La sostenibilità digitale è una delle sfide principali della nostra epoca, e va al di là del semplice aspetto tecnologico. In questo quadro le aziende sono chiamate a considerare i dati non soltanto come una risorsa, ma anche come una responsabilità, interrogandosi su come fare per ottimizzarne l’utilizzo e ridurre l’impatto ambientale della loro conservazione. E’ questa la vision di Roberto Patano, Senior Manager Solutions Engineering di NetApp Italia, che a supporto di questa sua posizione sottolinea che “la quantità di dati generata nel mondo cresce a un ritmo senza precedenti”. Ad esempio, oggi il 68% dei dati creati globalmente non viene mai più utilizzato, mentre i data center consumano circa il 2% dell’energia globale (ma si arriverà al 4% nel 2030).
La collaborazione con Aston Martin F1
Per andare incontro alle aziende che vogliono spingere sulla sostenibilità digitale NetApp, spiega Patano, sviluppa soluzioni avanzate che aiutano a minimizzare l’impronta ecologica della gestione dei dati. Un esempio efficace è la collaborazione con Aston Martin F1: “Un data center ad alta efficienza energetica, alimentato da pannelli solari e dotato di un sistema di riciclo dell’acqua – sottolinea Patano – che dimostra come alte prestazioni e sostenibilità possano coesistere. Inoltre, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in questo ambito, rappresenta la nuova frontiera – prosegue – non più solo accumulo di dati, ma ottimizzazione dinamica, riduzione degli sprechi, minimizzazione dell’impatto ambientale”.
Soluzioni innovative per la sostenibilità
Il progetto di collaborazione con Aston Martin F1, secondo Patano, non è solo una dimostrazione di capacità tecnologiche, ma “un esempio concreto di come le aziende possano affrontare la sfida della sostenibilità attraverso soluzioni innovative. Implementando data center sostenibili e adottando pratiche di gestione più responsabili – spiega – non solo si riducono i costi operativi e le emissioni, ma si contribuisce a costruire un futuro più verde e consapevole”.