Evolvere la sharing mobility e accompagnarla verso il futuro. Nasce con questo obiettivo Kinto, il nuovo brand di mobilità smart di casa Toyota particolarmente attento al tema della sostenibilità, che riunisce molteplici servizi in un’unica soluzione rispondendo direttamente alle necessità attuali e future del mercato.
Se è vero che le nuove soluzioni per la mobilità pubblica e privata sono in continua evoluzione, spiega la casa automobilistica in una nota, è altresì vero che l’arrivo del Covid19 ha accelerato ulteriormente questa transizione e in alcuni casi stravolto il percorso fin qui immaginato: secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, infatti, quattro persone su dieci non prevedono di continuare a utilizzare i servizi di car sharing come facevano nel periodo pre-pandemia, anche per motivi di sanificazione e igienizzazione dei veicoli. Allo stesso tempo però il car sharing, se individua le risposte giuste a queste preoccupazioni, può essere una soluzione alternativa e più “sicura” ai mezzi pubblici per tutte le persone che devono spostarsi quotidianamente in zone non accessibili ai veicoli privati, o che magari non sono coperte dalla rete del trasporto pubblico locale. Altra esigenza in primo piano emersa dagli utenti è quella di veicoli di car sharing che siano il più possibile sostenibili, mentre oggi soltanto un veicolo su quattro ha un’alimentazione elettrica o ibrida.
In questo quadro l’offerta messa a punto da Toyota con Kinto share, servizio di car sharing station based del brand Kinto, è pensata per fornire elevati standard di igienizzazione: tutti i veicoli della flotta sono infatti sanificati seguendo le linee guida del Ministero della Sanità: all’interno di ciascun veicolo, un cartellino riporta la certificazione dell’avvenuta sanificazione. Inoltre, per garantire la massima serenità agli utenti, vengono messi a disposizione 20 minuti gratuiti ad ogni noleggio per lasciare al cliente la possibilità di igienizzare i veicoli in autonomia, oltre alla sanificazione già effettuata da Toyota.
Quanto alla sostenibilità, Toyota aveva già lanciato nel 2018 a Venezia Yuko, il primo servizio di car sharing in Italia completamente con tecnologia Full Hybrid Electric. Kinto rappresenta un’ulteriore evoluzione di quel servizio, con l’introduzione nella flotta della nuova Yaris Hybrid, caratterizzata da emissioni particolarmente ridotte, fino a 35,7 km/l e a partire da 64g/km di CO2). “Già l’esperienza di Yuko, ora confluito in Kinto – sottolinea Toyota – , aveva registrato 4mila iscritti e raggiunto un traguardo di 19mila noleggi, con 700mila chilometri percorsi per circa il 48% del tempo a zero emissioni, portando ad un risparmio di 23 tonnellate di CO2.
Il servizio funziona attraverso un’unica App, Kinto Go, attualmente attiva in oltre 5mila località per una copertura del 70% del territorio nazionale, grazie alla quale l’utente può accedere a tutto ciò che concerne i suoi bisogni di mobilità multimodale: trasporto pubblico, servizio taxi, pagamento dei parcheggi, biglietti per eventi e molto altro.
Il servizio prevede cinque soluzioni di mobilità finalizzate a coprire tutte le esigenze delle persone, dal possesso prolungato all’utilizzo temporaneo dei veicoli. Al fianco di Kinto Share e dall’app Kinto Go, Kinto One è la soluzione più vicina all’automobile di proprietà, offrendo il noleggio a lungo termine di veicoli a basso impatto ambientale della gamma Toyota e Lexus. Inoltre Kinto Join è il servizio di car-pooling aziendale grazie al quale i dipendenti possono condividere i viaggi casa-lavoro giornalieri, mentre Kinto Flex, che non è ancora disponibile sul mercato italiano, offre un servizio di noleggio in abbonamento in cui il cliente può usufruire di diversi modelli della gamma cambiando periodicamente vettura.