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Climate Ambition Summit: sul piatto le azioni e i piani dei “first mover and doer”

A New York la Conferenza che ha messo in luce le politiche degli “acceleratori” globali, ispiratori per nuove azioni finalizzate a dare una spinta alla decarbonizzazione dell’economia globale e garantire la giustizia climatica

Aggiornato il 29 Set 2023

clima

Sullo sfondo del peggioramento della crisi climatica, il Climate Ambition Summit – tenutosi a New York lo scorso 20 settembre su iniziativa del Segretario Generale delle Nazioni Unite – ha mirato a  mettere in mostra i leader “first mover and doer”  fra governi, imprese, finanza, autorità locali e membri della società civile che hanno portato avanti  azioni, politiche e piani credibili – e non solo impegni:  accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e garantire la giustizia climatica in linea con la sua Agenda di accelerazione.

“Se questi pionieri e coloro che si muovono per primi possono farlo, tutti possono farlo”, ha affermato il Segretario Generale nelle sue  osservazioni conclusive , definendolo un “vertice della speranza” (SCARICA QUI IL TESTO COMPLETO DELLE OSSERVAZIONI CONCLUSIVE).

Obiettivi credibili e più coordinazione

Dimostrando che  un’azione tangibile e ambiziosa  per ridurre in modo credibile le emissioni e garantire la giustizia climatica era possibile e pratica,  il vertice ha mostrato una via da seguire: l’allineamento di piani e politiche settoriali, locali, nazionali e internazionali  con  obiettivi credibili e sostenuti dalla scienza  per accelerare la decarbonizzazione, promuovere  la giustizia climatica e l’equità, con livelli di  coordinamento e cooperazione senza precedenti e una rinnovata attenzione alla  credibilità e alla responsabilità.

Articolo originariamente pubblicato il 28 Set 2023

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