ricerca

Stampa, servono tecnologie più sostenibili per un apprendimento di qualità nel rispetto dell’ambiente



Indirizzo copiato

Secondo una ricerca Epson il 78% degli studenti italiani evita di stampare documenti essenziali per lo studio a causa di preoccupazioni di natura ambientale, nonostante riconoscano i benefici dei materiali stampati per l’apprendimento

Pubblicato il 15 lug 2024



High school students listening teacher science laboratory classroom

Uno studio condotto recentemente da Epson in Europa, Medio Oriente e Africa rivela che il 78% degli studenti italiani (rispetto al 73% della media generale) opta per non stampare documenti, anche se considerati essenziali per lo studio, a causa di preoccupazioni legate all’ambiente. Realizzata nel 2023, l’indagine ha coinvolto 3.400 studenti di età pari o superiore ai 16 anni, esplorando la possibile correlazione tra i timori relativi al cambiamento climatico e l’influenza di questi sulla performance accademica.

I documenti stampati migliorano l’apprendimento, ma nuocciono all’ambiente

In particolare, il 93% degli studenti italiani, in linea con il 92% della media, ritiene che i materiali didattici stampati migliorino significativamente la comprensione e la memorizzazione delle informazioni rispetto ai contenuti puramente digitali, confermando i risultati di studi precedenti.

Ciononostante, il 92% degli studenti italiani (a fronte dell’87%) esprime preoccupazione per il fatto che una stampa eccessiva possa essere vista come uno spreco e possa danneggiare l’ambiente. Ne consegue che il 90% (83% nella media) si trova in difficoltà nel decidere se stampare o meno i materiali didattici di cui necessita, aspirando a mantenere un comportamento il più eco-sostenibile possibile.

Gli studenti chiedono tecnologie di stampa più sostenibili

Lo studio evidenzia altresì che il 90% degli studenti italiani (89% nella media) sarebbe favorevole all’adozione di soluzioni di stampa più sostenibili per scongiurare la probabilità di impattare negativamente sull’ambiente e poter così utilizzare materiale stampato che si è dimostrato efficace nel supportare l’apprendimento. Le tecnologie inkjet a freddo emergono quindi come una soluzione preferibile per ridurre i consumi energetici e minimizzare i rifiuti prodotti rispetto alle stampanti laser.

L’impatto della stampa sul settore dell’istruzione

“In tutti i paesi in cui sono stati interpellati – ha dichiarato James Osborne di Epson Europa – è emerso che gli studenti non solo si preoccupano dell’impatto che la stampa può avere sull’ambiente, ma agiscono anche in base a tale considerazione”.

Tale scelta potrebbe non solo influire sull’apprendimento degli studenti e quindi sui loro risultati scolastici, ma potrebbe anche presentare sfide per il settore dell’istruzione, valutato sulla sua capacità di migliorare le prestazioni e preparare adeguatamente i giovani al futuro. Le istituzioni educative sono dunque chiamate a partecipare attivamente alla causa ambientale sentita dai giovani: agire in modo da non dover scegliere tra il loro futuro e quello del pianeta.

Le stampanti inkjet Epson con tecnologia a freddo

Le stampanti inkjet Epson dotate della tecnologia Heat-Free permettono la stampa dei documenti riducendo contemporaneamente sia i consumi energetici sia gli sprechi poiché operano senza utilizzare calore nel processo di stampa e consumano meno energia rispetto alle controparti laser. La maggior parte dei modelli presenta anche un numero inferiore di parti mobili e consumabili.

Fornendo agli studenti questa tecnologia innovativa, gli insegnanti possono condividere con loro l’impegno verso la salvaguardia ambientale garantendo allo stesso tempo strumenti didattici di alta qualità indispensabili per un apprendimento efficace.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5