Come le problematiche ambientali, sociali e di governance stanno influenzando l’opinione delle persone nei confronti di governi e imprese? In altre parole, qual è l’atteggiamento del pubblico nei confronti dei principi ESG (Environmental, Social and Governance)? E’ il grande quesito cui ha tentato di dare risposta la Survey ESG Monitor di SEC Newgate (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), tra i primi 30 gruppi globali di consulenza per la comunicazione.
E quanto emerge è chiaro: l’ambiente, in particolare il cambiamento climatico, domina le preoccupazioni delle persone. Più della metà dei consumatori afferma di essere disposta a boicottare le aziende con scarse prestazioni ESG e ritiene che le richieste ESG dovrebbero essere regolamentate con sanzioni imposte per cattive pratiche. In Italia, poi, il coinvolgimento su questi temi è particolarmente alto, tanto che ben il 62% degli intervistati dichiara che l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio influenza le loro scelte di acquisto.
Un punto fermo in vista di Cop26
Il report, condotto in 10 Paesi fra Europa, America, Asia e Pacifico (Australia, Cina, Colombia, Francia, Germania, Italia, Giappone, Singapore, Regno Unito e Stati Uniti) per un totale di oltre 10.000 intervistati, ha voluto porre un punto fermo su questi temi in vista di Cop26, dove il rapporto fra opinione pubblica e ambiente sarà certamente al centro dell’attenzione.
“La forte e crescente attenzione della comunità alle questioni ESG rappresenta una sfida fondamentale per le aziende e i governi di tutto il mondo – afferma Fiorenzo Tagliabue, Ceo e fondatore di SEC Newgate –. Oggi stiamo assistendo a un forte aumento della domanda di consulenza strategica e advocacy su ESG: è per questo che lanciamo il SEC Newgate ESG Monitor, la nostra prima iniziativa di leadership di pensiero globale”.
Dal Monitor emerge che, se il 61% degli intervistati afferma di essere molto interessato ai problemi relativi all’ambito ESG, il 52% manifesta una forte sensibilità verso l’ambiente. Fra le preoccupazioni, appare preponderante quella per il cambiamento climatico (24%), quindi per la difesa dell’ambiente naturale (10%), la gestione dei rifiuti (7%), l’inquinamento (6%) e la qualità dell’aria (5%). Ma il 76% degli intervistati afferma che le aziende potrebbero dedicare maggiore attenzione in materia di ambiente e più della metà concorda sul fatto che le istanze ESG dovrebbero essere regolamentate con sanzioni verso i contravventori e che, inoltre, sarebbe disposta a boicottare quelle aziende che mostrino scarse performance green.
Italia sensibile alle problematiche ambientali
In Italia il livello di coinvolgimento riguardo alle tematiche ESG è molto alto: l’80% degli intervistati afferma di essere fortemente interessato alle azioni del governo e delle imprese in materia di responsabilità ambientale e sociale; inoltre, il 62% dichiara che l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio influenza le scelte di acquisto dei consumatori. Prioritarie risultano essere le questioni climatiche e ambientali, considerate dal 64% degli intervistati – a fronte del dato globale del 52% – uno dei principali problemi di cui governo e aziende dovrebbero occuparsi.
Più nel dettaglio, le priorità identificate sono il cambiamento climatico (25%), le questioni ambientali in generale (14%) e le opportunità di lavoro (14%). Quanto ai singoli settori, i più apprezzati per l’impegno ESG sono turismo, tecnologia e agricoltura, mentre il settore chimico, quello del trasporto aereo e quello minerario hanno ricevuto il punteggio più basso. Il trasporto aereo, insieme al settore energetico e ai servizi pubblici, influenza significativamente la percezione generale delle performance ESG delle imprese.
Le attese del pubblico verso governi e aziende
“I numeri emersi da SEC Newgate ESG Monitor mostrano un’uniformità di pensiero fra locale e globale. Fatta eccezione per alcune specificità locali -afferma Tom Parker, ceo deputy EMEA di SEC Newgate -. La ricerca ha rivelato un sorprendente terreno comune a livello globale sulla percezione delle tematiche ESG e una preoccupazione diffusa verso etica e politiche di sostenibilità di governi e aziende”.
“Questa è la prima volta che abbiamo intrapreso uno studio sulla percezione pubblica di questo tipo che si estende in più Paesi – aggiunge Sue Vercoe, Managing Director, Social & Market Research, SEC Newgate -. Ciò che è interessante è quanto abbiamo appreso sulle diverse aspettative della comunità nei confronti di governi e aziende utilizzando modelli di regressione per individuare i fattori specifici che influiscono maggiormente sulle percezioni ESG. Ci sono alcuni chiari segnali in questa ricerca che il pubblico si aspetta che il governo guidi su questioni come la risposta globale ai cambiamenti climatici mentre si aspetta che le aziende dimostrino prove chiare che mettono in pratica ciò che predicano”. “L’attenzione globale sull’ESG – conclude – è guidata da individui e consumatori e le loro percezioni informano il loro comportamento e quali azioni saranno più efficaci per le imprese e il governo”.