Greta Thunberg e la regina Elisabetta sembrano avere la stessa visione di Cop26: un “possibile fallimento”. Non per le buone ambizioni che nasconde, ma per lo scarso impegno che sembrano dimostrare i possibili partecipanti.
L’attivista svedese, intervenendo a margine di un concerto per il clima organizzato a Stoccolma, ha dichiarato senza mezzi termini che il summit di Glasgow, in programma dall’1 al 12 novembre, con tutta probabilità “non porterà a grandi cambiamenti” e che è “necessario continuare a chiedere un reale cambiamento. “Per come stanno le cose adesso, questa Cop non porterà a grandi cambiamenti, dobbiamo continuare a fare pressione”, ha detto Greta alla Afp.
Poco ottimista anche Elisabetta II, che in un livestream ripreso dai media britannici durante una conversazione con la duchessa di Cornovaglia ed Elin Jones, presidente del Parlamento, ha dichiarato: “Ho sentito parlare di Cop26, ancora non so chi arriverà. Nessuna idea. Sappiamo solo di persone che non vengono. È davvero irritante quando parlano, ma non fanno”. Emblematica anche la risposta della Jones: “Esatto, è il momento di agire e guardare a suo nipote William, che ha detto che non ha senso andare nello spazio perché dobbiamo salvare la Terra”. Buckingham Palace non ha voluto commentare le dichiarazioni della regina, hanno fatto sapere i media locali.
Ue “in prima fila, ma serve l’impegno di tutti”
Intanto l’Ue va avanti con convinzione sulla strada di Cop26, nella speranza che non finisca davvero in un “nulla di fatto”. “Non ci sarà più tempo per fermare il cambiamento climatico. L’Unione europea sta mantenendo le sue promesse con il Green Deal, ma per raggiungere i nostri obiettivi e salvare il nostro pianeta abbiamo bisogno dell’impegno del mondo intero alla Cop26”, ha scritto su Twitter Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione europea ha sottolineato che tutti sono “in prima squadra” nella lotta al cambiamento climatico e possono “fare la differenza”.