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Mobilità sostenibile: quale ruolo per il digitale e per l’ESG



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Il rapporto tra smart mobility e smart city, il raggiungimento di target di sostenibilità, il ruolo dell’innovazione digitale, dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale per creare le condizioni di una mobilità in grado di rispondere alle esigenze di trasporto con la massima attenzione alle risorse

Aggiornato il 27 mar 2024



Trasporti e mobilità rientrano tra i settori più rilevanti in termini di GHG Emission
Fonte: STATISTA Global carbon dioxide emissions from 1970 to 2022, by sector

Cosa si intende per mobilità sostenibile

Il settore dei trasporti e della mobilità in generale rappresenta uno dei comparti con maggiori criticità in termini di impatto ambientale. In relazione alla quantità di emissioni di CO2 rientra nella triade composta dal mondo dell’energia e dell’industria come i principali responsabili del climate change, ma nello stesso tempo, grazie al fenomeno della mobilità sostenibile, è anche un mondo che sta rispondendo alla sostenibilità con una grande e profonda evoluzione.

Sia che si tratti di mobilità privata o di trasporti legati al mondo delle imprese, la mobilità è al centro da tempo di una grande trasformazione nella quale rientrano a pieno titolo gli obiettivi di sostenibilità. La mobilità sostenibile rappresenta quell’evoluzione del mondo dei trasporti che si prefigge l’obiettivo di gestire le esigenze di spostamento, di viaggio e delle merci con la massima attenzione alle risorse per ridurre al massimo le emissioni puntando al contempo su una trasformazione tecnologica e su una evoluzione nei comportamenti.

Va precisato che la mobilità sostenibile non è focalizzata solo sul rispetto dell’ambiente, ma anche sulla progettazione di soluzioni intelligenti in grado di migliorare le logiche di mobilità delle città, di incidere sulla qualità della vita nei centri urbani e nei territori. La mobilità sostenibile è una delle componenti fondamentali delle smart city all’interno delle quali si promuovono forme di spostamento sempre più green ed efficienti.

La mobilità sostenibile rappresenta in definitiva un nuovo paradigma che ricerca un equilibrio tra le esigenze di trasporto e il rispetto dell’ambiente con forme di pianificazione della mobilità e dei trasporti che si concretizza solo in maniera olistica, ovvero considerando non solo l’efficienza del servizio, ma anche l’impatto ambientale, sociale ed economico.

I punti qualificanti della mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile viene spesso associata all’utilizzo di veicoli che utilizzano energie a minor impatto ambientale, ma in realtà si tratta di un fenomeno assai più complesso nel quale rientrano anche gli aspetti e le scelte relative all’elettrificazione (per fare un esempio molto conosciuto di evoluzione verso nuove forme di motorizzazione a minor impatto ambientale). Il primo profilo della mobilità sostenibile va individuato nella interconnessione tra i tre ambiti fortemente interconnessi sui quali agisce

  1. l’ambiente,
  2. l’economia
  3. la società.

Dal punto di vista ambientale, la mobilità sostenibile implica l’adozione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, come i veicoli elettrici o ibridi, o l’uso di carburanti alternativi come l’idrogeno. Inoltre, l’invito alla costruzione di una mobilità sostenibile prevede anche la promozione dell’uso di mezzi di trasporto pubblico, carpooling e mezzi non motorizzati, come la bicicletta, per ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento dell’aria e per contribuire a una visione più “umano centrica” delle città, ovvero alla riduzione di veicoli.

In relazione alla prospettiva economica, la mobilità sostenibile mira a creare un sistema di trasporto efficiente e accessibile per tutti nella quale si colloca l’integrazione di diverse modalità di trasporto, l’uso di tecnologie digitali per ottimizzare i percorsi e i tempi di viaggio e l’implementazione di politiche che incentivano l’uso di mezzi di trasporto sostenibili.

In termini di evoluzione sociale, la mobilità sostenibile si concentra sulla trasformazione nei comportamenti, sulla creazione di un sistema di trasporto più accessibile e più sicuro, indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla disabilità o dallo status economico. In questo scenario, si deve includere l’abbattimento delle barriere architettoniche, la creazione di infrastrutture sicure per i pedoni e i ciclisti, la garanzia che i servizi di trasporto siano disponibili in tutte le aree, comprese quelle rurali o più delocalizzate. In questo senso la mobilità sostenibile è un approccio al trasporto che punta a migliorare la qualità della vita delle persone e nello stesso tempo a proteggere l’ambiente.

Quale relazione lega Smart Mobility e Smart City

Non si può affrontare il tema della mobilità sostenibile senza considerare la trasformazione in atto a livello di città intelligenti. I temi della sostenibilità sono a tutti gli effetti una componente fondamentale delle smart city. Grazie all’Internet of Things (IoT), alla Big Data Analytics all’Intelligenza Artificiale, le città intelligenti possono gestire in modo più efficiente il traffico, ottimizzare il trasporto pubblico e favorire l’utilizzo di mezzi alternativi come la bicicletta o il car sharing in funzione delle condizioni che si presentano in ogni momento della giornata e in ogni area urbana. La digitalizzazione della mobilità rappresenta quindi il tassello fondamentale per costruire città più vivibili, meno inquinate e per dare vita a una mobilità veramente sostenibile.

Più nello specifico la Smart Mobility si riferisce all’uso di tecnologie digitali e ai dati per migliorare i sistemi di trasporto e la mobilità. Una rivisitazione della mobilità cittadina che è prima di tutto infrastrutturale e che può includere l’uso di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica intelligenti, applicazioni e indicazioni per la condivisione dei viaggi, sistemi di trasporto pubblico intelligenti basati sui dati relativi a traffico, alle esigenze degli utenti, alle variabili che possono condizionare qualità del trasporto e sicurezza. Il tutto con la realizzazione di vere e proprie piattaforme di mobilità come servizio (MaaS). La Smart Mobility di fatto aiuta gestire i trasporti in modo integrato e allineato a esigenze e comportamenti per ottenere una maggiore efficienza e sicurezza riducendo congestioni, emissioni di gas serra e inquinamento.

Le Smart City rappresentano una dimensione dello sviluppo cittadino che utilizza tecnologie digitali e dati per migliorare la qualità dei servizi urbani, l’efficienza delle infrastrutture e la qualità della vita dei cittadini comprendendo anche i temi della mobilità e della sostenibilità. Oltre alla Smart Mobility, una Smart City può includere soluzioni intelligenti in aree come il building, con l’edilizia sostenibile, l’energia, l’acqua, i rifiuti, la sicurezza, la salute e il governo. Nell’ambito di una Smart City, la Smart Mobility può contribuire a creare un ambiente urbano più vivibile e sostenibile.

Intelligenza Artificiale, smart mobility e mobilità sostenibile

Gran parte del futuro della mobilità sostenibile potrà essere costruito grazie alle prospettive che si stanno aprendo con l’Intelligenza artificiale. Le applicazioni dell’AI nel settore dei trasporti sono molteplici e possono essere schematizzate in almeno 5 ambiti:

  1. Ottimizzazione del traffico. L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata per analizzare e prevedere i modelli di traffico per prendere decisioni che tengano conto di tutte le variabili che possono incidere sulla sicurezza, sull’efficienza e sulla sostenibilità. Grazie a fonti di dati sempre più numerose e affidabili si possono ridurre i tempi di viaggio, i consumi, valutare e gestire le criticità che determinano un impatto ambientale.
  2. Integrazione multimodale: Questo è uno dei grandi temi che unisce la Smart Mobility con la mobilità sostenibile. L’integrazione tra diversi mezzi, in modo infrastrutturale, permette all’AI di arrivare a determinare, in funzione delle condizioni e delle esigenze che si presentano le scelte sui mezzi più adeguati (auto, treno, bus, biciclette, fornendo ai viaggiatori/passeggeri) le soluzioni di viaggio più ottimali in termini di tempo, costo e impatto ambientale.
  3. Servizi di mobilità condivisa. Le alternative alla mobilità più tradizionale sono efficaci nella misura in cui effettivamente rispondono in modo puntuale a un bisogno (ad esempio senza dover imporre attese molto lunghe o senza dover esporre i viaggiatori a imprevisti) e l’AI può aiutare a coordinare e ottimizzare i servizi di condivisione dei viaggi, riducendo il numero di veicoli in circolazione e promuovendo un uso più efficiente delle risorse.
  4. Veicoli elettrici. Relativamente alla gestione delle esigenze di chi già possiede o utilizza vetture elettriche, l’Intelligenza Artificiale può ottimizzare l’utilizzo e in particolare le fasi di ricarica attraverso previsioni precise nella domanda di energia, nella ricerca di punti di ricarica in posizionai favorevoli con i propri spostamenti e con la programmazione dei tempi di ricarica per sfruttare sia periodi di minor consumo energetico sia le esigenze di spostamento.
  5. Manutenzione predittiva e sviluppo di veicoli autonomi. In questa doppia dimensione rientrano le caratteristiche legate alla connettività e all’intelligenza dei veicoli. Sui temi della manutenzione, l’Intelligenza Artificiale permette di prevedere quando un veicolo necessita di manutenzione o rischia un guasto e di migliorare qualità del servizio e performance sulla strada. Il next step riguarda la capacità delle vetture non solo di rispondere alle esigenze di guida autonoma, ma di gestire con la massima precisione i consumi con interventi sullo stile di guida e con forme di manutenzione finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale.

Trasporti sostenibili e ruolo dell’Internet of Things

La sensoristica e in generale l’Internet of Things (IoT) ha un impatto significativo sulla realizzazione di una mobilità più sostenibile. La fitta rete di dispositivi fisici connessi a Internet che raccolgono e scambiano dati nell’ambito delle smart city, delle politiche di smart bulding, della smart energy stanno contribuendo anche allo sviluppo della mobilità sostenibile in varie forme.

  • I veicoli connessi, dotati di sensori IoT possono trasmettere dati in tempo reale su condizioni del traffico, consumo di carburante, manutenzione del veicolo e altro. Tutte informazioni che possono essere utilizzate per migliorare l’efficienza del mezzo, prevenire guasti e ottimizzare i percorsi.
  • Le infrastrutture intelligenti con sensori IoT essere installati su semafori, strade e ponti, permettono di monitorare le condizioni e il flusso del traffico con dati che aiutano a prevenire congestioni.
  • A livello di trasporto pubblico, l’IoT mette a disposizione dati per migliorare l’efficienza e la convenienza del trasporto pubblico. I sensori possono monitorare la posizione e lo stato dei veicoli in tempo reale e permettono ai passeggeri di prendere decisioni più informate su quali mezzi scegliere.
  • Nell’ambito del car sharing e del bike sharing la sensoristica IoT facilita i servizi di condivisione di auto e biciclette, mettendo a disposizione quei dati che consentono agli utenti di localizzare e prenotare facilmente un veicolo tramite un’app sullo smartphone.
  • La ricarica dei veicoli elettrici grazie ai dispositivi IoT può essere gestita grazie al monitoraggio dello stato di carica degli EV e all’utilizzo intelligente delle stazioni di ricarica anche per ottimizzare l’uso dell’energia.
  • Da non trascurare poi il ruolo dell’IoT per la sicurezza stradale dove i sensori possono aiutare a rilevare e prevenire incidenti, ad esempio con allarmi che scattano quando un veicolo sta uscendo dalla sua corsia o si avvicina troppo ad un altro veicolo.

Il ruolo delle politiche pubbliche nella promozione della mobilità sostenibile

Le politiche pubbliche giocano un ruolo chiave nel promuovere la mobilità sostenibile. Attraverso regolamentazioni adeguate, incentivi economici e campagne di sensibilizzazione, le istituzioni possono favorire il passaggio a soluzioni e comportamenti di trasporto più rispettosi dell’ambiente. Inoltre, possono stimolare l’innovazione e la ricerca, creando le condizioni per nuove iniziative in ambito CleanTech e nuove opportunità economiche e occupazionali.

La mobilità sostenibile è regolata da una serie di normative a livello internazionale, europeo e nazionale che mirano a ridurre l’impatto ambientale del trasporto, promuovere l’uso di mezzi di trasporto sostenibili e migliorare la qualità dell’aria e la salute pubblica.

  • A livello internazionale il settore dei trasporti rappresenta una delle principali fonti di emissioni di gas serra ed è un elemento chiave per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi del 2015.
  • L’UEcon il Green Deal europeo punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, prevedendo anche un piano specifico per la decarbonizzazione dei trasporti. Fra le varie misure, spiccano l’introduzione di standard più severi sulle emissioni dei veicoli, l’incentivazione dei trasporti pubblici a zero emissioni e lo sviluppo dell’infrastruttura per i veicoli elettrici.
  • La Commissione Europea ha introdotto una serie di normative per promuovere la mobilità sostenibile come la Clean Vehicles Directive (qui per maggiori informazioni n.d.r.) che mira ad aumentare l’uso di veicoli puliti nel trasporto pubblico.
  • In Italia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede investimenti significativi in infrastrutture per la mobilità sostenibile, in particolare per quanto riguarda la diffusione del trasporto pubblico e per le reti di ricarica per veicoli elettrici.
  • Molte città hanno introdotto normative per promuovere la mobilità sostenibile nell’ambito di progetti di smart city o per il raggiungimento di target di sostenibilità. In generale si tratta di misure che includono la creazione di piste ciclabili, di incentivi per l’uso del trasporto pubblico, restrizioni sul traffico automobilistico in determinate aree. e interventi per la mobilità elettrica.

La Governance pubblica e privata della mobilità sostenibile

A fronte di una mobilità sostenibile determinata dalla connessione e dall’integrazione tra mezzi, servizi, esigenze e tecnologie uno dei fattori chiave per raggiungere tutti gli obiettivi è determinato dalle logiche e dalle metodologie di governance. Nello specifico, la governance della mobilità sostenibile riguarda l’insieme di regole, politiche, processi decisionali e coordinamento tra gli attori coinvolti nella pianificazione e nella gestione di un sistema di trasporto intelligente e sostenibile. Questo processo è complesso e coinvolge molteplici livelli di governo (locale, regionale, nazionale e sovranazionale), diversi settori (trasporti, ambiente, pianificazione urbana, energia) e una varietà di attori (nel mondo pubblico, nelle imprese private e nella società civile).

La governance della mobilità sostenibile è abilitata dalla digitalizzazione come fonte di dati e conoscenza e fa riferimento ad almeno cinque grandi dimensioni:

  1. La definizione di obiettivi e strategie che rappresentano il primo passo nella governance della mobilità sostenibile e che possono includere diversi fattori in funzione del contesto, come la riduzione delle emissioni di gas serra, l’aumento dell’uso del trasporto pubblico e dei mezzi non motorizzati, l’integrazione di diverse modalità di trasporto, la promozione dell’equità nel sistema di trasporto, ecc.
  2. Una volta definiti gli obiettivi e le strategie si devono affrontare i temi della pianificazione dei trasporti, della pianificazione urbana, sociale ed energetica, ecc. Qualsiasi pianificazione deve necessariamente essere integrata e basata su una visione a lungo termine.
  3. Il terzo step è rappresentato dall’implementazione. L’attuazione delle politiche e delle misure per la mobilità sostenibile può includere la progettazione e realizzazione di infrastrutture come possono essere le piste ciclabili, le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, ma riguardano anche la regolamentazione delle mobilità in cui si sviluppa la mobilità stessa come la definizione di limiti di velocità o di zone a traffico limitat. La governance dell’implementazione attiene anche all’uso di incentivi, alle sovvenzioni per l’acquisto di veicoli elettrici, alle tariffe preferenziali per il trasporto pubblico alla sensibilizzazione per favorire comportamenti sostenibili come l’uso della bicicletta.
  4. Governance implica anche un monitoraggio e una valutazione e questa fase un controllo rispetto alle metriche che misurano i progressi verso gli obiettivi di sostenibilità e la valutazione dell’efficacia delle misure adottate. Grazie ai risultati di questo monitoraggio e alle valutazioni che sono assunte si avranno a disposizione elementi per indirizzare la governance verso forme di miglioramento in termini di correzione delle strategie e operation.
  5. L’ultimo punto, non certo il meno importante, per la Governance riguarda la capacità di attuare forme di partecipazione e di coinvolgimento di tutti stakeholder: dei cittadini, delle imprese, delle organizzazioni sociali, di coloro che vivono la città magari solo per alcune delle sue dimensioni come possono essere i turisti o i pendolari. La governance della mobilità sostenibile deve saper essere inclusiva e partecipativa verso tutti.

Come la mobilità sostenibile può favorire la rigenerazione urbana

La rigenerazione urbana è un processo che mira alla riqualificazione delle aree urbane in declino o abbandonate, attraverso interventi mirati su edifici, spazi pubblici e infrastrutture. Questa pratica non si limita alla semplice ristrutturazione fisica del tessuto urbano, ma prevede anche interventi sul piano sociale ed economico. La sua realizzazione dipende da una serie di fattori tra cui la disponibilità di risorse economiche, la volontà politica, la partecipazione attiva dei cittadini e una pianificazione efficace.

La mobilità sostenibile può rappresentare un fattore importante per la rigenerazione urbana. L’introduzione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e l’ottimizzazione delle infrastrutture possono favorire la riqualificazione di determinate aree urbane sul piano dall’accessibilità, della sostenibilità e dell’inclusione. La promozione di pratiche come il carpooling o il bike sharing può contribuire a migliorare il coinvolgimento e il vissuto dei cittadini rispetto a determinate aree e a migliorare la vivibilità delle aree più critiche, incentivando l’interazione sociale e stimolando le economie locali.

L’intersezione tra mobilità sostenibile e rigenerazione urbana non è solo una questione ambientale, ma rappresenta un nuovo modello di progresso sociale ed economico che mette al centro la qualità della vita e la salute dei cittadini nella quale il trasporto svolge un ruolo chiave. In questa direzione, si moltiplicano gli esempi di progetti che integrano innovativi sistemi di trasporto eco-compatibili con piani di rinnovamento urbano in funzione delle esigenze dei cittadini. Tutti fattori che concorrono a ridefinire i parametri classici dell’urbanistica.

Questo paradigma richiede un impegno condiviso da parte degli enti pubblici, delle aziende e dei singoli cittadini, nella consapevolezza che ogni scelta in materia di mobilità non è mai neutra, ma incide profondamente sulla struttura sociale ed economica del territorio. In questo senso, le prospettive future della mobilità sostenibile sono legate tanto all’evoluzione tecnologica quanto alla crescente sensibilità verso i temi ambientali e alla disponibilità a modificare abitudini e comportamenti. L’obiettivo è quello di realizzare sistemi di trasporto sempre più integrati ed efficienti, in grado di combinare diverse modalità (auto, bici, bus, treno) in una logica multimodale. La sfida sarà quella di garantire un equilibrio tra accessibilità dei servizi, tutela ambientale ed equità sociale avendo la capacità di incidere sui comportamenti.

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