Efficienza Energetica

Wärtsilä Energy: al PNIEC italiano serve più cogenerazione

Il Piano nazionale energia e clima è stato inviato dal Governo italiano alla Commissione europea lo scorso 30 giugno

Pubblicato il 20 Lug 2023

cogenerazione sempre più importante per gli obiettivi di sostenibilità

Lo scorso 30 giugno il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha inviato alla Commissione Europea una nuova versione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che traccia le linee guida per lo sviluppo dell’Italia nei settori dell’energia e del clima. L’obiettivo principale resta quello della decarbonizzazione, dell’autonomia energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili della creazione di condizione per la produzione sostenibile, ma la nuova versione non convince del tutto un operatore del settore come Wärtsilä Energy.

Una delle principali novità riguarda l’obiettivo del 40% di energia da fonti rinnovabili nei consumi energetici finali entro il 2030, aumentato di 10 punti percentuali rispetto al Piano approvato nel 2020. Per raggiungere questo traguardo in modo più realistico e fattibile, sarebbe necessario puntare sulla cogenerazione, come sottolineato da Marco Golinelli, Senior Business Development Manager di Wärtsilä Energy.

La cogenerazione, ovvero la produzione combinata di elettricità e calore, rappresenta infatti una soluzione virtuosa per ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2. Grazie a questa tecnologia, lo stesso impianto può generare energia elettrica e termica utilizzabile in diverse industrie e edifici commerciali. L’Italia è uno dei Paesi leader in Europa per l’utilizzo di questa tecnologia.

La nuova bozza del PNIEC prevede una forte accelerazione nella produzione di energia da fonti rinnovabili, come l’elettricità, i biocombustibili e l’idrogeno, nonché politiche per la riduzione della mobilità privata e la cattura delle emissioni di CO2. La quota di fonti energetiche rinnovabili nei consumi elettrici è stata aumentata al 65%, mentre per il riscaldamento e il raffreddamento è stata fissata al 37%. Inoltre, si punta a produrre il 42% dell’idrogeno industriale da fonti rinnovabili.

Cosa cambiare nel PNIEC

Secondo Golinelli, l’obiettivo del 40% di energia da fonti rinnovabili può essere raggiunto anche intervenendo sull’efficienza energetica e sulla cogenerazione. Inoltre, sarà necessario adottare meccanismi di bilanciamento, come lo sviluppo dello storage e un capacity market adeguato. Sarebbe importante anche garantire coerenza applicativa degli strumenti adottati e porre attenzione alla sicurezza energetica, considerando l’importazione e la produzione di combustibili alternativi.

Tuttavia, lo sviluppo della cogenerazione è incerto a causa dei requisiti più stringenti previsti dal Regolamento Delegato dell’Unione Europea e dalla tassonomia verde. Secondo il Regolamento, i cogeneratori che entreranno in funzione dal 2023 dovranno consumare una quantità crescente di biocombustibili in sostituzione del gas naturale. Questi fattori pongono delle sfide per il futuro della cogenerazione.

La nuova bozza del PNIEC sarà valutata dalla Commissione Europea e verranno apportate eventuali modifiche nella versione definitiva, da approvare entro giugno 2024. Tuttavia, secondo Golinelli, nella stesura della bozza manca una consultazione approfondita tra tutte le parti interessate. Sarebbe dunque fondamentale coinvolgere le industrie e gli operatori per garantire che i meccanismi di supporto agli obiettivi siano realizzabili e condivisi.

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