Nei giorni della COP28 IBM accende i riflettori sulle potenzialità di AI geospaziale per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico. La multinazionale IT ha infatti presentato una serie di progetti che coinvolgono il proprio foundation model sviluppato in collaborazione con NASA, tra cui l’analisi delle isole di calore urbane negli Emirati Arabi Uniti, la riforestazione in tutto il Kenya e la resilienza climatica nel Regno Unito.
Questi modelli, comprendono dati satellitari e meteorologici, consentono un rilevamento accelerato e semplificato di insight e soluzioni ambientali, tanto da poter essere utilizzati per molteplici attività in contrasto al climate change, dal rilevamento di alluvioni alle devastazioni da incendio.
Il contrasto alle isole di calore
Un esempio di questo tipo riguarda l’analisi delle isole di calore urbano negli Emirati Arabi Uniti: IBM e la Mohamed Bin Zayed University of Artificial Intelligence (MBZUAI) hanno avviato il tentativo di applicare i foundation model alla mappatura delle isole di calore urbano, aree con temperature significativamente più elevate rispetto alle località circostanti. Questa ricerca applica in modo specifico una versione perfezionata del foundation model geospaziale di IBM per comprendere l’ambiente urbano di Abu Dhabi e il modo in cui il sottosuolo negli Emirati Arabi Uniti influisca sulla formazione delle isole di calore urbano. Fino ad oggi, il modello ha ispirato iniziative che sono riuscite a ridurre gli effetti delle isole di calore nella regione. In futuro, l’obiettivo è lo sviluppo di strategie di progettazione urbana concepite per ridurre lo stress del calore urbano nei cambiamenti climatici.
La AI per la riforestazione del Kenia
Un secondo progetto riguarda la riforestazione e la sostenibilità idrica in Kenya: IBM e l’ufficio del governo keniano dell’emissario speciale per il clima Ali Mohammed hanno firmato un protocollo d’intesa per sostenere la Campagna nazionale di coltivazione e reintegrazione degli alberi attraverso una nuova iniziativa, “adotta una torre idrica”. Queste ultime sono paesaggi boschivi che trattengono l’acqua e danno origine a molti fiumi in tutto il Kenya, rappresentando circa tre quarti delle risorse idriche della nazione, ma che oggi sono minacciate dalla deforestazione. L’iniziativa si avvarrà di una nuova piattaforma digitale che utilizza il modello di base geospaziale di IBM per consentire agli utenti di monitorare e visualizzare le attività di piantagione e di coltivazione di alberi in specifiche aree della torre idrica. Gli sviluppatori locali hanno anche la possibilità di creare modelli perfezionati combinando il modello geospaziale di IBM con le proprie informazioni localizzate, per monitorare la reintegrazione delle foreste e misurare la biomassa epigea, come ad esempio il carbonio catturato, da ultimo mobilitando gli sforzi sul terreno per piantare più alberi nelle regioni delle torri idriche del Kenya.
Il miglioramento della resilienza climatica del Regno Unito
Un terzo caso di applicazione della AI geospaziale riguarda il miglioramento della resilienza climatica nel Regno Unito. Nel 2021, IBM e l’Hartree Centre dello STFC (Science and Technology Facilities Council) avevano collaborato per esplorare l’applicazione delle tecnologie di nuova generazione, inclusa l’intelligenza artificiale di IBM, per affrontare il rischio climatico e la resilienza in tutto il Regno Unito. Più di recente IBM, STFC e Royal HaskoningDHV, società internazionale di consulenza di ingegneria indipendente, hanno collaborato per creare un nuovo servizio, utilizzando gli strumenti di AI geospaziale di IBM, che cerca di automatizzare ed espandere i processi di valutazione del rischio climatico per le organizzazioni. Il primo caso di utilizzo del servizio si concentrerà sul settore dell’aviazione, in cui l’AI geospaziale di IBM valuterà l’impatto di problemi legati alle condizioni meteorologiche, sulle operazioni di trasporto aereo e sulle infrastrutture aeroportuali.
Inoltre, IBM e l’Hartree Centre di STFC, tramite l’Hartree National Centre for Digital Innovation, stanno portando avanti una nuova area di ricerca con Dark Matter Labs e Lucidminds, come parte del loro progetto TreesAI. Il progetto di ricerca applicherà le tecnologie di AI geospaziale di IBM al loro modello GUS (Green Urban Scenarios – Scenari urbani verdi) per mappare le ubicazioni urbane in cui è possibile piantare alberi, per ridurre il rischio di inondazioni da parte delle acque superficiali.
La strategia di IBM
Ulteriori progetti dovrebbero arrivare nel prossimo futuro: IBM ha in programma l’estensione della collaborazione con la NASA per applicare l’AI generativa alle condizioni meteorologiche e climatiche, così da migliorare l’accuratezza, la velocità e la convenienza economica di applicazioni per le previsioni meteo e di altre applicazioni per il clima. “Il cambiamento climatico è una questione reale e urgente e noi dobbiamo trovare nuovi modi di affrontarla con la maggiore rapidità ed efficienza possibili, utilizzando anche le tecnologie AI avanzatissime oggi a disposizione – ha dichiarato Alessandro Curioni, IBM Fellow e Vice President, Accelerated Discovery presso IBM – . I modelli di base che utilizzano dati geospaziali possono rappresentare un punto di svolta, poiché ci consentono di comprendere, prepararci e affrontare meglio i molti eventi legati al clima che minacciano la salute del nostro pianeta, in una maniera e ad una velocità senza precedenti. Siamo fiduciosi che queste tecnologie possano contribuire ad accelerare il ritmo al quale ricaviamo e applichiamo soluzioni, che assicureranno al nostro pianeta maggiore sicurezza e salute per le generazioni future”.