ABB Point of View

ABB: soluzioni storage per la decarbonizzazione delle ferrovie

La multinazionale ha sviluppato un sistema di propulsione a batteria capace di ridurre le emissioni da applicare su locomotive esistenti

Pubblicato il 15 Dic 2021

treno e natura

Così come tutti gli altri settori produttivi, anche il settore ferroviario è chiamato nei prossimi anni a un importante sforzo in termini di decarbonizzazione. Ovvero a consumare meno energia e a emettere meno CO2, a parità di merci e passeggeri trasportati, contribuendo così allo sforzo globale di contenimento del climate change, che è stato ampliamente delineato nel corso della recente Cop26 di Glasgow. Una sfida che passerà innanzitutto dall’impiego di tecnologie innovative, che dovranno essere in grado di trovare soluzioni per tutti quei problemi che il settore sinora non è riuscito a risolvere. Da un punto vista della sostenibilità, l’obiettivo prioritario in questa fase è forse rappresentato dalla necessità di creare un sistema di propulsione alternativo per le locomotive circolanti sulle reti italiane non elettrificate (circa il 40% del totale), che dunque ancora oggi funzionano a diesel, con relative emissioni inquinanti prodotte.

Un tema su cui è attivo un operatore come ABB, che mette a disposizione soluzioni complete per i veicoli nuovi e la ristrutturazione di flotte che offrono la migliore soluzione complessiva e l’ottimizzazione in termini di costi, affidabilità, peso, dimensioni e efficienza energetica. In particolare, ABB fornisce sistemi di trazione che alimentano molti dei treni ad alta velocità del mondo tra cui i trasformatori di trazione, i convertitori di trazione e i motori di trazione, nonché i convertitori ausiliari che distribuiscono l’alimentazione alle applicazioni a bordo del treno.

Con l’obiettivo di contribuire alla sostenibilità, ABB ha sviluppato un sistema di propulsione a batteria, composto dall’Energy Storage System (ESS) e da un DC/DC Converter, che è stato testato, attraverso uno studio di fattibilità e un’analisi economica. Il sistema garantisce tre benefici principali: possibilità di recuperare energia di frenatura, viaggiare in ‘full electric’ senza attingere energia dalla catenaria o dal motore diesel e dare maggiore spunto al treno in fase di accelerazione senza sovradimensionare il motore diesel, con un meccanismo di funzionamento non dissimile da quello delle moderne auto ibride. L’esito del test è stato positivo e il prototipo ABB è stato finanziato dal mondo dell’industria e dalle aziende coinvolte in questa iniziativa sostenibile.

In particolare, Trenitalia ha acquistato il sistema di propulsione a batteria ABB per 2 locomotive 464 per un progetto pilota al fine di migliorare il traghettamento sullo Stretto di Messina, consentendo ai treni di entrare direttamente sui traghetti senza essere trainati da locomotive diesel esterne. Il vantaggio sarà quello di una riduzione in termini di tempi e costi rispetto al passato e una diminuzione dell’inquinamento.

Questo primo progetto può aprire la porta a ulteriori iniziative sostenibili e innovative. Ad esempio, il sistema di propulsione ABB è già stato testato anche per il recupero di treni ad alta velocità guasti che devono essere trasportati in officina. Una soluzione che, insomma, ha tutta la potenzialità di rendere più sostenibile la gestione delle flotte ferroviarie che non hanno la possibilità di essere connesse alla rete elettrica. Oltre alle tecnologie in sé, ABB può mettere sul piatto competenze tecniche di alto livello che consentono di supportare clienti nella definizione dei requisiti di ogni specifico progetto. Un competenza che deriva da un know how diffuso non soltanto nelle batterie, ma in tutto l’ambito di trazione ferroviaria. Inoltre, ABB è in grado di garantire un’adeguata assistenza nel post vendita ai propri clienti, assicurando un’assistenza pianificata sul lungo termine e una piena visibilità su costi di manutenzione e gestione.

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Gianluigi Torchiani

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