Road to Cop27

COP27, l’Ue sollecita i Grandi inquinatori: “Servono obiettivi più ambiziosi”

Lo afferma la bozza di mandato negoziale dell’Unione Europea per il vertice di novembre, sottolineando come gli attuali sforzi siano “insufficienti”. Bruxelles insiste ancora una volta sulla necessità di azioni concrete da parte delle maggiori economie mondiali per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. E nel frattempo rivede le proprie ambizioni in vista della presentazione dei nuovi Ndc

Pubblicato il 26 Set 2022

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La bozza è stata visionata per ora solo dall’agenzia di stampa britannica Reuters, ma i contorni sembrano essere già chiari: il mandato negoziale dell’Ue per il vertice Cop27 di novembre, nella sua forma provvisoria, insiste ancora una volta sulla necessità di un maggior impegno per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo sul clima di Parigi. E non chiede alcuno sconto.

Secondo quanto riferito dall’agenzia, in vista della Conferenza della parti sul clima di Sharm el-Sheikh in cui il vertice Onu dovrà far avanzare gli sforzi mondiali nella lotta al riscaldamento globale, la posizione comunitaria chiede concretezza: con il completamento del regolamento del Paris Agreement alla COP26 dello scorso anno, il lavoro negoziale – si afferma – dovrà ora concentrarsi sull’implementazione dell’accordo attraverso un’azione ambiziosa.

L’Ue, al terzo posto al mondo per emissioni di anidride carbonica, si è impegnata a ridurre il proprio impatto del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990: uno degli obiettivi più ambiziosi tra le principali economie. I funzionari dell’Ue sperano comunque che sia possibile aumentare di qualche punto percentuale questo obiettivo: il pacchetto di politiche climatiche dei 27 è stato progettato nel luglio 2021 per raggiungere l’obiettivo del 55% di emissioni, ma da allora alcune parti sono infatti state rese più ambiziose.

Appello per un maggior impegno globale

Alla luce di questo corposo impegno, secondo la bozza negoziale in vista di Sharm, l’Ue solleciterà le maggiori economie mondiali a migliorare i propri obiettivi per combattere il cambiamento climatico. L’Unione europea sottolinea infatti come gli attuali sforzi siano “insufficienti”: gli NDC (contributi nazionali determinati) consegnati dalle Parti al vertice ONU del 2021 di Glasgow sono infatti risultati disallineati all’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C. Non a caso, la stessa COP26 ha affermato che i Paesi dovessero presentare nuovi NDC rafforzati già quest’anno, piuttosto che aspettare – come da intesa – cinque anni per il loro rinnovo. 

La bozza UE, che come detto è in versione provvisoria, afferma dunque che gli inquinatori debbano rivedere i propri impegni climatici. “[L’UE] invita tutte le parti a presentare target e politiche ambiziosi e sollecita in particolare le principali economie che non l’hanno ancora fatto a rivedere o rafforzare gli obiettivi”, si legge nel documento. In questo quadro, l’Ue si dice “pronta ad aggiornare il proprio Ndc in linea con il risultato finale del pacchetto ‘Fit for 55’ a tempo debito”.

Pressioni in crescita, mentre l’Ue insegue nuovi obiettivi

Lo scorso maggio, nel tentativo di porre fine alla dipendenza dei Paesi dai combustibili russi, Bruxelles ha reso più ambiziosi i propri obiettivi in materia di utilizzo di energie rinnovabili e risparmio energetico. Si tratta di un pacchetto destinato a concorrere a una generale riduzione delle emissioni, se sarà approvato nel quadro di una serie di proposte che include anche l’eliminazione graduale delle auto a combustibile fossile nel 2035. E’ certo, comunque, che il nuovo assetto di target non sarà completato a breve, il che rende improbabile che l’Unione possa confermare un nuovo obiettivo prima della Cop27 di novembre. L’impegno comunitario, comunque, contribuirà ad accrescere la pressione sugli altri emettitori. Allo stesso tempo, l’Europa e gli altri paesi inquinatori sono destinati ad affrontare, in sede di Cop27, le richieste dei Paesi poveri più vulnerabili, che chiedono fondi per affrontare i danni irreversibili che il cambiamento climatico ha provocato.

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