Si prevede che nel 2024 la produzione mondiale di plastica toccherà il picco delle 400 milioni di tonnellate all’anno, segnando un aumento decisivo rispetto agli anni precedenti e un impatto ambientale senza paragoni. In tale scenario, il recupero dei materiali, interpretato come una costante valorizzazione dei rifiuti, assieme alla produzione di Combustibili Solidi Secondari (CSS) derivati dalla plastica, sembrano emergere come un elemento chiave per la transizione ecologica e una risposta tangibile alla riduzione dei rifiuti, stimolando la transizione energetica e l’end of waste. Questo è quanto si evince dal simposio “Riciclo chimico o recupero energetico: quale futuro per il CSS da plastiche?” tenutosi durante Ecomondo 2024, organizzato dal Gruppo EcoEridania, impresa di riferimento in Europa nei servizi ambientali per i rifiuti sanitari e uno dei principali attori nei rifiuti industriali e nell’end of waste.
EcoEridania sui rifiuti: necessari investimenti a supporto dell’imprenditoria
Il panel, che ha visto la presenza di aziende e rappresentanti istituzionali, è stato un momento propizio per discutere delle opportunità offerte dalla sinergia del riciclo chimico e meccanico a sostegno della transizione energetica e dell’economia circolare, contribuendo a trasformare i rifiuti in una risorsa preziosa e inesauribile. Durante il convegno, si è enfatizzata inoltre l’importanza di promuovere investimenti sostenuti da politiche attive per stimolare l’imprenditoria italiana e, contemporaneamente, prevenire la delocalizzazione delle risorse all’estero. “Solo attraverso l’implementazione di misure di questo genere – si legge nella nota rilasciata dal Gruppo – l’Italia potrà avvicinarsi a un’autosufficienza nell’approvvigionamento di materie prime e all’indipendenza energetica”.
All’Italia servono tecnologie e infrastrutture proprie per il riciclo dei rifiuti
Andrea Giustini, Presidente di Gruppo EcoEridania, ha dichiarato: “Come Gruppo EcoEridania, siamo convinti che per un futuro più sostenibile sia necessario raggiungere un equilibrio tra domanda e offerta di materiali riciclati. Sebbene le nuove tecnologie abbiano un grande potenziale, resta ancora molta strada da fare. Per essere realmente competitivi, è essenziale che l’Italia sviluppi internamente le tecnologie e le infrastrutture necessarie, puntando su termovalorizzatori di ultima generazione e ad alta tecnologia, CSS e riciclo chimico come strumenti chiave.”
All’evento hanno partecipato: Giovanni Bellomi, Direttore Generale COREPLA, Giovanni Albetti, Direttore Coripet, Claudia Salvestrini, Direttrice Polieco, Antonio Lucio Valerio, CEO Res Spa, Andrea Angeletti, Business Development & Head of Department, NEXTCHEM (Gruppo MAIRE), Serena Triggiani, Assessore all’Ambiente Regione Puglia, On. Ilaria Cavo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, Sen. Silvia Fregolent, Membro della Commissione Ambiente e Transizione Ecologica, On. Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Andrea Giustini, Presidente Gruppo EcoEridania.