E’ in ragione dell’emergenza climatica che le aziende si impegnano per ridurre il consumo di energia, di acqua e di plastica impiegate nei processi produttivi. Ma anche il web ha un impatto sull’ambiente. La navigazione su una singola pagina web con contenuti multimediali produce 0,2 grammi di anidride carbonica al secondo; mentre ogni ricerca sul Web è responsabile dell’immissione in atmosfera di 7 grammi di CO2, la metà di quelli generati dalla preparazione di una tazza di tè. Secondo il Global Carbon Project, nel 2020 Internet è stato il 4° paese al mondo per consumo di energia dopo USA, Cina ed India. La colpa è in parte dei combustibili fossili usati per produrre l’energia necessaria al funzionamento di data center, server; in parte delle modalità poco efficienti con cui vengono realizzate le pagine web.
E per dare voce a questo aspetto “digitale” dell’impatto ambientale, in occasione della giornata mondiale del risparmio energetico del 18 febbraio, AvantGrade.com, agenzia svizzera specializzata in algoritmi e intelligenza artificiale, ha stilato una speciale classifica delle home page dei principali brand di moda sulla base delle emissioni di carbonio. L’evidenza che più salta all’occhio è che, oltre alla spiccata creatività, la moda Made in Italy si distingue anche per ecosostenibilità digitale. Infatti, tra i siti web più energeticamente eco-efficienti e con ridotte emissioni di CO2, al primo posto si posiziona proprio un marchio italiano, Fendi con un -74% di C02 emessa rispetto alla mediana mondiale. Seguono i francesi YSL e Louis Vuitton. Al quarto posto il tedesco Hugo Boss. Ci sono poi le marche inglesi Burberry e Stella Mc Cartney e un altro brand italiano Ferragamo.
La misurazione è stata effettuata solo sulle homepage in versione italiana di 20 top brand di moda internazionale e grazie a Karma Metrix, un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale che quantifica la “performance ecologica” di una o più pagina web in termini di emissioni di CO2 ponderando 23 fattori di efficienza rispetto alla mediana mondiale. Secondo le stime, il 40% è energeticamente efficiente sul web e ha emissioni di anidride carbonica (CO2) inferiore alla mediana mondiale. che ti permette di stimare e misurare l’impatto ambientale delle pagine di un sito web in termini di emissioni di CO2. Come precisa Ale Agostini, esperto di Digital Marketing e ideatore del Karma Metrix, l’obiettivo è creare consapevolezza e mettere l’efficienza energetica e l’impatto ambientale al centro dei progetti digitali. “Il nostro sogno è che entro il 2025 ogni azienda eco responsabile del mondo misuri regolarmente e migliori l’efficienza energetica e la sostenibilità della propria presenza web”.
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