La mobilità sostenibile nelle città vive un momento storico decisivo. Grazie a quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono in arrivo finanziamenti cospicui, come mai prima d’ora. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (Mims) ha previsto infatti un investimento consistente sulla cosiddetta “mobilità dolce”: 600 milioni di euro, dei quali 200 milioni dedicati alla realizzazione di ciclovie urbane e 400 milioni per la realizzazione di ciclovie turistiche. Le pubbliche amministrazioni locali, per attrarre i fondi previsti, dovranno realizzare progetti che abbiano un impatto positivo e duraturo sul territorio e per questo obiettivo la comprensione e l’utilizzo dei dati giocano un ruolo fondamentale.
In questo contesto, Dedagroup Public Services – azienda che fa capo a Dedagroup spa e che affianca enti centrali, locali e aziende di pubblico servizio nella trasformazione digitale – mette a disposizione delle città la propria storica competenza in questo campo. Attraverso l’analisi e il governo dei dati geografici, sta infatti supportando le amministrazioni nell’aumentare la velocità e l’efficacia delle decisioni di pianificazione territoriale e del monitoraggio degli interventi, con l’obiettivo di portare il maggior vantaggio possibile all’intera comunità.
Per ripensare la mobilità in ottica green e definire efficaci politiche urbane, ottimizzando i relativi investimenti, infatti, i Comuni hanno oggi la possibilità di “mappare” tutte le informazioni prodotte dal territorio e di analizzare dati eterogenei, dinamici e aggiornati, tracciando così la micromobilità e gli spostamenti dolci (pedoni e ciclisti), in maniera anonima e sicura. Legando queste informazioni a quelle già presenti nei sistemi informativi dell’amministrazione è quindi possibile individuare quelle aree urbane che maggiormente necessitano di un intervento.
La collaborazione con la Regione Emilia Romagna
Dedagroup Public Services che, con questo approccio data-driven, ha già lavorato a diversi programmi a livello nazionale e internazionale, è oggi al fianco degli enti del territorio di una Regione centrale come l’Emilia-Romagna nello sviluppo di innovativi progetti volti a ridurre l’inquinamento. In quest’ottica è, infatti, nata la collaborazione con il Comune di Ferrara per lo sviluppo del progetto Air Break, concepito per migliorare la qualità dell’aria in città, attraverso diverse azioni pilota sul territorio. Nel perimetro del progetto, il Comune utilizza l’app Play&Go, sviluppata da Fondazione Bruno Kessler, per incoraggiare i cittadini a muoversi in maniera più sostenibile – in bici, a piedi, con i mezzi pubblici. Utilizzando la stessa app, Ferrara prende parte anche all’iniziativa regionale Bike2Work 2020, a cui hanno aderito 55 realtà ferraresi di ogni dimensione (da quelle molto piccole fino all’Ausl Ferrara e al Comune stesso). Il progetto coinvolge le aziende del territorio nell’incentivare i propri dipendenti a favorire spostamenti casa-lavoro ad impatto zero.
L’elemento differenziante di Play&Go è che questa non incentiva solo comportamenti virtuosi a livello individuale, ma abilita nuove decisioni da parte della PA. Infatti, per trasformare i dati raccolti dai cittadini in analisi utili all’amministrazione, l’app è integrata con GeoNext, la soluzione di Dedagroup Public Services nata per analizzare e interpretare i dati geo-riferiti. Le informazioni, rese disponibili in forma anonima e aggregata in conformità con il Gdpr, possono così essere visualizzate su mappe territoriali interattive.
Uno strumento prezioso
Incrociando i dati così ottenuti con le informazioni del territorio – ad esempio quelle relative a negozi o a servizi – è anche possibile stabilire un indice di prossimità per capire quali sono le parti di ‘città compatta’ – e cioè caratterizzata in modo omogeneo da quartieri autonomi e completi, in cui tutto è raggiungibile con un tragitto sostenibile di 15 minuti – e quali no, arricchendo l’analisi fino a creare un quadro conoscitivo della città il più completo possibile. Uno strumento prezioso per l’amministrazione che – disponendo di un’unica vista in cui è possibile integrare gli interventi già previsti, i dati di incidentalità stradale, le analisi della popolazione residente, i dati di bilancio e molte altre dimensioni – può definire, in modo puntuale, lo sviluppo urbano di lungo periodo, la programmazione dei lavori e la relativa spesa.
“Il Pnrr ha destinato consistenti fondi per la promozione della mobilità sostenibile nelle città – ha commentato Luigi Zanella, Head of Business Development & Innovation di Dedagroup Public Services -, ma per spenderli al meglio è necessario indirizzare le priorità, integrandole nei piani di mobilità sulla base delle esigenze reali. La risposta ancora una volta arriva dai dati, la cui analisi, comprensione e governo sono fondamentali per definire una corretta programmazione degli interventi, che porti benefici a tutta la comunità. Ferrara è senza dubbio un esempio virtuoso di città smart e di come le nuove priorità ambientali possano guidare gli investimenti per lo sviluppo di politiche eque, sostenibili e realmente vantaggiose”.