Normative

Rinnovabili, definitivo l’innalzamento dei target Ue al 2030

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato l’innalzamento degli obiettivi al 42,5%, rispetto al 32% previsto dalla precedente formula

Aggiornato il 12 Ott 2023

comunita-energetiche-rinnovabili

L’Unione Europea fa un passo in avanti deciso e definitivo verso la green energy: nei giorni scorsi il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato in maniera definitiva la nuova Direttiva sull’Energia Rinnovabile, che stabilisce un aumento della quota di energia rinnovabile nel consumo complessivo di energia dell’UE al 42,5% entro il 2030 (con un ulteriore incremento indicativo del 2,5% per consentire di raggiungere l’obiettivo del 45%), rispetto all’attuale obiettivo del 32%, ormai stabilito nel 2018. In questi anni lo scenario energetico del Vecchio Continente è stato completamente cambiato dalla crisi energetica scoppiata dopo la guerra russo-ucraina, che ha spinto l’Unione ad aumentare i propri investimenti nelle rinnovabili, ad esempio attraverso l’approvazione del Piano Repower EU . Ma già prima del conflitto l’Ue aveva deciso di accelerare sulle fonti pulite con il pacchetto Fit for 55. 

Cosa dice la nuova direttiva

Ma vediamo cosa dice nel dettaglio l’integrazione della nuova direttiva, che trascorso il termine di 20 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale vedrà le sue disposizioni diventare vincolanti 18 mesi dopo (quindi entro la prima metà del 2025). Innanzitutto, tutti gli Stati membri contribuiranno a raggiungere obiettivi specifici per settori più ambiziosi nei trasporti, nell’industria, negli edifici e nel riscaldamento e raffreddamento dei quartieri, con lo scopo di accelerare l’integrazione delle energie rinnovabili.

In particolare nei trasporti, ambito su cui sinora l’avanzata delle fonti pulite è stata a dir poco lenta, gli Stati membri avranno la possibilità di scegliere tra:

  • un obiettivo vincolante di riduzione del 14,5% dell’intensità delle emissioni di gas serra nei trasporti derivanti dall’uso di energie rinnovabili entro il 2030
  • una quota vincolante di almeno il 29% di energie rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030

Le nuove regole stabiliscono un sotto-obiettivo vincolante combinato del 5,5% per biocarburanti avanzati (derivati principalmente da materie prime non alimentari) e carburanti rinnovabili di origine non biologica (principalmente idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti. All’interno di questo obiettivo, è previsto un requisito minimo del 1% di carburanti rinnovabili di origine non biologica (RFNBOs) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti nel 2030.

I target per edilizia e trasporti

Importanti anche i target per il manifatturiero: la direttiva stabilisce che l’industria dovrà aumentare annualmente l’uso di energie rinnovabili del 1,6%. Gli Stati membri hanno poi concordato che entro il 2030 il 42% dell’idrogeno utilizzato dall’industria dovrebbe provenire da carburanti rinnovabili di origine non biologica (RFNBOs) e il 60% entro il 2035.

Nel delicato ambito dell’edilizia, di cui tanto si è discusso negli ultimi tempi, le nuove regole stabiliscono un obiettivo indicativo di almeno il 49% di quota di energia rinnovabile negli edifici entro il 2030. Gli obiettivi delle energie rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento aumenteranno gradualmente, con un aumento vincolante dell’0,8% all’anno a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030. Il tasso annuo minimo medio applicabile a tutti gli Stati membri è integrato da ulteriori aumenti indicativi calcolati specificamente per ciascuno Stato membro.

L’accelerazione dei procedimenti autorizzativi

A rendere possibile il raggiungimento di questi e altri target sarà soprattutto l’accelerazione dei procedimenti di concessione dei permessi per i progetti di energia rinnovabile.  Gli Stati membri dovranno progettare zone di accelerazione delle energie rinnovabili in cui i progetti di energia rinnovabile saranno soggetti a processi semplificati e rapidi di concessione dei permessi. La diffusione delle energie rinnovabili sarà anche presunta essere di “interesse pubblico prevalente”, scelta che dovrebbe limiterà le basi dei ricorsi legali alle nuove installazioni, ovvero la cosiddetta Sindrome Nimby. 

Teresa Ribera, Ministro dell’Ecologica Transizione spagnolo in carica, ha messo in evidenza che la revisione della Direttiva rappresenta un grande successo nel quadro del pacchetto “Fit for 55”, che contribuirà a raggiungere l’obiettivo climatico dell’UE di ridurre le emissioni dell’UE di almeno il 55% entro il 2030 in modo equo, efficiente e competitivo.

Articolo originariamente pubblicato il 12 Ott 2023

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4