Iniziative

L’idrogeno liquido può contribuire alla decarbonizzazione del settore aeroportuale

Lo prevede il progetto ALRIGHT2, coordinati da ENEA, al quale aderiscono 21 soggetti a livello internazionale

Pubblicato il 04 Feb 2024

aeroporto

L’idrogeno liquido può essere una tecnologia utile per decarbonizzare il settore dell’aeronautica e promuovere una mobilità più sostenibile negli aeroporti. Questi gli obiettivi del progetto ALRIGH2T, coordinato da ENEA, al quale aderiscono 21 tra aziende ed enti di ricerca a livello nazionale e internazionale, tra cui SEA, la società che gestisce il sistema aeroportuale milanese. L’aviazione è infatti responsabile di circa il 3% delle emissioni di gas serra e diventa quindi cruciale lo sviluppo di tecnologie e processi di rifornimento innovativi e a basse emissioni di carbonio che possano ridurne l’impatto ambientale.

I passaggi previsti

In questo senso ALRIGH2T svilupperà e testerà, in ambiente reale, tecnologie aeronautiche alimentate a idrogeno; in parallelo verranno condotte attività trasversali per la determinazione delle condizioni operative ottimali, nel rispetto dei requisiti ambientali, di sicurezza e normativi con l’obiettivo finale di portare queste soluzioni sul mercato.

Il primo passo previsto è l’avvio della fase di test in due aeroporti, Milano Malpensa e Parigi (scalo ancora da decidere), per studiare, validare e dimostrare due approcci diversi per il rifornimento di idrogeno negli aerei e nei veicoli di movimentazione a terra. In particolare a Milano SEA sperimenterà il rifornimento “diretto” di idrogeno liquido, definendo al contempo i protocolli operativi per garantire sicurezza e rapidità nelle operazioni; a Parigi verrà dimostrato il rifornimento mediante la sostituzione/scambio del serbatoio di idrogeno liquido, che verrà riempito altrove.

Gli obiettivi del progetto

Oltre a coordinare il progetto, ENEA fornirà il proprio contributo anche alle attività di sviluppo e valutazione delle diverse soluzioni tecnologiche da implementare dal punto di vista tecnico, economico e ambientale. “Un risultato di rilievo in un contesto europeo fortemente competitivo – ha osservato Viviana Cigolotti, responsabile del Laboratorio ENEA di Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l’uso dell’idrogeno del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili -. Un ulteriore riconoscimento del valore dei nostri ricercatori, della qualità delle attività di ricerca condotte e della presenza di un’efficiente ed efficace struttura organizzativa funzionale alla predisposizione di proposte articolate”.

“Sebbene gli aeroporti siano responsabili per il solo 3% delle emissioni di CO2 legate alle attività aeronautiche, negli ultimi anni hanno assunto un ruolo di guida per tutta l’Industry verso la decarbonizzazione – ha aggiunto Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di SEA Aeroporti di Milano – . Per questo non solo siamo impegnati in numerosi progetti finalizzati al raggiungimento di zero emissioni nel 2030 nei nostri scali, ma vogliamo svolgere un ruolo attivo anche a supporto di coloro che costruiscono aeromobili e operano collegamenti aerei. Da qui la nostra iniziativa di incentivazione all’uso dei combustibili sostenibili SAF e la scelta strategica di contribuire alla roadmap che porterà all’uso dell’idrogeno inizialmente per i collegamenti su gomma con gli aeroporti e in futuro anche per far volare i nostri passeggeri.

In questo quadro si inserisce il nostro dialogo con tutti gli stakeholder per concentrare gli sforzi verso l’obiettivo comune, così come il nostro coinvolgimento in questo nuovo progetto che porterà una importantissima e concreta sperimentazione delle tecnologie per il rifornimento di idrogeno di un aeromobile all’aeroporto di Milano Malpensa”.

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