Attualmente sono migliaia le aziende che stanno intensificando gli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio, cercando di contribuire a raggiungere l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura a 1,5°C come previsto dall’Accordo di Parigi. Un impegno inderogabile considerando che le emissioni che attengono alla catena del valore, sia a monte che a valle, rappresentano oltre il 70% delle emissioni totali per i produttori (IOP Science) e oltre l’80% per le organizzazioni di beni di consumo (McKinsey). Inoltre, una recente ricerca di EcoVadis mostra un’enorme carenza nella rendicontazione del carbonio da parte dei fornitori in termini di azioni e di controllo lungo la catena di approvvigionamento.
Per questo, in occasione della conferenza annuale Sustain 2021, EcoVadis, azienda specializzata in valutazioni di sostenibilità aziendale che fornisce intelligence e strumenti di miglioramento delle prestazioni collaborative per le catene di fornitura globali, inaugura il Carbon Action Module, una soluzione che consente alle organizzazioni di collaborare congiuntamente con i loro partner commerciali nell’azione per contrastare il climate change su larga scala lungo tutta la catena del valore.
“Il Carbon Action Module utilizza ed estende la tecnologia, i dati e la rete che abbiamo perfezionato per oltre 14 anni nella nostra Sustainability Intelligence Suite per offrire ai nostri clienti un enorme vantaggio per accelerare il loro viaggio verso un futuro a basse emissioni di carbonio, attraverso l’impegno con i loro partner della catena del valore”, dichiara Frédéric Trinel, co-CEO di EcoVadis che precisa “Abbiamo selezionato e integrato la migliore tecnologia per fornire una ricca serie di indicatori e strumenti di gestione che aiutino i fornitori a calcolare e riferire in modo più accurato sulle emissioni, consentendo agli acquirenti di monitorare meglio le loro strategie di riduzione dei gas serra.”
Visibilità e trasparenza della supply chain per ridurre le emissioni di carbonio
Di fronte al carattere sempre più imprevedibile e catastrofico degli eventi atmosferici scatenati dal climate change come siccità e alluvioni, l’ex Vice Presidente degli Stati Uniti, Al Gore si pone con estremo ottimismo nei confronti del futuro riconoscendo il sempre più vivo impegno corale da parte delle nazioni di tutto il globo in una sustainability revolution che porterà a rimodellare il mondo e il modo in cui viviamo. Ciò implica reinventare i trasporti portandoli sempre più verso l’elettrico, le tecniche di agricoltura sostenibile che fanno spazio ad approcci rigenerativi, all’uso del digitale, e all’impiego sempre più frequente delle rinnovabili. Ma considerando le criticità legate all’estrema complessità della supply chain, solo fattori come la visibilità e la trasparenza possono aiutare a ridurre le emissioni di carbonio e concorrere agli obiettivi di sostenibilità di settore e globali. I fornitori non solo devono fornire prodotti e servizi della massima qualità, ma devono essere filosoficamente e strategicamente allineati all’impegno aziendale nei confronti delle responsabilità sociali e ambientali. “La buona volontà di cambiare è già di per sé una risorsa rinnovabile” e un gioco di forza a livello globale può fare tanto.
Supply chain: più tecnologia, dati e rete per un’azione efficace contro il climate change
Il Carbon Action Module consente ai clienti di EcoVadis di raccogliere e analizzare i dati critici, ottimizzare la strategia e collaborare con i partner della supply chain per misurare e ridurre le emissioni, al fine di soddisfare gli impegni aziendali e gli obiettivi basati sulla scienza. I partner che completano il processo di valutazione EcoVadis riceveranno un rating sul carbonio e una scheda di valutazione. I fornitori avranno una visione dettagliata della loro capacità di gestione del carbonio, mentre gli acquirenti che sono iscritti al Carbon Action Module avranno una visione condivisa delle scorecard e delle performance dei fornitori. Ciò consente alle aziende, all’interno del loro portafoglio di partner commerciali, di dare la priorità ai fornitori più pronti a impegnarsi e ad avere il maggiore impatto sulla base del potenziale di riduzione delle emissioni di carbonio e gas serra.
Nei prossimi mesi saranno disponibili alcune componenti aggiuntive. A partire dall’e-learning con un nuovo e potente sistema di gestione dell’apprendimento ricco di contenuti multimediali e funzioni per il monitoraggio dei progressi con i temi che attengono a emissioni di carbonio e gas serra al primo posto; uno strumento in qualità di calcolatore di carbonio per consentire alle organizzazioni classificate di misurare l’impronta di carbonio e gas serra diretta e indiretta; per arrivare a funzioni di analisi & reporting con approfondimenti utili sul carbonio per un viaggio verso la decarbonizzazione più efficace.
Rivedere le catene di fornitura nel segno di un controllo preciso delle emissioni di carbonio
“I nostri clienti e i loro colleghi si stanno rendendo conto che l’azione della catena del valore è essenziale per raggiungere la scala di riduzioni necessarie per la conservazione del pianeta. Il cambiamento climatico continua a rappresentare una minaccia per la società e le economie globali, per questo gli investimenti nella sostenibilità della catena di approvvigionamento e nella riduzione delle emissioni sono fondamentali, ora più che mai”, interviene Pierre-Francois Thaler, co-CEO di EcoVadis nella convinzione che “Il nuovo Carbon Action Module fornisca alle organizzazioni, comprese le piccole e medie imprese, gli strumenti e l’intelligence di cui hanno bisogno per affrontare queste sfide, generando trasparenza e un cambiamento reale attraverso l’azione della catena di fornitura.”
Le aziende premiate per l’alto livello di approvvigionamento sostenibile nelle loro supply chain
L’Occitane, Amazon EU, Bridgestone, Mars, Crédit Agricole e Johnson & Johnson sono i vincitori della quinta edizione del Sustainable Procurement Leadership Award 2021 per l’eccellenza e l’impegno dimostrati nel coinvolgere i loro partner commerciali in un percorso verso la sostenibilità e nell’integrare le pratiche sostenibili nelle loro relazioni a livello globale. Come annuncia Thaler, “Tutti i nostri candidati sono di esempio per un futuro più sostenibile, ma con questo premio intendiamo riconoscere le aziende che continuano a innalzare il livello delle pratiche di approvvigionamento sostenibile. I vincitori del 2021 si sono distinti per aver generato valore aziendale dalla sostenibilità, lavorando per avviare il cambiamento dove conta di più, la catena di fornitura.”
L’integrazione della sostenibilità nei processi di procurement lungo le supply chain
I candidati sono stati valutati sulla base di strategia, approccio e integrazione della sostenibilità nei processi di procurement, oltre a scalabilità, estensione e risultati del programma in tre categorie principali.
Il premio Best Value Chain Engagement assegnato a Johnson & Johnson e L’Occitane Group, riconosce l’eccellenza nel coinvolgere i partner commerciali in iniziative di sostenibilità e la capacità di promuovere l’impegno internamente all’azienda per programmi globali di approvvigionamento sostenibile.
Johnson & Johnson si è distinta per il Supplier Sustainability Program (SSP), che riflette i valori del loro “Credo”, supportato dalla governance di categorie e regioni e collegata ad un programma mirato al monitoraggio del rischio dei diritti umani; obiettivi ben definiti tra cui il raggiungimento dell’80% di copertura della spesa globale fornitori entro il 2020; risultati comprovati tramite un sistema di tracciamento dei fornitori coinvolti, inclusi quelli con spesa minore e riducendo il numero di quelli identificati come a medio e alto rischio; ed infine, ma non meno importante, la risposta positiva alla crisi Covid19, come la decisione di sovvenzionare le commissioni di valutazione per i fornitori in difficoltà finanziarie.
L’Occitane invece per aver “intensificato il proprio ruolo” negli ultimi anni: ha rafforzato il suo impatto e la sua visibilità con una copertura internazionale; ha supportato la collaborazione del settore aderendo alla Responsible Beauty Initiative nell’aprile 2020, consentendo la condivisione reciproca di scorecard con altri membri RBI, aumentando così il valore per i fornitori; forte supporto del top management e leadership del programma per creare una governance efficace e integrare i criteri di sostenibilità nei loro processi e strumenti software; uso efficace della mappatura del rischio su 1.500 dei suoi fornitori globali per identificare le aree di rischio e guidare gli investimenti nel monitoraggio delle prestazioni di sostenibilità.
L’Outstanding Program Leadership riconosce in Gemma Tyndall (Amazon EU) e Katia Michieletto (Groupe L’Occitane) due persone che hanno contribuito in modo eccezionale a promuovere iniziative di sostenibilità all’interno della loro azienda, in base ai risultati del programma di approvvigionamento sostenibile e alla dimostrazione di eccellenza nella strategia e nell’esecuzione del programma. Con il Best Portfolio Performance Improvement, Crédit Agricole, Mars, Bridgestone hanno raggiunto la più alta percentuale di aziende valutate, migliorando le loro prestazioni di sostenibilità. Questa categoria non era aperta alle candidature e i vincitori sono stati individuati sulla base dei dati EcoVadis. In aggiunta a questi premi, EcoVadis riconosce anche una selezione di aziende di piccole e medie dimensioni (fornitori e partner commerciali) di tutto il mondo che hanno ottenuto prestazioni elevate nella classificazione EcoVadis nell’ultimo anno.
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