sostenibilità

Smart mobility, con il telepedaggio Telepass -18% di emissioni inquinanti nel 2023



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Nel 2023 grazie al sistema di pagamento del telepedaggio Telepass, si sono risparmiate oltre 72mila tonnellate di CO2. Un incremento del 18% rispetto al 2022 che si traduce in vantaggi ambientali per le persone e il territorio

Pubblicato il 6 giu 2024



Immagine_autostrade

Nel 2023, anno in cui il traffico ha ripreso i livelli pre-pandemia con un incremento generale della mobilità sulle autostrade italiane, si sono risparmiate oltre 72mila tonnellate di CO2 grazie al sistema di pagamento del telepedaggio Telepass. Un risultato che segna un progresso nel risparmio delle emissioni inquinanti rispetto alle oltre 61mila tonnellate registrate nel 2022 e che si è tradotto in vantaggi ambientali che si sono ripercossi positivamente sul territorio e sulla salute delle persone.

Lo svela lo “Studio sulle emissioni inquinanti evitate con il telepedaggio nell’anno 2023. Il fattore Telepass nella smart mobility” realizzato dal Sustainability Lab dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con l’azienda, finalizzato a quantificare la diminuzione di emissioni inquinanti grazie al sistema Telepass per il pagamento del telepedaggio. Questa soluzione consente infatti di evitare gli “stop and go” per il ritiro e per il pagamento del biglietto autostradale.

Risparmiate oltre 72mila tonnellate di CO2 grazie al telepedaggio Telepass

I professori Raffaele Pesenti e Giovanni Vaia del Dipartimento di Management – Venice School of Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, hanno guidato lo studio che ha calcolato, mediante un apposito algoritmo, la riduzione delle emissioni di inquinanti grazie all’utilizzo del dispositivo Telepass per il pagamento del telepedaggio su tutte le tratte autostradali nazionali gestite dalle diverse concessionarie.

Nel 2023 sono stati oltre 435 milioni i chilometri percorsi sulla rete autostradale italiana – con una media di transiti giornalieri di 2,7 milioni di veicoli, di cui oltre 300.000 mezzi pesanti, e una stima complessiva sull’intero anno pari a circa 998 milioni di veicoli per la sola classe A (motoveicoli e autoveicoli) – da mezzi dotati del dispositivo Telepass.

L’analisi ha preso in considerazione la stima e il numero di veicoli (come categoria, alimentazione, fascia di cilindrata/peso/uso, classe di inquinamento e di pedaggio), i tempi di permanenza code, le emissioni nell’unità di tempo, e le emissioni nell’unità di spazio percorso.

L’impatto positivo dell’utilizzo delle soluzioni di pagamento del pedaggio, come Telepass, diventa quasi esponenziale per i mezzi pesanti. Infatti, nel caso degli ossidi di azoto, che si generano come sottoprodotti durante una combustione, la riduzione è tre volte superiore ai veicoli della classe A, come per il materiale particolato emesso dallo scarico o del metano.

Convertendo il dato relativo al risparmio della CO2 in termini viaggi nel 2023 sono stati risparmiati l’equivalente a: oltre 758.000 viaggi in auto da Roma a Milano (+116.000 vs 2022); 10.845 viaggi intorno alla Terra (+1.655 vs 2022); 1.131 viaggi Terra-Luna (+173 vs 2022).

Rispetto al 2022, che ha registrato 367 milioni di km percorsi sulle tratte autostradali italiane e circa 2,4 milioni di transiti su base media giornaliera, nel 2023 si è verificato un risparmio in termini di emissioni inquinanti superiore di circa il 18% rispetto all’anno precedente, più che proporzionale rispetto all’aumento del traffico.

Telepedaggio e altri 30 servizi per una mobilità più integrata e sostenibile

Introdotto in Italia da Telepass nel 1990, il telepedaggio viene considerato uno dei primi esempi di smart mobility grazie alla ottimizzazione dei flussi di traffico, ma rappresenta anche una soluzione virtuosa per l’ambiente, come dimostrato nello studio, in termini di conservazione a lungo termine della natura e della biodiversità e riduzione dell’impronta carbonica del settore dei trasporti.

La strategia di diminuzione delle emissioni inquinanti grazie all’utilizzo del dispositivo Telepass per il pagamento elettronico del pedaggio rientra nell’impegno più ampio assunto dal Gruppo nella lotta al cambiamento climatico con cui intende accelerare la transizione verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile, sia urbana che extraurbana.

Accanto al “tradizionale” servizio di telepedaggio, il Gruppo Telepass ha aggiunto nel tempo 30 servizi addizionali legati ai nuovi stili di mobilità, partecipando attivamente alla promozione di una mobilità sostenibile, dal risparmio di CO2 ottenuto evitando soste e code ai caselli, fino ai più recenti servizi integrati nell’ecosistema digitale che mirano a offrire opzioni di mobilità dolce e a favorire l’intermodalità nei contesti urbani.

Un approccio alla sostenibilità intesa non solo come ambientale, ma anche come economica e sociale grazie alla promozione di soluzioni per una gestione ottimizzata degli spostamenti, rispondendo alle esigenze di persone e aziende che scelgono di spostarsi in maniera efficiente ed integrata.

Innovazione nella mobilità per una sostenibilità ecologica ed economica

“Questo studio dimostra come la sostenibilità e lo sviluppo economico di un territorio emergono da pratiche strategiche, operative e gestionali incentrate sulla riduzione dell’impatto ambientale, attraverso l’innovazione nell’intera catena di produzione dei servizi, coniugando due aspetti: ecologico ed economico” ha dichiarato Giovanni Vaia, docente e ricercatore dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

“Lo studio dell’Università Cà Foscari Venezia segna un traguardo importante perché è la dimostrazione scientifica di un impatto ambientale che si riduce grazie all’intuizione trentennale di Telepass e alla lungimiranza di tutte le concessionarie del nostro Paese” ha poi osservato Francesco Maria Cenci, Head of Italy & Eu Tolling di Telepass. “La mobilità è legata in maniera intrinseca alla sostenibilità e Telepass, in questi anni, ha avuto un ruolo rilevante non solo nel far risparmiare tempo al casello, offrendo fin dalla sua nascita un servizio che facilita la mobilità in autostrada a oltre 7 milioni di italiani, ma anche nel ridurre le emissioni inquinanti, contribuendo così a proteggere la salute delle persone e a salvaguardare l’ambiente” ha concluso Cenci.

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