climatico a cui segue una attenzione molto diffusa sui temi dell’economia circolare.