Dopo settimane di negoziati difficili e tensioni politiche, dalla Commissione europea è arrivata una decisione definitiva sulla tassonomia verde europea: gas e nucleare, anche se con qualche prescrizione in più rispetto alla bozza originaria, saranno considerate fonti verdi. Come racconta nel dettaglio EnergyUp.Tech , la decisione era tutto sommato attesa, dal momento che il testo aveva la necessità di conciliare gli interessi opposti di due principali potenze continentali: la Francia, che basa gran parte della sua produzione elettrica sul nucleare e la Germania, che negli ultimi anni ha deciso di puntare sul gas.
Nel documento ufficiale si può leggere come “ Tenuto conto dei pareri scientifici e dello stato attuale della tecnologia, la Commissione ritiene che gli investimenti privati nel settore del gas e del nucleare possano svolgere un ruolo nella transizione. Le attività selezionate in questi due settori sono in linea con gli obiettivi climatici e ambientali dell’UE e ci consentiranno di abbandonare rapidamente attività più inquinanti, come la produzione di carbone, a favore delle fonti rinnovabili di energia, che saranno la base principale di un futuro a impatto climatico zero”.
In ogni caso, nuove centrali a gas potranno essere considerate parte della tassonomia soltanto se sostituiranno i più impattanti impianti a carbone, osservando al contempo stringenti limiti di emissioni. Gli impianti nucleari, invece, dovranno rispondere ai requisiti di sicurezza nucleare e ambientale, risolvendo alla radice il problema delle scorie.
L’atto della Commissione, però, dovrà essere ratificato nei prossimi mesi da Stati membri e Parlamento europeo. Non è dunque escluso che possano arrivare dalle modifiche, dal momento che dai gruppi socialisti e verdi sono giunte forte critiche alla scelta odierna di Bruxelles, oltre che nazioni avanti nella transizione energetica come Austria e Lussemburgo.