Un recente studio condotto a livello globale ha stimato che il 60% della plastica prodotta finisce in discarica o viene disperso nell’ambiente. Per limitare tale dispersione, è imperativo che i principali stakeholder in tutto il mondo si riuniscano in un’azione coordinata e congiunta. È con questo obiettivo che è nata Alliance to End Plastic Waste, un’organizzazione no-profit costituita nel 2019 per raggruppare in un’unica comunità tutti i membri della value chain dei beni di consumo e della plastica per combattere la sfida globale relativa ai rifiuti.
Alleanza per fermare lo spreco di plastica nell’ambiente: si parte dai dati
Oggi IBM entra a far parte dell’alleanza come membro sostenitore e collaborerà al fine di progettare una nuova piattaforma dati in grado di tracciare i rifiuti plastici e contribuire al loro recupero. “PRISM” (Plastic Recovery Insights and Steering Model) fungerà da unica fonte di dati coerenti utili a informare sulle azioni intraprese da ONG, membri della value chain, comunità, autorità di regolamentazione e altre organizzazioni per migliorare le decisioni e i programmi di gestione dei rifiuti.
“Un ostacolo molto significativo che dobbiamo affrontare nel combattere la sfida dello spreco di plastica è come riunire la moltitudine di dati esistenti in modo verificabile, flessibile e operativo” spiega Nick Kolesch, Vice Presidente per i Progetti, Alliance to End Plastic Waste. Ecco perché la piattaforma sarà basata su un approccio “open” e ospitata su IBM Cloud che “offre la flessibilità a tutti gli stakeholder e i partecipanti di contribuire in modo sicuro fornendo i propri dati, attraverso un percorso facile per la migrazione, l’hosting e l’accesso”.
Il ruolo dell’IBM Garage per accelerare l’innovazione, anche per l’ambiente
I membri dell’Alliance potranno gestire, integrare e scalare set di dati riguardo consumo e raccolta della plastica; quantità di plastica generata e dispersa nell’ambiente; soluzioni di gestione e riciclo della plastica disponibili. Il progetto è già in fase di sviluppo con il supporto di IBM Garage, un luogo in cui le organizzazioni possono lavorare con IBM per accelerare l’innovazione e i risultati attesi combinando tecnologia, design e strategia aziendale.
“La plastica gioca un ruolo essenziale nella nostra economia globale, dal semplice imballaggio per la spedizione, ai materiali critici e salvavita per gli ospedali e gli operatori sanitari. Sfruttando la potenza del cloud e dell’intelligenza artificiale possiamo riunire dati preziosi e disparati in un ambiente sicuro e flessibile dove tutti, dai membri dell’Alleanza ai governi e alle autorità di regolamentazione, possono collaborare per affrontare questa sfida globale” dichiara Manish Chawla, Global Industry Managing Director, Energy, Resources, and Manufacturing di IBM.
Nella politica ambientale di IBM c’è anche l’educazione alla sostenibilità
L’impegno di IBM a favore l’ambiente risale al 1971, quando pubblicò la sua prima dichiarazione di politica ambientale. Oggi, continua ad impegnarsi per una buona gestione delle risorse del pianeta e ha compiuto progressi nella gestione dei rifiuti, nella conservazione dell’energia, nell’utilizzo di fonti rinnovabili e nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Il rapporto annuale IBM sull’ambiente descrive nel dettaglio come l’azienda smaltisce i prodotti e come si adopera per fare in modo che oltre il 95% (in peso) degli scarti venga riutilizzato, rivenduto o riciclato.
Oltre a questa collaborazione, IBM annuncia anche di aver avviato un programma di educazione alla sostenibilità insieme a Chesapeake Bay Foundation, The Nature Conservancy e WWF-UK. Totalmente gratuito, è stato sviluppato per colmare il gap nel mercato dei prodotti e servizi, che riguarda la crescente attenzione da parte dei consumatori alle scelte sostenibili dei brand di fiducia. Il programma educativo è fruibile dalla piattaforma Open P-TECH, una piattaforma di apprendimento digitale gratuita per studenti (classi 9-14), genitori ed educatori progettata per aiutare gli studenti a sviluppare soft skills e hard skills (inclusa l’istruzione su tecnologie emergenti come cloud computing, intelligenza artificiale, blockchain, tra altri) maggiormente richieste nel mondo del lavoro. Attualmente ha più di 143.000 membri registrati in 130 paesi ed è disponibile in nove lingue.