Conciliare innovazione, competitività e sostenibilità: questi sono i tre fattori chiave che stanno alla base di una produzione sostenibile. Per le imprese che cercano nuove forme di valore e nuovi vantaggi competitivi in un mercato sempre più sensibile alle tematiche ambientali, la capacità di garantire una produzione sostenibile rappresenta la risposta a un mercato che chiede a tutte le organizzazioni di attuare vere e proprie strategie di sviluppo sostenibile. La digitalizzazione in questo scenario svolge un ruolo chiave e permette di facilitare il passaggio a un modello produttivo veramente attento a tutte le risorse?
Cos’è la produzione sostenibile?
La produzione sostenibile è un paradigma industriale che si prefigge di riconciliare sviluppo economico e tutela dell’ambiente e fa parte del purpose aziendale. Si tratta di un modello si caratterizza per l’adozione di tecnologie e processi produttivi che minimizzano l’impatto ambientale, promuovono l’efficienza energetica e favoriscono il riciclo dei materiali. È una visione olistica della produzione, che non considera solo la fase produttiva, ma tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla gestione dei rifiuti post-consumo.
La produzione sostenibile offre numerosi vantaggi competitivi alle aziende. Primo fra tutti, consente una riduzione significativa dei costi operativi grazie all’ottimizzazione dell’uso delle risorse e all’aumento dell’efficienza energetica. Inoltre, risponde alle crescenti esigenze dei consumatori, sempre più attenti ai temi della sostenibilità, offrendo quindi un potenziale differenziale rispetto ai concorrenti. Infine, facilita il rispetto delle normative ambientali sempre più stringenti a livello globale e apre a nuove opportunità legate alla green economy.
Produzione sostenibile e ESG
La produzione sostenibile e le pratiche ESG sono due elementi fondamentali che si intrecciano nel contesto della responsabilità d’impresa e del business sostenibile. Entrambe sono guidate dalla necessità di creare un’economia più resiliente e giusta, che tenga conto delle sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
La produzione sostenibile si riferisce all’attuazione di processi produttivi che minimizzano l’impatto negativo sull’ambiente e che conservano le risorse naturali per le generazioni future. Le pratiche ESG si riferiscono alla gestione dell’impatto ambientale dell’azienda, come le politiche di riduzione dei rifiuti, l’utilizzo di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni carboniche e la conservazione dell’ambiente naturale; comprendono poi l’impatto dell’azienda sulla società, che include il benessere dei dipendenti, il rispetto dei diritti umani, la diversità e l’inclusione, e l’impegno verso la comunità locale; per arrivare poi alla Governance dell’azienda, alla sua gestione ispirata a pratiche etiche, alla trasparenza e all’integrità, nonché al rispetto delle leggi e delle regolamentazioni.
La produzione sostenibile è una componente chiave delle politiche ambientali (Environmental) all’interno del framework ESG. Implementando processi produttivi sostenibili, le aziende possono migliorare direttamente il loro impatto ambientale, riducendo le emissioni e il consumo di risorse, e contribuendo così a mitigare il cambiamento climatico e a proteggere l’ambiente.
Nell’ambito del sociale, la produzione sostenibile include la creazione di posti di lavoro sicuri e salubri, il sostegno allo sviluppo economico locale e il rispetto dei diritti dei lavoratori lungo l’intera catena di fornitura. Questi aspetti sono in linea con gli obiettivi di responsabilità sociale di un’azienda.
La governance infine è essenziale per garantire che le pratiche di produzione sostenibile siano effettivamente implementate e rispettate. Una forte governance si traduce in politiche chiare, responsabilità e trasparenza nelle decisioni aziendali, contribuendo a costruire fiducia tra gli stakeholder e a rafforzare la reputazione dell’azienda.
Il ruolo della digitalizzazione nella produzione sostenibile
La digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale nel promuovere la produzione sostenibile. Le tecnologie digitali possono infatti contribuire a ottimizzare i processi produttivi, riducendo sprechi ed efficienza energetica. L’Internet of Things consente una gestione più intelligente delle risorse attraverso il monitoraggio dei consumi in tempo reale; I big data analytics permettono di prevedere e prevenire eventuali problematiche lungo la catena produttiva; le piattaforme cloud facilitano l’integrazione tra diversi attori della supply chain per una maggiore trasparenza e tracciabilità. Inoltre, le soluzioni di realtà aumentata e virtuale possono supportare la progettazione di prodotti più sostenibili e l’istruzione del personale alle nuove pratiche green.
La produzione sostenibile, con i suoi vantaggi tangibili e i suoi esempi di successo, si configura come una strada imprescindibile per le imprese che vogliono competere in un mercato sempre più attento alle questioni ambientali ed etiche. La digitalizzazione, in questo contesto, non è solo uno strumento di supporto, ma un vero e proprio catalizzatore di cambiamento: permette infatti di ottimizzare i processi produttivi riducendo gli sprechi e monitorando costantemente l’impatto ambientale.
Industria 5.0 e produzione sostenibile
La produzione sostenibile e l’Industria 5.0 sono due concetti strettamente legati all’evoluzione dell’industria manifatturiera e alla sua risposta alle crescenti sfide ambientali e sociali. Mentre la produzione sostenibile si concentra sul ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza delle risorse nel processo produttivo, l’Industria 5.0 introduce un nuovo livello di personalizzazione e di collaborazione tra uomo e macchina, mirando a un’economia più resiliente, inclusiva e orientata al benessere umano.
La produzione sostenibile si riferisce poi nello specifico alla creazione di prodotti attraverso processi che sono ecologicamente efficienti e rispettosi delle risorse. Questo approccio tiene conto dell’impatto ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla fine del suo utilizzo. Gli obiettivi includono la riduzione dei rifiuti, il riciclo e il riutilizzo dei materiali, l’uso efficiente dell’energia e delle risorse naturali, e la minimizzazione delle emissioni nocive.
L’Industria 5.0 va oltre l’automazione e l’efficienza produttiva promosse dall’industria 4.0, mettendo l’accento sull’integrazione tra le capacità umane e le tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, la robotica collaborativa e l’Internet of Things. L’obiettivo è quello di migliorare la creatività e la flessibilità nella produzione, con un focus sulla personalizzazione dei prodotti e sul miglioramento della qualità della vita del lavoro. L’industria 5.0 pone l’essere umano al centro del processo produttivo, promuovendo una produzione che sia non solo efficiente e tecnologicamente avanzata, ma anche socialmente responsabile e attenta alle esigenze delle persone.
La produzione sostenibile e l’industria 5.0 si intersecano in diversi modi:
- Personalizzazione e Riduzione degli Sprechi. A questo livello l’industria 5.0 permette la personalizzazione di massa, che punta a ridurre gli sprechi attraverso la produzione di ciò che è effettivamente richiesto dai consumatori, contrastando la sovrapproduzione e l’accumulo di inventario invenduto.
- Efficienza Energetica e Risorse. Le tecnologie abilitate dall’Industria 5.0 sono in grado di ottimizzare l’uso delle risorse e di migliorare l’efficienza energetica, supportando così gli obiettivi di produzione sostenibile.
- Robotica collaborativa e Sicurezza sul Lavoro. I robot collaborativi possono lavorare insieme agli esseri umani per svolgere compiti pericolosi o usuranti, migliorando la sicurezza e la salute dei lavoratori, che sono aspetti centrali della sostenibilità sociale.
- Economia Circolare. L’Industria 5.0 può facilitare la transizione verso modelli di economia circolare, dove i materiali vengono riutilizzati e riciclati, riducendo l’impatto ambientale e creando nuove opportunità di business sostenibile.
- Smart Manufacturing: L’uso di sensori, analisi dei dati e AI consente di monitorare e ottimizzare i processi produttivi in tempo reale, contribuendo a una gestione sostenibile delle risorse e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Rischi ESG e produzione sostenibile
La produzione sostenibile implica processi di produzione che considerano attivamente l’impatto ambientale, sociale e di governance di una azienda. Questo approccio non solo cerca di ridurre l’impatto negativo sul pianeta e sulla società, ma si preoccupa anche di mitigare i rischi finanziari associati a fattori ESG.
I rischi ambientali sui quali agisce la produzione sostenibile includono l’impoverimento delle risorse naturali, l’emissione di sostanze inquinanti, la gestione dei rifiuti, la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico. La produzione sostenibile può ridurre questi rischi attraverso:
- L’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas serra.
- La riduzione dei consumi di acqua e energia attraverso l’efficienza energetica e il riciclo dell’acqua.
- La minimizzazione degli sprechi e l’implementazione di strategie di economia circolare, come il riciclo e il riuso dei materiali.
- La scelta di materie prime sostenibili, come materiali riciclati o rinnovabili.
Nell’ambito dei rischi sociali che si riferiscono all’impatto che un’azienda ha su lavoratori, clienti, comunità locali e altre parti interessate la produzione sostenibile può affrontare questi rischi attraverso:
- Il rispetto dei diritti dei lavoratori e la fornitura di condizioni di lavoro sicure e salutari
- La promozione di pratiche di lavoro inclusive e diverse.
- Il coinvolgimento e il sostegno delle comunità locali, assicurando che i benefici della produzione siano condivisi.
- La trasparenza e la responsabilità nei confronti dei consumatori, garantendo prodotti sicuri e di alta qualità.
Nel caso infine dei rischi di governance legati alla struttura di gestione di un’azienda, alle sue politiche e pratiche, alla conformità legale e alla sua capacità di gestire efficacemente i rischi ESG. La produzione sostenibile può mitigare questi rischi attraverso:
- La creazione di politiche chiare e sistemi di reporting che includano metriche ESG.
- La promozione di una cultura aziendale basata sull’etica, la trasparenza e l’integrità.
- L’implementazione di sistemi di controllo interno per prevenire la corruzione e assicurare la conformità con le leggi e le regolamentazioni.
- La presenza di un consiglio di amministrazione e di un management che includano competenze ESG.
Doppia materialità e mondo della produzione
La produzione sostenibile e il concetto di doppia materialità sono strettamente interconnessi: la produzione sostenibile si focalizza sulle pratiche operative che minimizzano l’impatto ambientale e migliorano l’equità sociale, la doppia materialità esamina come questi aspetti influenzano e sono influenzati dalla performance aziendale.
La doppia materialità si riferisce a due dimensioni dell’impatto aziendale: Alla Materialità verso l’interno (Impatto sulle performance aziendali) ovvero a come le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) possono influenzare la performance finanziaria e operativa dell’azienda. Ad esempio, l’aumento dei costi delle materie prime dovuto alla scarsità di risorse può influenzare i margini di profitto, o una cattiva reputazione in termini di pratiche lavorative può danneggiare il brand e le vendite; alla Materialità verso l’esterno (Impatto dell’azienda sull’ambiente e la società) ovvero agli effetti che le operazioni aziendali hanno sull’ambiente e sulla società. Per esempio, le emissioni di gas serra contribuiscono al cambiamento climatico, e una gestione non etica della catena di approvvigionamento può portare a violazioni dei diritti umani.
La produzione sostenibile è poi uno strumento attraverso il quale un’azienda può affrontare la doppia materialità. Ad esempio con la riducendo dell’impatto ambientale delle sue operazioni, con il miglioramento del profilo di rischio ESG e con il contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla conservazione delle risorse naturali per le future generazioni (materialità verso l’esterno). Un altro esempio è rappresentato dal miglioramento nell’efficienza e nell’innovazione nei processi produttivi con la quale ridurre i costi, aumentare la competitività e aprire nuove opportunità di mercato (materialità verso l’interno). Un terzo esempio può essere rappresentato dalla creazione di un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo e mantenendo relazioni positive con le comunità locali, con la costruzione di un forte capitale sociale, in grado di attirare talenti e mantenere la fiducia dei consumatori e degli investitori.