Conclusa la Milano Fashion Week, evento che esalta l’innovazione e la creatività nel comparto della moda, Ecotessili – consorzio del Sistema Ecolight – pone l’accento sull’importanza della sostenibilità ambientale, focalizzandosi in particolare sulla questione critica della gestione dei rifiuti tessili. La Milano Fashion Week rappresenta, infatti, anche una opportunità per riflettere sulla necessità di una strategia di sustainability management che sia rivolta all’intera catena di produzione.
Rifiuti tessili: in Italia la raccolta è cresciuta del 7%, arrivando a 2,9 kg per persona
L’attenzione crescente verso l’ambiente da parte del settore tessile, dalla produzione alla gestione dei rifiuti, è al centro delle discussioni anche a livello europeo, dove l’obiettivo è quello di promuovere il riutilizzo, la raccolta, il recupero e l’uso di fibre riciclate.
A partire da quest’anno, in Europa è entrato in vigore l’obbligo di raccolta differenziata dei tessili, che l’Italia ha deciso di anticipare al 2022. Secondo l’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA, i rifiuti tessili rappresentano una parte rilevante della sfida ambientale che l’industria della moda deve affrontare, con il supporto dei consumatori, per una gestione appropriata degli indumenti.
Nel 2023 in Italia sono state raccolte in modo differenziato 171,6 mila tonnellate di rifiuti tessili, un aumento del 7% rispetto alle 160,3 mila tonnellate dell’anno precedente e di circa il 9% rispetto al 2019, raggiungendo così 2,9 kg per abitante.
Sono state le regioni del Nord a guidare la raccolta con 83.165 tonnellate. Il Centro ha fatto registrare 35.440 tonnellate e il Sud 52.970 tonnellate. Nello specifico le tre regioni italiane con i migliori dati di raccolta sono state la Lombardia (29.146 tonnellate), la Campania (15.451 tonnellate) e l’Emilia-Romagna (15.277 tonnellate).
Milano, che ospita la Fashion Week, ha raccolto 4.107 tonnellate, quasi 3 kg per abitante. Nel complesso, nel 2023 la raccolta differenziata dei tessili è stata effettuata in più di otto comuni su dieci.
Con l’EPR atteso un importante aumento dei volumi
Dal regolamento europeo Ecodesign, che prevede anche il divieto di distruzione dell’invenduto, fino all’introduzione del regime di responsabilità estesa del produttore (o Extended Product Responsibility, EPR): esistono diversi ambiti di intervento normativo europeo nel settore tessile tra loro interconnessi e tutti finalizzati a coinvolgere sia i produttori sia i consumatori verso scelte più ecologicamente sostenibili.
“La Fashion Week è un importante momento per parlare di moda, ma ci offre anche l’occasione per sensibilizzare aziende e cittadini sul rispetto delle risorse del pianeta. Il comparto ha infatti già da tempo avviato importanti riflessioni su un tema che nel 2025 dovrà trovare concretezza” commenta Giancarlo Dezio, Direttore Generale del consorzio Ecotessili.
“Ci aspettiamo l’inizio di una nuova era per la gestione dei rifiuti tessili – continua Dezio – È atteso nella seconda metà dell’anno il decreto che dovrebbe rendere operativo il regime EPR per il settore tessile che, secondo alcuni studi, potrebbe portare a triplicare i volumi dei rifiuti tessili gestiti nei prossimi sei anni. Imprese, consorzi e consumatori sono chiamati a un impegno condiviso per trasformare uno dei settori più impattanti in un esempio di sostenibilità e circolarità. Ecotessili è pronto a cogliere queste opportunità e ad accompagnare i produttori in questa nuova sfida”.