La strada intrapresa dal comparto agricolo verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi contro il climate change non basta. Serve fare di più. E più in fretta. Ne è convinta la rete Fairr, supportata da investitori che gestiscono oltre 38 trilioni di dollari (£ 27 trilioni) di asset, la quale ha chiesto di fissare goal specifici e più severi per le emissioni agricole, da contemplare nei piani climatici delle nazioni del G20 al vertice sul clima Cop26 delle Nazioni Unite, in programma a Glasgow a novembre. Nella sua richiesta alle economie globali perché si agisca rapidamente per ridurre il livello di gas serra emessi dall’agricoltura, il gruppo di investitori – che comprende soggetti di alto profilo come Legal and General e Canada Post Pension – ha trovato l’appoggio anche dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, già supporter della campagna intitolata “Dov’è la carne?”.
L’articolo completo su agrifood.tech a questo link.